CAETANI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque nel 1495 da Guglielmo, signore di Sermoneta, e da Francesca di Bruno Conti, della nobile famiglia romana. La sua prima infanzia fu fimestata dalla persecuzione [...] vicende militari alle quali il C. partecipò: certo è che la sua adesione al partito francese, con esplicite profferte di devozione e di aiuti fatte ai maggiori rappresentanti di Francesco I, Andrea Doria e Renzo da Ceri, e gli aiuti effettivamente ...
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DEL BENE, Francesco
Sandra Marsini
Figlio di Bene di Bencivenni e di monna Cara Bardi, nacque probabilmente intorno all'ultimo quarto del sec. XIII, ignoriamo se a Firenze, dove la famiglia risiedeva [...] la chiesa dei Ss. Apostoli, e fiorini 6 d'oro per una tavola per l'altare di S. Biagio a Petriolo. Rivela la devozione del D. e di sua moglie Tana una pergamena rilasciata dal frate Ervevio, maestro dell'Ordine dei frati predicatori, con la quale si ...
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ELISABETTA TERESA di Lorena, regina di Sardegna
Claudio Rosso
Nacque a Lunéville il 15 ott. 1711, figlia di Leopoldo, duca di Lorena e di Bar, e di Elisabetta Carlotta d'Orléans. L'infanzia e la giovinezza [...] dicono del suo carattere e della sua personalità, se si eccettuano le scontate e generiche esaltazioni delle doti di carità, devozione e bontà d'animo contenute negli elogi funebri. Non risulta, in ogni caso, che E. esercitasse a corte una qualche ...
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BORBONE-PARMA, Isabella di
Roberto Zapperi
Nacque a Madrid il 31 dic. 1741 da Filippo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, e da Luisa Elisabetta, primogenita del re di [...] . L'esile operetta, di ispirazione schiettamente gesuitica, ebbe grande fortuna in Italia, dove assurse quasi a simbolo della devozione religiosa delle due grandi famiglie degli Asburgo e dei Borboni, e fu ristampata più volte.
Fonti e Bibl.: Maria ...
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FAOSTINO da Toscolano
Walter Bianchini
Al secolo Luca di Domenico Bartoli, nacque a Toscolano (ora frazione di Avigliano Umbro, prov. di Terni) nel 1595; divenne chierico nel convento dei minori riformati [...] l'itinerario consigliato al pellegrino che si recherà in Terrasanta, con la descrizione delle varie tappe di pietà e devozione che si incontrano in ciascun percorso. Sono quindi elencate tutte le indulgenze plenarie, che si possono lucrare nei luoghi ...
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Riforma
Paolo Ricca
Ritorno al Vangelo
Il vasto movimento di rinnovamento della fede e della pietà nella Chiesa cristiana d’Occidente, sorto intorno agli anni Venti del 16° secolo e poi chiamato dagli [...] di riforma, quella anglicana, che conservò l’episcopato (sul modello della Chiesa cattolica) e forme di culto e di devozione tradizionali, pur facendo propria la teologia riformata. Il quarto tipo di riforma è quella anabattista (detta radicale), che ...
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COSTANTINO (Gosantine, Goantine, Gantine) d'Arborea
Evandro Putzulu
Figlio del giudice d'Arborea Gonario de Lacon e di Elena de Orrubu, nacque nella seconda metà del sec. XI. Sposò, ignoriamo quando, [...] , fecero del monastero di S. Maria di Bonarcado uno strumento di progresso economico e sociale, oltre che un centro di devozione popolare.
Da un diploma rilasciato nel 1182 da suo nipote Barisone risulta che C. edificò a sue spese una chiesa dedicata ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] cancellata, l'Europa avrebbe ritrovato la sua unità cristiana e i fedeli sarebbero tornati alle pratiche di devozione; in corrispondenza assidua con un condiscepolo del convento veneziano, il futuro cardinale P. Zurla, gli raccontava le ...
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Napoli
Giovanni Vitolo
La città al momento della scomparsa di Guglielmo II nel 1189 e dello scoppio della guerra per la sua successione tra i sostenitori dell'imperatore Enrico VI, in quanto marito [...] assai diffuso, ma con finalità ora di carattere devozionale (le congregazioni della Sexta feria per la pratica della devozione alla s. Croce) ora a scopo genericamente assistenziale (confraternite), ma in ogni caso sempre come fenomeno limitato a ...
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PERUZZI, Ubaldino
Marco Manfredi
PERUZZI, Ubaldino. – Nacque a Firenze il 2 aprile 1822, primo dei due figli di Vincenzo e di Enrichetta Torrigiani, appartenente a una delle famiglie aristocratiche [...] e autonomisti che cercò di gestire stemperandone le differenze. Tanto più che il suo unitarismo serbava una devozione di fondo alle tradizioni toscane ritenute superiori all’ordinamento centralizzatore del Piemonte. Pur fra tali oscillazioni, dopo ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...