Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] -religiosa che in lui riassume l'avversione umanistica per la sottigliezza scolastica, l'impulso etico-pratico della devotiomoderna e la religione platonica del circolo ficiniano. L'Elogio fu scritto in Inghilterra, dove E. insegnò teologia ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] sintesi della sapienza medievale e, insieme, una introduzione alla filosofia dell'età moderna, sono avvertibili gli influssi del platonismo, del misticismo della devotiomoderna e del naturalismo dell'ambiente padovano. Ma suoi e nuovi sono il tema ...
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Scrittore ascetico (Kempen, Colonia, 1380 circa - Agnietenberg 1471). A Deventer, dove studiò (1392-99), subì l'influenza dei Fratelli della vita comune e divenne amico di Florens Radewijns: entrò poi [...] . I suoi scritti (che ebbero larghissima influenza nella spiritualità cristiana) sono una delle più belle testimonianze della devotiomoderna: la sua mistica è squisitamente affettiva e si svolge attorno ai temi dell'amore e della grazia come ...
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Prelato, umanista (Schelklingen, Svevia, 1478 - Norimberga 1543); dopo gli studî a Tubinga, Friburgo in Brisgovia, Bologna e Ferrara, ove conseguì il dottorato in diritto, tornato in Germania, ad Augusta, [...] , anche se la sua attività episcopale lo rivelò deciso avversario di Lutero. Amico di Erasmo e di molti altri umanisti, fautore della devotiomoderna, S. si adoperò molto per il miglioramento spirituale e morale del clero e per i suoi fedeli. ...
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Mistico (Deventer 1340 - ivi 1384). Studiò in varie università acquistando fama di grande cultura; in seguito a una conversione mistica (secondo alcuni nel 1370; secondo i più nel 1373-74), sotto l'influsso [...] Hendrik van Calcar, si ritirò in una certosa presso Arnhem. Promosse e propagò il movimento spirituale della devotiomoderna, e, ordinato diacono (1377), predicò contro il clero simoniaco e concubinario (sermone contro i "focaristi"); ma per ...
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Scrittore olandese ascetico e mistico (Dordrecht 1360 circa - Beverwijk 1430). Entrato in contatto con l'orientamento spirituale della "devotiomoderna" tramite l'influenza di G. Groote, si ritirò a Deventer [...] tra i "Fratelli della vita comune" e quindi (1395 circa) nella congregazione di Windesheim come professo, senza divenire mai sacerdote. Miniava manoscritti e conduceva vita ritirata e ascetica: lasciò ...
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Umanista e teologo (Groninga 1419 - ivi 1489); discepolo dei Fratelli della vita comune, studente a Colonia, Heidelberg e Parigi, maestro a Colonia (1449), a Parigi (1454-56; 1458-74) e a Heidelberg (1456-58); [...] lux mundi, ma dagli avversarî, magister contradictionis; fu attratto, in età matura, dall'occamismo; fu uno dei propugnatori della cosiddetta devotiomoderna, intensa vita interiore fondata sulla Bibbia presa come criterio della verità. ...
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Fratello della vita comune (Zutphen 1359 - Deventer 1419). Fu uno dei fedelissimi di Geert Groote, e l'erede delle sue dottrine e della sua attività organizzativa. Fu lui a fondare la congregazione di [...] Windesheim, e a rinnovare talune delle fondazioni del Groote. Le sue prediche, tutte in olandese, sono tra i documenti più significativi della devotiomoderna. ...
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Scrittore ascetico (Zutphen 1367 - Colonia 1398). Appartenne al movimento religioso della devotiomoderna. Diresse a Deventer la biblioteca della casa dei fratelli della vita comune, fu amico e consigliere [...] di Florent Radewijns. Scrisse: De reformatione virium animae; De spiritualibus ascensionibus; Scriptum pro quodam inordinate gradus ecclesiasticos et praedicationis officium affectante, e, forse, Super ...
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Mistico (Deventer 1378 - Windersheim 1411); canonico regolare di s. Agostino, discepolo di Ruysbroeck, è autore di due scritti ascetici e mistici (Breviloquium e Soliloquium ignitum), presto tradotti in [...] molte lingue, e di due lettere in nederlandese antico sulla vita spirituale, che lo pongono tra i più insigni rappresentanti della "devotiomoderna". ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...