CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] risorgimentale.
Il problema di come il cristianesimo da "primizia d'amore" fosse divenuto religione dogmatica (e i dogmi il C ebbe l'incarico di costituire il 17 agosto.
Il C. dettò fra il 1850e il 1851la storia dei suoi Settanta giorni di ministero ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] del solito Francesco da Venezia; ma, come abbiamo detto, occorre andar cauti nell'identificazione. Lo troviamo nel titolo tradotto in volgare: La Hypnerotomachia di Polifilo, cioè pugna d'amore in sogno, dov'egli mostra che tutte le cose humane ...
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BULIFON, Antonio
Gaspare De Caro
Nacque a Chaponay, nel Delfinato, da Laurent, notaio, e da Jeanne Pros, il 24 giugno 1649. Sulle prime vicende della sua vita non si hanno maggiori notizie di quelle [...] in Napoli ed in Pozzuoli, ma anche fin sulle cime di detto Monte Vesuvio", come gli ricordava lo stesso B. quattro anni dalle rinnovate accademie, l'interesse per la lirica d'amore, specialmente cinquecentesca, trovava subito rispondenza nel sempre ...
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BINDONI, Francesco
Alfredo Cioni
Figlio maggiore di Alessandro, fu anch'egli editore, tipografo e libraio a Venezia, durante il sec. XVI. Seppure sia possibile che sia nato nell'Isola Bella del Lago [...] (1529, 1533 e 1541 per conto di Curzio Navò), il Laberinto d'amore (1529), la Fiammetta (1527), il Filocolo (1530). Nel 1538 e sino all'anno 1599, quando il B. - essendo, come s'è detto, nato attorno al 1800 - non avrebbe potuto essere più in grado di ...
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BORDONE, Girolamo
Alfredo Cioni
Fu libraio, editore e tipografo in Milano durante gli ultimi anni del sec. XVI e i primi due decenni del successivo. Sebbene non siano ancora stati accertati il luogo [...] era in società col Locarni) della ristampa delle Grazie d'Amore, opera del musico milanese e maestro di danza Cesare tavole, incise da Leone Pallavicino su disegni di Mauro Rovera detto il Fiamminghino: mostrano dame e cavalieri in atto di danzare ...
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BALDINI, Vittorio
Alfredo Cioni
Scarse notizie si hanno sulla sua origine (fu veneziano o forse lombardo), né si conosce la data del suo definitivo trasferimento a Ferrara, ma è certo che nel 1566 aveva [...] Castello di Gorgoferusa, il Monte di Feronia e il Tempio d'Amore (1566), non reca il nome del tipografo, ma certamente sua bottega tra la Giovenca e Borgo de' Leoni, al cantone detto "della campana" (dall'insegna del suo negozio), che egli usò anche ...
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BOSSI, Giuseppe
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Francesco Antonio e Teresa Bellinzaghi, nacque a Busto Arsizio l'11 ag. 1777; ricevette la sua prima educazione nel collegio dei somaschi di Merate. Si [...] disegni preparatori (al Castello Sforzesco di Milano). L'amore per il sommo poeta italiano lo indusse a raccogliere scolpito da Agostino Busti detto il Bambaia, Milano 1852 (in Nozze Durini-Litta;scritta nel 1809 a Castellazzo d'Arconati, come si ...
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MANETTI, Antonio
Giuliano Tanturli
Nacque il 6 luglio 1423 da Tuccio di Marabottino di Vanni e da Cosa di Francesco Adimari a Firenze, quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago, "popolo" di S. Frediano, [...] Ficino volgarizzò il Commentarium in Convivium Platonis de amore o Libro dell'amore: copia del M., il Laurenziano LXXVI.73 Vita del Brunelleschi che il M. si intendeva d'architettura, non è detto che arrivasse a praticarla.
Improbabile, difatti, ...
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CIPOLLA, Carlo
Raoul Manselli
Nacque il 26 sett. 1854 a Verona da Giulio e da Laura Balladoro, in una nobile ed antica famiglia che si fregiava del titolo comitale; dopo gli studi medi, compiuti nella [...] "l'indagine amorosa e sincera del vero e l'assiduità di lavoro".
Se in questa prolusione introduce, come d'obbligo, i più opportuna per pubblicarle, studiando norme di edizione. Ciò detto, bisognerà citare di lui almeno alcune delle ediz.ioni ...
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CAPPONI, Nicola, detto Cola Montano
Paolo Orvieto
Nacque nella prima metà del secolo XV a Gaggio della Montagna nel Bolognese, donde il nome Montano; il padre aveva nome Morello. Nulla sappiamo della [...] almeno tre anni, si dissolse dopo poco più d'un anno, probabilmente a causa delle acute discordie dell'antica virtù romana, del classico amore per la libertà e dell'odio per stampata ripetutamente dal 1480; ma, a detta del C., senza il suo consenso ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...