Visionaria (Gettisham, Devonshire, 1750 - Londra 1814); dapprima metodista, iniziò poi una predicazione personale presentandosi come profetessa e annunciandosi come colei che avrebbe dato al mondo un nuovo [...] Cristo. Scrisse libri di visioni e profezie: ebbe seguaci (southcottiani, sabbatariani, neoisraeliti) ...
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Teologo e critico (Totne, Devonshire, 1718 - Oxford 1783). Prof. di ebraico all'Exeter College di Oxford, studiò soprattutto la tradizione del testo del Vecchio Testamento, e nell'opera sua principale [...] Vetus Testamentum Hebraicum cum variis lectionibus (2 voll., 1776-80) dimostrò la scarsa importanza delle varianti del testo masoretico ...
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Filosofo deista (Bere Ferrers, Devonshire, 1656 - Oxford 1733). Convertitosi al cattolicesimo (1685), tornò all'anglicanesimo (1687). Studioso di diritto naturale, si dedicò a una brillante attività pubblicistica, [...] sostenendo posizioni di critica radicale alle religioni positive. Il suo anticlericalismo trovò espressione nell'opera Christianity as old as the creation, or the gospel a republication of the religion ...
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Uno dei fondatori della Chiesa anglicana (Buden, Devonshire, 1522 - Monkton, Farleigh, 1571); fautore della Riforma luterana, ritornò poi al cattolicesimo durante il regno della regina Maria (1554); ma [...] presto aderì nuovamente alla Riforma lasciando l'Inghilterra per Francoforte e Strasburgo. Rientrato in Inghilterra sotto Elisabetta, fu creato vescovo di Salisbury. Nel 1562 scrisse l'Apologia Ecclesiae ...
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Teologo e storico (n. Heworth, Gateshead, 1841 - m. nel Devonshire 1926); fellow del Trinity College di Oxford (1865), prof. (1874) all'University College a Durham, si occupò di esegesi neotestamentaria [...] commentando Luca, Matteo, Marco, II Corinzî, II Tessalonicesi e Filippesi; si interessò anche di storia ecclesiastica inglese ...
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Prelato e scrittore ascetico gesuita (Great Harwood, Lancashire, 1869 - Teignmouth, Devonshire, 1939). Vescovo di Bombay (1919), dove dal 1914 era stato rettore del collegio, si distinse specialmente nella [...] fondazione di varie opere sociali. Lasciata la carica vescovile per motivi di salute e ritiratosi a Londra, fu coadiutore dell'arcivescovo di Westminster, poi cappellano delle benedettine di Teignmouth. ...
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Fondatore (n. in Irlanda 1778 - m. New York 1868) della setta dei cristiani biblici. Fu tra i seguaci più entusiasti di J. Wesley; e fin dal 1795 iniziò con successo nel Devonshire e in Cornovaglia la [...] sua predicazione. Staccatosi dai metodisti (1810), tenne attorno a sé un gruppo di fedeli, che doveva costituire il nucleo degli Arminian bible christians, la setta che O'B. fondò nel 1816; ma poi (1829), ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Exeter 1342 circa - Maidstone, Kent, 1396), vescovo di Hereford (1370), di Londra (1375) e arcivescovo di Canterbury (1381). Si oppose a Giovanni di Gaunt; nel "buon parlamento" [...] del quale gli eretici potessero essere puniti dal braccio secolare. Dopo l'avvento al trono di Riccardo II, sostenne contro il re l'autorità del papato e si unì ai rimproveri dei Comuni per il lusso della corte, onde dovette fuggire nel Devonshire. ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] Romano, cui commissionò molti oggetti d'argento per la casa e le proprie armi (rimaste in due versioni, presso la Devonshire Collection a Chatsworth e il Teylersmuseum di Haarlem). Quando Giulio Romano morì, nel 1546, il G. dichiarò al fratello ...
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