INDUISMO
Luigi Suali
. Il vocabolo, trovato e usato dagli studiosi europei, è malagevole da definire. La distinzione che si è voluta introdurre nella storia della civiltà indiana tra vedismo, brahmanesimo, [...] che la via delle opere (karma-mārga) o della conoscenza (jñānamārga) vale, per entrare in comunione con la divinità, la via della devozione e dell'amore (bhakti-mārga). Questo nuovo modo di sentire i rapporti fra l'umano e il divino, informerà di sé ...
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LEGGENDA
Raffaele CORSO
Nicola TURCHI
. Il termine deriva dal participio latino legenda, "da leggersi", con riferimento alla vita di un santo, martire o confessore, di cui doveva farsi la lettura nel [...] chiama Iacopo da Varazze la sua raccolta di vite dei santi. A causa degli elementi fantastici introdotti dall'immaginosa devozione popolare, il nome "leggenda" ha finito per applicarsi a qualunque racconto che prescinde dalla storia o la deforma, ma ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] , prega> accogli i voti di noi tuoi fedeli. Degnati di visitare la tua Venezia [si noti quel "tuam" segno di devozione e patrocinio precedenti, ma, del resto, san Nicola poteva ritenersi protettore di tutte le città di mare> e l'Occidente ...
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RAPISARDI, Mario
Nunzio Dell'Erba
RAPISARDI, Mario. – Nacque a Catania il 25 febbraio 1844 da Salvatore e da Maria Patti. Il padre, agiato procuratore legale, fu vicino ai liberali che si opposero al [...] con le sue stravaganze religiose, costringendolo a collezionare «santini di carta», a portarli in processione e a diffonderne la devozione tra i «ragazzi della sua età» (Perticone, 1913, p. 8). La sua formazione culturale avvenne però nel collegio ...
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(o serviti) Ordine mendicante (Ordo servorum Mariae) fondato nel 1233 secondo la regola di s. Agostino da sette mercanti fiorentini (i santi Sette Fondatori, canonizzati nel 1888, i cui nomi tradizionalmente [...] approvato da Benedetto XI nel 1304. Il centro dell’ordine fu stabilito sul Monte Senario. Suo scopo è diffondere la devozione verso la Madonna, specialmente Addolorata, con lo studio, la predicazione e la cura pastorale dei suoi santuari. Ha la casa ...
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Questa congregazione femminile sorse dal movimento di rinascita cattolica che precedette le riforme del concilio tridentino. Fu fondata da S. Antonio Maria Zaccaria, fondatore dei barnabiti, e da Ludovica [...] Milano dove già S. Antonio Maria dimorava, si stabilì nelle vicinanze di S. Ambrogio, dedicandosi con alcune giovani a opere di devozione e di carità e aiutando i barnabiti nelle loro missioni in questa o in quella città. Queste religiose, dette di S ...
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FRANCHI, Andrea
Paolo Franzese
Figlio di Francesco, mercante a ritaglio, nacque a Pistoia nel 1335.
Nel 1351 entrò nell'Ordine domenicano; intorno al 1357-58, o al più tardi nel 1360, venne ordinato [...] in festo Coronae Spineae (edite queste ultime dal Guidi, pp. 105-108, e dal Taurisano, pp. 201-204).
La locale devozione per la figura del F. era ancora diffusa in età moderna quando furono intrapresi, ma senza esito, due tentativi per condurre a ...
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Matilde di Magdeburgo
Mistica tedesca nata in Sassonia intorno al 1212, si fece ‛ beghina ' a Magdeburgo nel 1230.
Fissò le sue esperienze mistiche in scritti, misti di prosa e versi, che rivelano uno [...] licht. Nel 1270 M. si ritirò nel monastero di Helfta ove già soggiornavano Matilde di Hackeborn e s. Geltrude, sulla devozione delle quali ebbe certamente grande influenza, e ivi morì nel 1280.
Alcune vaghe rassomiglianze del poemetto di M. con l ...
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Poetessa (Marino, Roma, 1490 - Roma 1547). Figlia di Fabrizio, che era nipote di papa Martino V, e di Agnese di Montefeltro, figlia del duca Federico di Urbino. Sposò nel 1509 Ferrante d'Avalos, marchese [...] a Montecassino e infine a Orvieto (ma al termine della sua vita era di nuovo a Roma nel convento delle Benedettine). Per la devozione al marito, per la purezza dei costumi, per lo spirito di carità e il fervore religioso da cui era animata, fu una ...
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(o JHS) Trascrizione latina dell’abbreviazione del nome greco di Gesù (᾿Ιησοῦς, maiuscolo ΙΗΣΟΥΣ) quale si trova in manoscritti greci e in iscrizioni. La lettura di H (η) come h, diede origine all’errata [...] e soprattutto alla metà del 15° sec., per opera di s. Bernardino da Siena e dei suoi seguaci che, a simbolo della particolare devozione al nome di Gesù, l’adottarono come emblema cinto da raggi e con la prima asta dell’h sbarrata così da formare una ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...