LUPO
Gianluca Borghese
Duca di Spoleto, la cui esistenza e attività sono documentate, tra il 745 e il 751, soltanto da fonti di tipo diplomatico, sia direttamente da lui prodotte (Codice diplomatico [...] comunque anche quel nuovo centro religioso sotto la tutela del grande monastero della Sabina. Attraverso queste manifestazioni di devozione L. si inseriva dunque negli ormai tradizionali rapporti tra il Ducato spoletino e il monastero farfense, un ...
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MADDALENA de la Tour d'Auvergne, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Madeleine nacque intorno al 1500 da Jean (III) - 1467-1501; figlio di Bertrand (VI) e di Louise de la Trémoille -, conte d'Auvergne, [...] . Nell'atto, si costituivano in dote gli "immobilia" di cui M. era "domina"; e il re Cristianissimo - in virtù della filiale devozione al papa e dell'amore per la "consanguinea" M. e pel duca d'Urbino - garantiva agli sposi e ai loro discendenti il ...
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ADELAIDE
Francesco Cognasso
La sua vita è compresa all'incirca tra il 1020 ed il 1091. Figlia di Olderico Manfredi, marchese di Torino, e di Berta, figlia del marchese obertengo Oberto II, nel 1036 [...] principessa.
Enrico III facendo sposare A. ad Oddone di Savoia, non ancora erede del comitato paterno, intendeva assicurarsi la devozione dei conti di Savoia, padroni, per il possesso della Moriana e della Tarantasia, dei passaggi del Cenisio e del ...
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MANFREDI, Francesco (Astorgio IV)
Isabella Lazzarini
Figlio naturale di Galeotto, signore di Faenza, nacque probabilmente intorno ai primi anni Settanta del Quattrocento. Era infatti il maggiore dei [...] e Cesena rimasero in un primo momento fedeli a Borgia. In particolare Faenza, scrive Guicciardini, "era perseverata nella devozione sua più lungamente; ma privata alla fine della speranza del suo ritorno, rivolgendosi alle reliquie de' Manfredi suoi ...
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CACHERANO, Brunone (Burnonus Caqueyranus, Borne Caqueran)
Renato G. Bordone
Figlio terzogenito di Franceschino I e di Margherita di Luserna, nacque durante la seconda metà del secolo XIV, forse a Bricherasio, [...] delfino, tesseva le lodi del suo ciambellano, "le Borne Caqueran", ricordando i pericoli da lui corsi, la sua fedeltà e devozione, e gli concedeva l'investitura di Saint-Georges d'Espérance in Delfinato con diritto di trasmissione nei figli. Già in ...
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GUIDI, Tegrimo (Teudegrimo)
Mario Marrocchi
Secondo di questo nome e figlio del conte Guido (I), nacque intorno alla metà del X secolo.
Suo padre discendeva da Tegrimo (I) e da Engelrada, figura di rilievo [...] diversis et preteriis pensionibus" a lui dovute (Curradi, p. 60). Dietro i formulari consueti e le ragioni anche di devozione, pare dunque lecito intravedere un puntuale segnale delle tensioni tra famiglia e l'archiepiscopato di cui abbiamo, tra l ...
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AMEDEO IX, duca di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Ludovico duca di Savoia e di Anna di Lusignano, nacque a Thonon il 1 febbr. 1435; ebbe come precettore il francescano Fauzone di Mondovi. [...] questo programma sabaudo antisforzesco. Luigi XI, liberando Filippo di Bresse, volle incaricarlo di richiamare il duca A. alla devozione alla Francia; avrebbe desiderato che il duca incaricasse del governo in nome suo il fratello Filippo, anziché la ...
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COLONNA, Antonio
Peter Partner
Figlio di Landolfo del ramo di Riofreddo della famiglia, è ricordato per la prima volta nel giugno del 1397, quando si recò alla Curia pontificia per negoziare per conto [...] in possesso di Frascati, ne che dimorasse nei dintorni di Roma. Malgrado il tono ammonitore, la bolla fa tuttavia riferimento alla "devozione" del C. alla Santa Sede, e dimostra la riluttanza da parte di Eugenio IV ad includere il C. nelle dure ...
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BUONDELMONTI, Rosso
Gaspare De Caro
Nacque a Firenze il 31 ott. 1478 da Battista e da Nanna di Bernardo della Tosa. Si hanno scarse notizie sulla sua prima attività. Una lettera di Biagio Buonaccorsi [...] ricevute dai Dieci della guerra egli non fece proposte concrete all'Orange, ma si limitò a riaffermargli la immutata devozione dei Fiorentini a Carlo V, tentando con ciò di dissuaderlo dal proseguire la campagna. Il principe replicò che egli ...
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CAPPONI, Bernardo
Sergio Cella
Nacque nel 1758 a Barbana d'Istria da famiglia di origine fiorentina. Compiuti gli studi a Padova, venne chiamato appena ventiquattrenne a fungere da medico comunale a [...] , che vi era preposto, il C. con due colleghi fece visita a Fiume nel febbraio 1810 per esprimergli i sentimenti di devozione del comune e l'aspettazione di provvedimenti atti a ristorare la città dei danni subiti durante il conflitto.
Il C. non fu ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...