CEMPINI, Leopoldo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 2 ott. 1824 da Francesco, consigliere di Stato di Leopoldo II, e da Luisa Poggesi. Studiò giurisprudenza all'università di Pisa, dove fu allievo [...] Risorti, Firenze 1852; Ginevra degli Almieri in Scene d'amore. Album artistico e letterario, Prato 1852, e Ludovico direzione sino, al 1° genn. 1849. Si è già detto dell'opposizione condotta da questo foglio contro il governo Guerrazzi-Montanelli e ...
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GRAZIANI, Girolamo
Fabio Tarzia
Nacque a Pergola, nell'Urbinate, il 1° ott. 1604 da Antonio e da una Lavinia di cui non si conosce il cognome. A Ferrara, dove il padre era uditore di rota, trascorse [...] Accesi, cioè Orsola moglie di Pier Maria Cecchini detto Fritellino, direttore della stessa. La silloge contiene anche sono ricacciati indietro. A questa prima vicenda si intreccia quella d'amore tra Elvira, figlia di Baudele, a sua volta riamata ...
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PETRUCCI, Antonio
Petra Pertici
PETRUCCI, Antonio. – Nacque a Siena, dove fu battezzato il 29 aprile 1400, da Francesco Petrucci detto Checco Rosso, un politico accreditato presso i Visconti e in Curia [...] cura di A. Fabretti, in Archivio storico italiano, XVI, (1850), 1, pp. 69-750; E.S. Piccolomini, Storia di due amanti e Rimedio d’amore, a cura di M.L. Doglio, Torino 1973; Barnaba Senese, Epistolario, a cura di G. Ferraù, Palermo 1979, pp. 51 s.; F ...
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DURAZZO, Teresa
Giovanni Assereto
Nata a Genova il 14 dic. 1805 da Marcello e da Tommasina Negroni, si Sposò il 5 nov. 1823 con Giorgio Doria, conte di Montaldeo. Gli diede quattro figli - Ambrogio, [...] col Cavour una tormentata storia d'amore. Le due donne, la D. e la Giustiniani, si legarono d'amicizia tra loro e con ad una voce il generale Federici, Ternengo e gli altri hanno detto che non la lascerebbero più partire una volta qui fra noi"; ...
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LANGOSCO, Beatrice
Alice Raviola
Unica figlia nata dal matrimonio di Giovanni Tommaso, conte di Stroppiana, e Delia Roero di Sanseverino, secondo D. Promis (p. 7) nacque "sulla metà del XVI secolo".
Pur [...] buonamente alla sua abitazione, che era presso l'odierno palazzo ducale detto del Chiablese di Torino, ebbe mezzo di ammirare le bellezze di quella donzella, e rimanerne colto d'amore. Quindi coll'astuzia propria degli amanti, […] egli usando ...
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BENUCCI, Alessandra
Remo Ceserani
Nacque, probabilmente a Barletta, verso il 1481. Il padre, Francesco di Paolo soprannominato Zampella, era un mercante fiorentino che s'era stabilito a Barletta prima [...] Si sente, in tutta l'opera, la presenza calda di un vivo sentimento d'amore, ma il poeta tiene per sé il nome della donna (o delle donne) da Tito fosse molto esiguo ("E perché Goro mi ha detto ancora che voi e alcuni altri avete opinione che Tito si ...
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PICO, Galeotto I
Bruno Andreolli
PICO, Galeotto I. – Figlio primogenito di Giovan Francesco I, signore della Mirandola e conte della Concordia, e di Giulia Boiardo dei signori di Scandiano, nacque il [...] il castello fu munito ulteriormente con la costruzione del torrione detto della Maddalena. Di tutte queste opere è menzione in Cappi, Galeotto I Pico e Bianca Maria d’Este. Un matrimonio politico e d’amore alle corti della Mirandola e di Ferrara nel ...
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MARCHESE, Cassandra
Floriana Calitti
Nacque da Paolo e da Luisa Cossa, probabilmente nel 1480, a Napoli, città d'origine della famiglia paterna.
La professione del padre, giureconsulto e consigliere [...] menzione della M. in due poemetti celebrativi di donne napoletane: il Tempio d'Amore di Iacopo Campanile (detto Capanio), composto intorno al 1520 e pubblicato ad Alife nel 1536, e l'Amor prigioniero di Mario Di Leo, pubblicato a Napoli nel 1538.
Nel ...
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GIOVANNI da Arezzo
Franco Lucio Schiavetto
Si ignora la data di nascita di G., che comunque va con certezza situata alcuni anni prima di quella di Francesco Petrarca (1304). G. nacque ad Arezzo e appartenne [...] sulla città di Mantova dal 1326, quando Rainaldo Bonacolsi, detto Passerino, aveva accolto in città Ludovico il Bavaro.
L' voluto riconoscere l'ispiratore del primo dei Trionfi, quello d'Amore, alla cui iniziale stesura il poeta attese proprio nel ...
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ACCORAMBONI, Mario
Giovanni Orioli
Primogenito di Claudio, fu detto "monsignor l'abate" perché possedeva in beneficio l'abbazia di Costacciaro. Fu il consigliere della sorella Vittoria nelle nozze segrete [...] in quelle del Sant'Uffizio, fu accusato di complicità con la maga greca che, secondo una diceria, avrebbe propinato un filtro d'amore all'Orsini. Rilasciato il 1 luglio 1581, si stabilì a Gubbio e poté tornare a Roma solo verso la fine del 1582 ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...