FERRARESI, Adriano
Harula Economopoulos
Nacque a Roma da Luisa e da Filippo il 25 febbr. 1851; fin da giovane fu particolarmente interessato allo studio della letteratura e alla pratica della poesia [...] 'acquerello in cui questi era maestro (Ovidi, 1902) e di aprire poi finalmente un proprio studio in via Gregoriana. La devozione umana e professionale del F. nei confronti del Minardi è testimoniata da un Ritratto ad olio su cartone del maestro nel ...
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Coppia di tavolette, unite da una cerniera, per lo più di legno o di avorio, che nell’antichità erano usate nella parte interna come superficie per scrivere. Dalla tarda età imperiale i d. furono usati [...] a rilievo, e questa forma di d. ebbe grande fortuna nel periodo gotico, quando i d. divennero corrente oggetto di devozione.
In seguito si diffusero anche d. dipinti, spesso usati anche come altaroli portatili e di dimensioni maggiori degli antichi ...
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INGHILTERRA
M. Blackburn
(ingl. England)
Nome con cui si indica la parte meridionale della Gran Bretagna, a S della Scozia con esclusione del Galles, a O.Durante il Medioevo in I. fiorirono tutte le [...] e di Cluny: che Dio e i santi condividevano il loro piacere nella decorazione e lo consideravano un segno della loro devozione. Questo atteggiamento era diffuso tra i vescovi e i monaci benedettini dell'I. del 12° secolo.Nel sec. 12° Canterbury fu ...
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STALLI DEL CORO
C. Tracy
Ampie strutture lignee con funzione di sedile, peculiari della tradizione occidentale (nelle regioni mediterranee realizzate anche in pietra), poste ai lati del presbiterio [...] verificare la presenza di una seconda.
Funzione e sviluppi formali
Nel Medioevo il coro liturgico era al centro della devozione comunitaria istituzionale, essendo il luogo dove i membri della comunità passavano buona parte della loro vita. L'arredo ...
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POLIDORO da Lanciano
Francesco Trentini
POLIDORO da Lanciano (Polidoro de’ Renzi, Polidoro Lanzani, Polidoro Veneziano). – Nacque a Lanciano da Paolo de’ Renzi e da madre ignota, circa l’anno 1510.
Tradizionalmente [...] (2004), pp. 48-56; G. Tagliaferro et al., Le botteghe di Tiziano, Firenze 2009, in partic. pp. 85 s., 112-130; C. Corsato, La devozione di Simone Lando e la pittura di genere in Jacopo Bassano, in Venezia Cinquecento, XXIII (2013), 45, pp. 139-178. ...
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FANCELLI, Pietro
Vincernza Maugeri
Figlio dell'ornatista Petronio e di Orsola Benedelli, nacque a Bologna il 18 maggio 1764. Nel 1774 si trasferì con la famiglia a Venezia, dove studiò sotto la guida [...] gandolfiani come Domenico e Francesco Pedrini" (Roli, 1977, p. 13).
In questi anni il F. si esercitò in quadri di devozione, come quello per la chiesa di S. Lorenzo, e in alcune figure decorative in varie case e palazzi della città, iniziando quella ...
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Martini, Simone
Manuela Gianandrea
Il raffinato pittore della Siena medievale
Considerato l’artista simbolo della città di Siena nel Medioevo, Simone Martini ha lavorato per i più grandi protagonisti [...] con il Bambino tra angeli e santi, mentre in basso, inginocchiati, sono i quattro santi protettori di Siena, segno della devozione della città. Anche da un punto di vista stilistico Simone eredita alcune caratteristiche di Duccio, prima fra tutte la ...
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ORIZIA (᾿Ωρείϑυια, Orithyia)
E. Paribeni
È una tipica figura di "sposa del vento" (Windbraut) di cui praticamente non viene ricordato altro che l'inseguimento e il ratto da parte di Borea. La paternità [...] figlia di Eretteo, ma piuttosto, la più antica Nereide.
Le figurazioni attiche si riferiscono tutte al periodo di rinnovata devozione per Borea dopo la severa decimazione subita dalla flotta persiana a causa di una tempesta presso il capo Artemisio ...
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GOLDONI, Carlo Antonio
Carla Mazzarelli
Nacque a Livorno il 28 maggio 1822 da Pio Gustavo e Geltrude Rebucci.
La prima formazione si svolse presso il padre, titolare a Modena di un noto studio litografico. [...] di figura, per la quale era incaricato come maestro lo stesso G. fin dal 21 maggio 1851 (Rivi, in Modelli d'arte e devozione, p. 263).
Per la formazione del G. una certa importanza dovette avere il viaggio a Parigi nel 1860. Dalle lettere scritte nel ...
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CAMPOSANTO
P. D'Achille
Designazione del cimitero cristiano tipica dell'intera area italiana (Jaberg, Jud, 1932), che non trova paralleli nelle altre lingue romanze ma ha una significativa corrispondenza [...] proprio, i cimiteri italiani e tedeschi in cui, secondo la tradizione, i pellegrini tornati in patria avrebbero depositato, per devozione, un po' della terra di quel campo, santificata dal sangue di Gesù e dei cristiani ivi sepolti.Questa suggestiva ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...