Atto o comportamento che faccia uso della forza fisica (con o senza l’impiego di armi o di altri mezzi d’offesa) per recare danno ad altri nella persona o nei beni o diritti. In senso più ampio, l’abuso [...] contro qualcosa che gode della protezione della legge e del controllo sociale in genere. A questo significato ristretto se ne sono aggiunti altri fini collettivi; la seconda si presenta come devianza dalle norme che regolano il perseguimento dei fini ...
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Medico e psicanalista statunitense di origine ungherese (Budapest 1891 - Los Angeles 1964). Elaborò una propria metapsicologia e fu il primo a definire il concetto di malattia psicosomatica. Nel 1932 fondò [...] 'aspetto giuridico, psicologico e sociologico dei fenomeni della devianza e dell'aggressività. Verificate con queste ed altre rapporto tra organismo biologico, strutture psicologiche e ambiente sociale. Fin dal 1925 aveva aderito a una concezione ...
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Storica francese (n. Parigi 1928). Prof. di storia contemporanea nell'univ. di Parigi VII-Jussieu (1974-93); dal 1993 professore emerito presso la stessa università. Esponente di spicco della nuova storia [...] sociale francese, ha dedicato alla storia del lavoro e del movimento operaio i suoi primi studi e una delle sue opere ., 1974). In seguito ha condotto ricerche anche sulla storia della devianza e dei sistemi repressivi, in collab. con M. Foucault, ...
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Scrittore statunitense (La Junta, Colorado, 1935 - Eugene, Oregon, 2001). Laureatosi all'università di Stanford, svolse attività di consulenza psichiatrica in un ospedale militare. A questa esperienza [...] film di M. Forman che conquistò cinque premi Oscar), intenso e disperato quadro del trattamento della devianza psichica e sociale nell'America contemporanea. Questa esperienza lo mise in contatto con la controcultura della beat generation: insieme ...
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Dino, Alessandra. – Sociologa italiana (n. Palermo 1963). Professore associato di Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale presso l'Università degli Studi di Palermo, ha applicato il [...] metodo etnografico all’indagine dei fenomeni criminali di tipo mafioso, enucleandone le matrici simboliche, le relazioni con i poteri politici e le connessioni con l’ideologia e i comportamenti religiosi. ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] ), pur avendo una grande efficacia decostruttiva del sociale ufficiale (mediante contributi critici sull'etichettamento sociale e sulle definizioni istituzionali della malattia mentale e della devianza), rischia di ridurre la sfera pubblica al ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] categoriale dell'esperienza religiosa. Proprio piegandosi alla devianza metodologica ora denunziata, si partiva dalla tradizione esistenziale, il rito e la morale divengono una garanzia sociale. In questa concezione ha un posto particolare il mito, ...
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SOCIOLOGIA DELLA SCIENZA
Luciano Gallino
La scienza, dal punto di vista della sociologia, è un ''sistema d'azione sociale'', specializzato nel produrre e accumulare, mediante metodi che pretendono di [...] umane; alle dinamiche di gruppo dei ricercatori; alla stratificazione sociale degli scienziati, che in tutto il mondo è fortemente piramidale; ai fenomeni di conformità e devianza rispetto alle norme generali o localmente prevalenti; ai meccanismi di ...
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PSICOLOGIA SOCIALE
Luciano Arcuri
. Benché si ritrovino alcuni temi d'indubbio interesse psicosociale nella speculazione filosofica e nelle tradizionali discipline morali, si può collocare la nascita [...] s. sia stato il deciso rifiuto da parte degli psicologi sociali di definire e delimitare con esattezza il loro oggetto. Concomitante coesione, la pressione di gruppo, le norme, la devianza, mettono in luce tre posizioni fondamentali della struttura, ...
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SESSUOLOGIA
Corrado Pontalti
(XXXI, p. 494)
Allo stato attuale nell'ambito della s. si devono comprendere tutte le conoscenze relative alla dinamica tra i sessi: identità di genere, determinanti culturali, [...] capaci di saturarlo: qual è il confine tra normalità e devianza? qual è il confine tra normalità e patologia? Sullo il terapeuta, lì si vanno a condensare le mitologie immaginarie del sociale da un lato e le fratture del legame di coppia dall'altro ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
criminogeno
criminògeno agg. [comp. di crimine e -geno; propr., «che genera il crimine»]. – Nel linguaggio sociologico, termine con cui si intende ricondurre fenomeni di patologia sociale (quali l’aumento della delinquenza, o più semplicemente...