CASTELLI, Pietro
Augusto De Ferrari
Nacque a Roma tra il 1570 e il 1575 da Francesco e Diana de Giorgi. Compì gli studi di medicina nel Collegio della Sapienza sotto maestri insigni come Andrea Bacci [...] Iniziò a scrivere un commentó ad Ippocrate (Hippo cratismateria medica), rimasto manoscritto secondo l’Allacci, e anche più tardi la sua devozione per Ippocrate, come anche per il Cesalpino, non venne mai meno. Conclusi gli studi, nell’anno 1594 il C ...
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BRONDI, Maria Caterina
Adriano Prosperi
Nacque a Sarzana il 24 marzo 1684; i suoi genitori vi possedevano una bottega ed erano "soliti mercanteggiare con decoro", anche se la B. abitualmente si presentava, [...] in Sarzana una curiosità non sempre benevola intorno alla figura della B., a causa delle manifestazioni esterne della sua devozione, come per esempio gli svenimenti mistici a cui era soggetta nel ricevere la comunione. Il vescovo la fece esorcizzare ...
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MARGHERITA di Savoia-Acaia, marchesa di Monferrato
Luigi Provero
MARGHERITA di Savoia-Acaia, marchesa di Monferrato. – Figlia di Amedeo e di Caterina di Ginevra, nacque presumibilmente a Pinerolo nel [...] , che nel 1481 ne promossero la traslazione in un sarcofago di marmo, sempre all’interno del monastero.
La prima sanzione di questa devozione fu l’atto con cui Pio V (che era stato priore del convento domenicano di Alba e aveva assunto la cura del ...
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Architettura
Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di [...] , ma nel 7° sec. sono già ricordati oratoria o praesepia, piccoli ambienti delimitati all’interno delle chiese destinati alla devozione privata o alla custodia di reliquie o di icone; tra 10° e 11° sec. si cominciò a predisporre piccole absidi ...
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ṢŪFISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Voce coniata, sotto la forma latina Ssufismus, dal tedesco F. A. Tholuck nel 1821, per rendere l'arabo taṣawwuf che, presso tutti i popoli musulmani, designa ciò che [...] e ancor più nella generazione successiva, non mancò un piccolo numero di persone viventi in povertà, tutte devozione, trascorrenti parte della notte nel salmodiare il Corano tra genuflessioni e prostrazioni, con gli occhi arrossati dal pianto ...
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TRISAGIO
Nicola Turchi
. Nella chiesa latina è la lode al Dio tre volte santo, che chiude il prefazio e che viene recitata dal sacerdote e dai fedeli con le mani giunte e il capo profondamente inclinato, [...] sanctus, fortis, sanctus immortalis miserere nobis" di uso comunissimo nella liturgia della messa e dell'ufficiatura e nella devozione di tutta la chiesa orientale. Il patriarca Proclo di Costantinopoli (434-447) molto contribuì alla sua diffusione e ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] d'altare ma poi adottata in tutte le opere di soggetto sacro, dai dipinti votivi ai dossali, agli oggetti di devozione privata, sino ai dipinti di soggetto profano.Il quadro d'altare, che inizialmente aveva un carattere puramente iconico, mano a ...
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VISCONTI, Giovanni
Adelisa Malena
Nacque a Pistoia l’11 novembre 1589 da Antonio, cavaliere di Santo Stefano, e da Ippolita Odaldi, entrambi nobili e molto religiosi. Fu battezzato il giorno seguente [...] e del restauro di edifici, come la sagrestia, distrutta da un incendio e la cappella di S. Rocco in duomo. Promosse la devozione verso la Madonna dell’Umiltà e la sua immagine miracolosa, che più tardi diffuse nei monasteri da lui diretti a Pisa e a ...
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BIANCO da Siena
Franca Brambilla Ageno
Fu il più fecondo autore di laudi del movimento dei poverelli di Cristo, fondato tra il 1360 e il 1362 dal mercante senese Giovanni Colombini e divenuto poi la [...] 1925; L. Volpicelli, Il B. da Siena, in Giorn. di politica e di lett., IV(1928), pp. 865-885; B. Croce,Letteratura di devozione, in La Critica, XXIX(1931), pp. 337-340; Id.,Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 184-187; C. Caucci, Il ...
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PAPPACODA, Luigi
Bruno Pellegrino
– Nacque il 20 settembre 1595, primogenito di Cesare e di Aurelia della Marra, signori di Pisciotta.
Rinunciò alla primogenitura a favore del fratello Federico e si [...] ordini maggiori dallo stesso Brancaccio, acquisendosi testimonianza nel processo della Dataria «sulla frequenza ai sacramenti e sulla devozione» e sulla condizione di dottore in utroque (Archivio segreto Vaticano, Dataria apostolica, 14, cc. 43-60 ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...