ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] lettera, i Vangeli, ne sciupa la semplicità. Non c'è in tutto il poema che un verso e mezzo che esprima la sua devozione di Maria con ingenuo, umile, pieno abbandono sentimentale: "il nome del bel fior ch'io sempre invoco e mane e sera" (Par. XXIII ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] (nel caso specifico del latino, Cicerone per la prosa, e Virgilio per la poesia), da studiare con intensità e devozione, assimilandone tutti i caratteri. Solo così poteva essere raggiunto un ideale stilistico stabile e unitario, che metteva al riparo ...
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LIOY, Paolo
Fabio Zavalloni
Nacque a Vicenza il 31 luglio 1834, da Leopoldo, proprietario terriero discendente da una nobile famiglia di origine pugliese, e da Teresa Bonfornello Stazzone.
Durante gli [...] , denunciando il malcostume per cui "per salire agli alti gradi e uffici non occorre assiduità di fatiche, non occorre devozione profonda al dovere, ma basta sapere professare altisonanti idee politiche, o godere protezioni potenti, o avere avuto la ...
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PEREGO, Pietro
Gianluca Albergoni
PEREGO, Pietro. – Nacque a Milano l’11 dicembre 1830, unico figlio di Carlo e Margherita Casanova.
Il padre era originario di Oggiono e impiegato presso l’ufficio delle [...] in anni più tardi, malgrado le ingiurie di cui sarebbe stato fatto oggetto, di Perego avrebbe ricordato la «nobile devozione di quei giorni» (A. Brofferio, Storia del Parlamento subalpino iniziatore dell’unità italiana, II, Milano 1866, p. 488).
Alla ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] col suo amore per la cultura classica. Verso l'autorità ecclesiastica ebbe un atteggiamento di rispetto e di devozione, ma non esitò a criticare con franchezza i costumi della Curia, esaltando l'ideale della povertà francescana (significative ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] in latino, rientra nella storia delle singole letterature nazionali.
L’innologia è il ramo delle scienze storico-filologiche ed ecclesiastiche che studia gli inni religiosi, sotto l’aspetto sia letterario, sia della liturgia e devozione privata. ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] colpo d'occhio sul sentimento religioso, sorvolato il tema della pietà a meno che non si traduca in vistosa devozione; soppesati, invece, i riflessi politici e approfondito - specie se il paese è cattolico - l'aspetto giurisdizionale, il terreno cioè ...
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CARMELIANO, Pietro
Massimo Firpo
Nacque nel 1451 da Giovanni (Zanino) Fava di Valle Sabbia, in territorio bresciano, e solo più tardi mutò il suo cognome in quello più nobile e solenne di Carmeliano, [...] rivali.
L'ascesa al trono di Enrico VII aprì al C. le più brillanti prospettive di carriera. La devozione alla nuova famiglia regnante, prontamente manifestata con tanta eloquenza, era subito ricompensata con un primo beneficio nel vescovato di ...
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FLORIO, Daniele
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine il 10 marzo 1710, quartogenito del conte Sebastiano e di Lavinia Antonini dei conti di Saciletto.
Entrambe le famiglie erano state comprese nella [...] i primi tre canti (due saranno pubblicati postumi da Q. Viviani, Venezia 1819) e parte del quarto.
Ma fino da allora la devozione per la casa d'Austria aveva assorbito la maggior parte della sua attività letteraria, al punto da far di lui una specie ...
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EMILIANO, Giovanni Stefano, detto il Cimbriaco
Maurizio Moschella
Nacque intorno alla metà del sec. XV a Vicenza.
Sulla famiglia e laAata di nascita dell'E. non vi sono certezze definitive. A. Zeno [...] e di suo figlio e successore Massimiliano poi, ai quali tra l'altro non si stancava di chiedere, in cambio della sua devozione, sovvenzioni in denaro che gli permettessero di migliorare lo stato di cronica povertà in cui diceva di versare.
L'E. passò ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...