Sim sentis fezelz amics
Eugenio Ragni
Canzone di Giraldo da Borneill (v.) citata da D. in VE I IX 3, davanti a De fin' amor si vient sen et bonté di Tibaldo IV di Champagne rex Navarrae e ai vv. 3-4 [...] alle migliori composizioni latine.
La lirica esprime il dolore del poeta non corrisposto dalla donna amata, nonostante lealtà e devozione. A parte la circostanza del tutto esteriore che ne giustifica qui la citazione, la canzone " poteva essere stata ...
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Medicina
Sistema teorico, o metodo, elaborato nel 1° sec. d.C. dal medico greco Temisone di Laodicea sulla base delle concezioni di Asclepiade di Prusa , suo maestro. Secondo Temisone le malattie possono [...] e si osservava il ‘metodo’ proposto da Wesley per giungere alla salvezza (esame di coscienza, rinnovamento interiore, devozione, preghiera, osservanza rigorosa del Decalogo ecc.).
A capo di ogni società era il leader, che assisteva anche Wesley ...
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Signore (n. 1194 - m. Soncino 1259) di Vicenza, Verona e Padova. Ghibellino, sostenne l'imperatore Federico II, che gli permise di crearsi un dominio personale molto esteso. Dopo la morte di Federico II, [...] egli garantiva aperta la via importantissima della Val d'Adige, prese a perseguitare i nemici dell'Impero, più che per devozione, per crearsi un dominio personale indipendente, che egli estese dall'Oglio e dal Po fino a Trento e alla Marca Trevigiana ...
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Coppia di tavolette, unite da una cerniera, per lo più di legno o di avorio, che nell’antichità erano usate nella parte interna come superficie per scrivere. Dalla tarda età imperiale i d. furono usati [...] a rilievo, e questa forma di d. ebbe grande fortuna nel periodo gotico, quando i d. divennero corrente oggetto di devozione.
In seguito si diffusero anche d. dipinti, spesso usati anche come altaroli portatili e di dimensioni maggiori degli antichi ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] , d'altro lato i membri della Chiesa stessa erano sudditi sui quali egli manteneva il proprio potere; e mentre la sua devozione al papato rimaneva fuori questione, egli distinse, tuttavia, tra l'obbedienza spirituale da lui dovuta al papa e l'omaggio ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] lo vide nascere e che lo educò all'arte, egli pagò largo tributo; ma più continua e profonda fu la sua devozione al classicismo, a quelle "favole argive e latine" che lamentava spregiate dai romantici e che mise a profitto volgendole a significati ...
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THOMPSON, Francis
Mario Praz
Poeta, nato il 16 dicembre 1859 a Preston (Lancashire) e morto il 13 novembre 1907 a Londra. Di famiglia cattolica, fu mandato a Ushaw College (presso Durham) e colà avviato [...] da un calzolaio filantropo, McMaster, che non riuscì a farne un buon lavorante; da una ragazza perduta che lo aiutò con devozione fraterna e infine da Wilfrid Meynell, direttore del giornale Merry England, a cui il Th. aveva offerto un articolo e ...
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GERHARDT, Paul
Leonello Vincenti
Poeta, nato a Gräfenhainichen il 12 marzo 1607, morto a Lübben il 27 maggio 1676. Studiò teologia a Wittenberg, ove rimase per oltre un decennio, da ultimo in qualità [...] , il suo canto è assai diverso da quello di Lutero. Destinato non all'ufficio divino, ma al coro e alla devozione privata, voleva soprattutto suscitare la pietà dei fedeli, la gratitudine e l'amore per Dio. Le derivazioni dal Paradiesgärtlein di ...
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PETRI, Olaus (nome latinizzato di Olof Petersson)
Giuseppe Gabetti
Riformatore svedese, nato a Örebro nel 1493, morto a Stoccolma il 19 aprile 1552. Studiò a Uppsala, poi dal 1516 al 1518 a Wittenberg, [...] nei riti della Chiesa (Een handbock påå swenscko, 1529; Then swenska messan, 1531). Tradusse numerosi salmi e compose libri di devozione. Combatté con tenace fervore contro il celibato, e il suo stesso matrimonio nel 1525 aveva già avuto carattere di ...
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Nacque il 12 dicembre del 1834 in Tixtla (Messico). Indiano di razza pura, parlò la lingua azteca fino a 14 anni. Avendo vinto un concorso, fece gli studî superiori a Toluca. Poi viaggiò, insegnando di [...] , occupò altissime cariche, e meritò il nome di maestro delle generazioni che gli succedettero, alle quali trasmise la sua devozione per gli Aztechi e per gli emancipatori e, insieme col suo amore alla libertà e alla patria, il suo desiderio ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...