Predicatore tedesco (Münster 1431 o 1432 - Niesink 1504); entrato nella casa dei "Fratelli della vita comune" a Münster (1451), fu poi a Rostock, quindi rettore a Deventer (1475) e nel monastero femminile [...] di Niesink (1481). Per i suoi sermoni e trattati è uno dei migliori rappresentanti della Devotiomoderna. ...
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Mistico (n. forse a Leerdam 1350 - m. Deventer 1400), uno degli iniziatori, con G. Groote, della Devotiomoderna e dei Fratelli della vita comune. Importante il suo Tractatus devotus de extirpatione vitiorum, [...] in cui sviluppa il tema della contemplazione come "via regia" alla riforma interiore ...
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Riformatore monastico (n. Bruxelles 1460 circa - m. 1501) dei Canonici regolari di Windesheim. Ad Agnetenberg, poi in varî monasteri francesi, fu sapiente direttore spirituale e capace riformatore. Sotto [...] l'influenza della Devotiomoderna scrisse molte opere ascetiche. ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] a contatto, nel monastero di S. Giorgio Maggiore, con la spiritualità impregnata di motivi ascetico-mistici della devotiomoderna della congregazione benedettina riformata di S. Giustina (non a caso nell'aprile del 1514 corse la voce, immediatamente ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] - Gregorio Cortese, futuro cardinale, corrispondente di P. Bembo e collaboratore dei più illustri esponenti della devotiomoderna nella Curia romana.
Sono tutti raffinati umanisti interessati particolarmente allo studio della Bibbia ebraica ed alla ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] sfiorata la tematica cristiana dell'origine del male e si contrappongono scienza e fede in termini vicini a quelli della "devotiomoderna".
L'interesse del D. per la tematica religiosa riprese in questi ultimi anni: nel '63 a Firenze stampò il Libro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Alberigo
Enrico Galavotti
Giuseppe Alberigo è stato uno dei più autorevoli storici della Chiesa del Novecento. La sua opera, che ha goduto di una diffusione internazionale, ha abbracciato un [...] nella penitenza personale un requisito indispensabile per il ripristino di una vita cristiana. Attraverso lo studio della devotiomoderna lo studioso bolognese rintraccia così i segnali di una tensione costante nel tempo che muove i cristiani alla ...
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BERNARDO, Pietro (Pietro Bernardino, Bernardino de' fanciulli)
Giampaolo Tognetti
Nato a Firenze verso il 1475, esercitò il mestiere dell'orafo. Spirito predisposto all'entusiasmo religioso, avrebbe [...] , Fra' Luca Bettini e la sua difesa del Savonarola, in Arch. stor. ital., LXXVII (1919), II, p. 222; M. Petrocchi, Una "Devotiomoderna" nel Quattrocento ital. ed altri studi, Firenze 1961, pp. 52 s.; C. Vasoli, L'attesa della nuova era in ambienti e ...
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CHERUBINO da Spoleto (da Negroponte)
Roberto Rusconi
La sua data di nascita viene tradizionalmente fissata nel 1414 nell'isola greca di Negroponte, l'odierna Eubea, che era allora sotto il dominio veneziano.
L'ascrizione [...] . Arch. d'Italia e Rass. intern. d. archivi, s. 2, XXVIII (1961), p. 249 n. 201; M. Petrocchi, Una "Devotiomoderna" nel Quattrocento italiano..., Firenze 1961, pp. 42 s.; S. Maiarelli-U. Ricolini, Il Monte dei poveri di Perugia..., Perugia 1962, pp ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] e non nasconde la simpatia per una religiosità che, se non si può certo definire riformata, ricorda però quella devotiomoderna che aveva salde radici nei Paesi Bassi. Basti pensare all'ampio elogio di Adriano VI, che contesta i giudizi fortemente ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...