Specula principum carolingi e l’immagine di Costantino
Yitzhak Hen
«Procedit novus Constantinus ad lavacrum, deleturus leprae veteris morbum sordentesque maculas gestas antiquitus recenti latice deleturus»1. [...] papali per diffondere un’ideologia politica di indipendenza e di supremazia che i Carolingi non intendevano adottare. Protezione e devozione alla Chiesa, senza dubbio, erano una consuetudine e una mansione del sovrano anche per i re Merovingi49, ma ...
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COLLALTO, Rambaldo
Gino Benzoni
Nato in località imprecisata il 21 settembre del 1579 da Antonio (1548-1620) e dalla sua prima moglie, la contessa mantovana Giulia Torelli, che era già vedova di Collatino [...] Nevers è per il C. un'occasione eccezionale per fondere le spinte dell'ambizione personale con le motivazioni della devozione più conseguente al prestigio asburgico. Punta tutto sulla guerra e, nel contempo, l'ammanta di legalità. In combutta col ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Adolfo Omodeo
Girolamo Imbruglia
L’identità intellettuale di Adolfo Omodeo si dispiegò in varie ‘figure’, tra loro intrecciate e legate a intense esperienze di vita. Egli fu storico del cristianesimo [...] triste, a risollevare in una sfera più elevata la nostra politica» e offrendogli ancora una volta la propria «devozione assoluta» (Carteggio Gentile-Omodeo, cit., p. 313). Ma nei mesi successivi la spaccatura divenne irrevocabile.
Infatti, in diverse ...
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Nacque a Forlì il 16 sett. 1841 da Carlo e da Francesca Ghinassi. Affidato dopo la morte del padre a uno zio di sentimenti ultraliberali, Gaetano Ghinassi, il F. visse un'adolescenza tranquilla fino al [...] e borghesia intorno a un grande partito liberalcostituzionale. Ma, se sul piano personale nutriva un affetto sincero fino alla devozione per il leader, il F. politicamente sapeva guardare oltre ed essere uno dei pochi crispini a nutrire stima per ...
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BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] dure, segno dell'estrema gravità della situazione, non furono prive di risultato: il re, che non poteva dubitare della devozione e del patriottismo dei ministri, espresse la sua fiducia nel loro operato ed ordinò che si apprestasse un progetto di ...
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PETRUCCI, Pandolfo
Michele Camaioni
PETRUCCI, Pandolfo. – Nacque a Siena il 14 febbraio 1452 da Bartolomeo Petrucci. Famiglia di antica e consolidata presenza nella vita economico-politica della città, [...] chiesa di S. Maria Maddalena fuori Porta Tufi, dedicata alla santa verso la quale Petrucci e altri noveschi nutrivano particolare devozione in quanto nel giorno della sua festa (22 luglio) si era compiuto il loro definitivo ritorno a Siena nel 1487 ...
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ELISABETTA Gonzaga, duchessa di Urbino
Sonia Pellizzer
Nacque a Mantova il 9 febbr. 1471, quartogenita del marchese Federico e di Margherita di Baviera. Prima di lei erano nati Chiara, Francesco e Sigismondo. [...] e di artisti fra le due corti erano incessanti. Baldassarre Castiglione, che aveva per la duchessa di Urbino una devozione tale che alcuni contemporanei sostennero che l'amasse, passò dal servizio dei Gonzaga a quello dei Montefeltro nel maggio ...
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BOSCHETTI, Albertino
Gaspare De Caro
Nacque da Alberto e da Giovanna Rangoni intorno alla metà del sec. XV, presumibilmente in San Cesario, feudo dei Boschetti, elevato al titolo comitale da Lionello [...] per ostentazione di virtù. Ma soprattutto era proprio il B. a dimostrare verso Francesco Gonzaga un ossequio e una devozione ben lontani dall'atteggiamento velleitario tenuto per tutta la vita nei riguardi dei signori di Ferrara: verso i quali ...
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DELFINI (Delfino), Flaminio
Stefano Andretta
Nacque a Roma il 1° nov. 1552 da Mario e Properzia Miccinelli.
Le scarsissime notizie, le reticenze e i probabili occultamenti dei contemporanei e degli [...] 'imbatté immediatamente in un contesto che lasciava poca speranza ad un rapido raggiungimento degli obiettivi pontifici. Nonostante la devozione e il senso diplomatico del D., privo di irruenze e di frettolosità, non si ottenne nulla di significativo ...
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GALLI, Angelo (Angelo di Galli, Agnolo di Galli)
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV a Urbino, da Benedetto "maestro de l'intrate", come si legge nella inscriptio [...] una consumata cornice onirica, intessuta di incontri galanti e fittizi, fornisce al G. il pretesto per riaffermare la propria devozione alle tre corone. L'impianto generale dell'opera è debitore nei riguardi dell'Elegia di madonna Fiammetta oltre che ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...