GUIDI, Tegrimo (Teudegrimo)
Mario Marrocchi
Secondo di questo nome e figlio del conte Guido (I), nacque intorno alla metà del X secolo.
Suo padre discendeva da Tegrimo (I) e da Engelrada, figura di rilievo [...] diversis et preteriis pensionibus" a lui dovute (Curradi, p. 60). Dietro i formulari consueti e le ragioni anche di devozione, pare dunque lecito intravedere un puntuale segnale delle tensioni tra famiglia e l'archiepiscopato di cui abbiamo, tra l ...
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Chiesa, Stato della
Silvia Moretti
Il potere temporale dei papi
Lo Stato della Chiesa, il cui sovrano è il papa, si è formato in Italia centrale tra il 6° e l'8° secolo d.C. ed è durato fino al 1870. [...] penisola destinata a durare nei secoli fino all'Ottocento. Nel 728 il re longobardo Liutprando donò al papa in segno di devozione i castelli di Sutri e Blera, nella Tuscia romana. Per il papato l'importanza strategica del castello di Sutri era enorme ...
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AMEDEO IX, duca di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Ludovico duca di Savoia e di Anna di Lusignano, nacque a Thonon il 1 febbr. 1435; ebbe come precettore il francescano Fauzone di Mondovi. [...] questo programma sabaudo antisforzesco. Luigi XI, liberando Filippo di Bresse, volle incaricarlo di richiamare il duca A. alla devozione alla Francia; avrebbe desiderato che il duca incaricasse del governo in nome suo il fratello Filippo, anziché la ...
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COLONNA, Antonio
Peter Partner
Figlio di Landolfo del ramo di Riofreddo della famiglia, è ricordato per la prima volta nel giugno del 1397, quando si recò alla Curia pontificia per negoziare per conto [...] in possesso di Frascati, ne che dimorasse nei dintorni di Roma. Malgrado il tono ammonitore, la bolla fa tuttavia riferimento alla "devozione" del C. alla Santa Sede, e dimostra la riluttanza da parte di Eugenio IV ad includere il C. nelle dure ...
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BUONDELMONTI, Rosso
Gaspare De Caro
Nacque a Firenze il 31 ott. 1478 da Battista e da Nanna di Bernardo della Tosa. Si hanno scarse notizie sulla sua prima attività. Una lettera di Biagio Buonaccorsi [...] ricevute dai Dieci della guerra egli non fece proposte concrete all'Orange, ma si limitò a riaffermargli la immutata devozione dei Fiorentini a Carlo V, tentando con ciò di dissuaderlo dal proseguire la campagna. Il principe replicò che egli ...
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CAPPONI, Bernardo
Sergio Cella
Nacque nel 1758 a Barbana d'Istria da famiglia di origine fiorentina. Compiuti gli studi a Padova, venne chiamato appena ventiquattrenne a fungere da medico comunale a [...] , che vi era preposto, il C. con due colleghi fece visita a Fiume nel febbraio 1810 per esprimergli i sentimenti di devozione del comune e l'aspettazione di provvedimenti atti a ristorare la città dei danni subiti durante il conflitto.
Il C. non fu ...
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BONCOMPAGNI, Gregorio
Umberto Coldagelli
Primogenito di Ugo, duca di Sora, e di Maria Ruffo, dei duchi di Bagnara, nacque a Sora il 17 luglio 1642. La prima notizia che si abbia su di lui è quella relativa [...] cui adunanze partecipò assiduamente, recitandovi sonetti ed egloghe, rimasti peraltro manoscritti, a quanto informa il Mazzuchelli. Alla devozione che gli testimoniarono alcuni tra i principali accademici - il Crescimbeni, il Leonio, lo Zappi, il ...
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Lorenzo il Magnifico
Massimo L. Salvadori
Principe e poeta nella Firenze rinascimentale
Appartenente alla potente dinastia dei Medici, Lorenzo fu uno dei maggiori esponenti del Rinascimento italiano. [...] anche nell’opera letteraria del principe illuminato: poesie colte e delicate, scritti burleschi e sboccati, sacre rappresentazioni colme di devozione. Ma unica è la lingua popolare che egli fu tra i primi a ritenere adatta alle arti e alle scienze ...
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VIGLIUS ab Aytta (latinizzazione di Wigle Van Aytta)
Adriano H. Luijdjens
Giurista e uomo di stato olandese. Nacque il 19 ottobre 1507 nella state Barrahuys presso Wirdum in Frisia, morì il 18 maggio [...] cattolicismo per quanto molto tollerante. Dai suoi molti manoscritti risulta la sua profonda scienza politica e giuridica e la devozione agli studî. Come allievo di Alciato è stato il fondatore della scuola giuridica olandese. Di lui esistono molti e ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] vanno – soprattutto le donne – a messa e si comunicano. La loro fede cristiana si è orientata prevalentemente verso le devozioni, i pellegrinaggi e il culto santorale (con voti ed ex-voto), verso l’occupazione delle confraternite e il monopolio delle ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...