Devianza
Roberto Beneduce
Si indicano come devianti i comportamenti che implicano una trasgressione rispetto ai modelli culturali prevalenti di un gruppo sociale, in una direzione disapprovata dalla [...] rituale mira a regolare [costruendo una] tecnica dell'acquietamento catartico" (Girard 1972, trad. it., p. 147).
Devianza e controllo sociale
I mostri erano corpi devianti in virtù della loro sfida morfologica ed ermeneutica. Per una ragione non ...
Leggi Tutto
Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti.
Cenni [...] ’, che si diffusero in Europa durante il 17° sec.; la difesa dalla follia, come da tutte le altre forme di devianzasociale, era punitiva e consisteva nell’emarginazione e nella reclusione. Successivamente, tra Settecento e Ottocento, la risposta ...
Leggi Tutto
Psichiatria
BBruno Callieri
di Bruno Callieri
Psichiatria
sommario: 1. Natura ed esistenza in psichiatria. 2. Psichiatria clinica. 3. La psichiatria secondo le età della vita: a) psichiatria infantile [...] solo non sorprende, in tal senso, la devianza, ai diversi livelli sopraccennati (soggetti antisociali, ossessivi , né ad altri) e passano dai fantasmi individuali a quelli sociali, proponendo e sostenendo ideologie a tal punto iscritte in una società ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] contrapponeva con orgoglio il valore intellettuale e l'utilità sociale di professioni come quella dei medici, alla quale erano provvidenza all'opera nella Natura. Poiché malvagità e devianzasociale dipendevano da malattie cerebrali, il medico, che ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] in evidenza che il manicomio, come altre istituzioni, assolveva alla funzione politica di controllo delle forme di devianzasociale e di contestazione del potere (siamo appunto negli anni della contestazione studentesca e delle lotte sindacali più ...
Leggi Tutto
(XXXI, p. 481; App. II, ii, p. 813; III, ii, p. 719; IV, iii, p.314; V, iv, p. 728)
di Roberta Tatafiore
Il termine sesso rimanda per noi occidentali a significati molteplici che oltrepassano il campo [...] scaduto, proprio perché è stata consumata e archiviata dal corpo sociale. Ma anche perché è un evento che si è mosso ottimale come probabilità, 1° vol.; M.R. Consegnati, Omosessualità, devianza, famiglia, 1° vol.; S. Hite, The female orgasm and ...
Leggi Tutto
(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] i disturbi del comportamento alimentare si sono equamente diffusi nei vari strati sociali. L'età di esordio cade, per lo più, fra i 10 di una domanda: una domanda paradossale di abnormità, di devianza, di alterità. Infatti: finora la nostra ragazza è ...
Leggi Tutto
Negli anni successivi all'ultimo conflitto mondiale il problema dell'a. ha assunto una rilevante importanza ed è stato oggetto di particolare attenzione sotto i più svariati aspetti, da quello medico-scientifico [...] stato spiegato secondo le reazioni della società a questa devianza. Si distingue una condotta deviante primaria e una tipo beta, caratterizzato da alterazioni somatiche e da dipendenza sociale; il tipo gamma, che differisce dai due precedenti per ...
Leggi Tutto
Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] che cosa è la devianza biologica, creando così la malattia nel suo ruolo sociale ufficiale: la morbilità viene gioco complesso di fattori che agiscono contemporaneamente a livello sociale e a livello individuale (per esempio la correlazione fra ...
Leggi Tutto
SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] la sfera strettamente terapeutica, ad esempio la creazione di ruoli sociali e di modelli di comportamento (in particolare femminili), o l'ambito complessivo della 'medicalizzazione della devianza' (v. Conrad e Schneider, 1980).
Il tema di cui ci ...
Leggi Tutto
devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
criminogeno
criminògeno agg. [comp. di crimine e -geno; propr., «che genera il crimine»]. – Nel linguaggio sociologico, termine con cui si intende ricondurre fenomeni di patologia sociale (quali l’aumento della delinquenza, o più semplicemente...