. Una delle famiglie più antiche del patriziato di Asti. Si divise in molti rami; sono estinti quelli di Burio, di Virle, di Castigliole e di Camerano, al quale appartenne Federico (v. sotto); nei due [...] la convenzione con la quale i Francesi occupavano la cittadella di Torino. Napoleone console non poté staccarlo dalla ferma sua devozione alla casa sabauda; imperatore, lo costrinse ad accettare la carica di consigliere di stato e in seguito lo mandò ...
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Scrittore olandese, poeta lirico e commediografo. Nacque ad Amsterdam nel 1585 dove il padre era un calzolaio e morì nel 1618. Il giovane Gerbrand, che doveva fare il pittore, entrò come allievo nello [...] suoi numerosi innamoramenti, mentre le canzoni Aendachtighe (Poesie della pietà) fanno testimonianza dei momenti di raccoglimento e di devozione che si alternavano in lui con la sua esuberante gioia di vivere.
Quale commediografo il B. si è provato ...
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Figlio di Enrico VIII e di Giovanna Seymour, nato il 12 ottobre 1537. Nel 1543 la sua educazione fu affidata a sir John Cheke, a Roger Ascham e ad altri, dai quali il fanciullo precoce apprese le nuove [...] il protestantesimo di Edoardo fu rinsaldato dalle prediche di Ridley e dai semioni di Hugh Latimer. Però non valsero né la devozione di Edoardo né la sagacità di Somerset a impedir loro di abolire le Chantries (cappelle), alcune delle quali furono ...
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Seconda moglie di Pietro il Grande, nata verso il 1683, morta nel 1727. Le notizie sull'origine di C. non sono pienamente attendibili. Pare che fosse figlia del contadino lituano Skavronskij, stabilitosi [...] : secondo testimonianze ella sola era in grado di calmarlo negli attacchi d'ira. Lo zar apprezzò profondamente la sua devozione. Morto Pietro (1725), C. fu assunta al trono grazie agli sforzi dei più intimi collaboratori di Pietro (Menšikov, Tolstoj ...
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Così furono chiamati quei cristiani che, riuniti in processioni o in adunanze, si flagellavano per penitenza, pregando o cantando laude in volgare. Antico era certamente l'uso della flagellazione, sia [...] al contrario esso fu proibito a Cremona, Milano, Venezia, nella Marca di Ancona e nel regno di Sicilia ove regnava Manfredi. La devozione si diffuse poi in Francia e in Austria, e di lì in Germania e Polonia.
Il movimento finì presto, pur se ripreso ...
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La storia dell’Italia unita è segnata, nei suoi rapporti tra Stato e Chiesa cattolica, da un arcipelago di realtà religiose che riguardano non soltanto le istituzioni, ma anche e soprattutto le multiformi [...] 3. E così nacque l’idea dei circoli di Gioventù cattolica, dediti alla diffusione della buona stampa e della devozione verso il papa. Furono intesi come strumenti nuovi per tempi nuovi. Con una funzione essenzialmente polemica e intransigente, perché ...
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MOLZA, Francesco Maria
Franco Pignatti
– Il M. nacque a Modena il 18 giugno 1489, unico figlio di Ludovico di Niccolò e Bartolomea di Francesco Forni, entrambi appartenenti a casate di ceto borghese.
Le [...] dei tempi crudi in cui ebbe la ventura di vivere. Il compianto del padrone amato si protrasse negli anni con intatta devozione. Nel sonetto Poich’al voler di chi nel sommo regno, con il quale, nell'approssimarsi della fine, incaricò l'amico Trifone ...
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GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] de' Medici nel 1537, l'anno della sua ascesa al potere (Castagnola). Il G. ricordò sempre il proprio maestro con devozione e affetto, oltre che con profonda stima per le sue competenze astrologiche e le sue capacità predittive, testimoniate, a quanto ...
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CARESINI, Rafaino (Raffain, Raphainus, Raphaynus, Raphael de Caresinis)
Antonio Carile
Figlio di Enrico di Alberto, notaio e possidente cremonese "de vicinia S. Fabiani", nacque non dopo la metà del [...] a Venezia, dove abitavano "in contrata S. Mauricii", probabilmente "in domo dominorum de Scrovegnis" (Pastorello, p. VI). Questa devozione per gli avversari dei Carraresi vale a spiegare l'ostilità nei confronti dei nuovi signori di Padova, alla ...
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LOLI (Lolli), Gregorio (Goro)
Marco Pellegrini
Nacque a Siena nel 1415 da Niccolò e da Bartolomea de' Tolomei, sorellastra del padre di Enea Silvio Piccolomini, dal 1458 papa Pio II.
Le ragioni della [...] di un potente. Dopo la separazione, avvenuta nel 1431, il L. raccolse gli scritti giovanili di Piccolomini, un gesto di devozione affettuosa di cui menò vanto fino alla vecchiaia. Rimasto in contatto epistolare col Piccolomini, che nelle lettere lo ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...