DOMIZIO ENOBARBO (Cn. Domitius Ahenobarbus)
B. M. Felletti Maj
Figlio del pompeiano Lucio Domizio, morto a Farsalo, e di Porcia, sorella di Catone.
Fu avversario di Cesare, seguì le sorti di Bruto e [...] di Nettuno in circo Flaminio, a cui la famiglia Domizia era legata per averlo costruito, o abbellito, o per particolare devozione. Nel ritratto sugli aurei è stato riconosciuto dai numismatici in genere l'E. vincitore a Brindisi, acclamato in questa ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] templi del fuoco iranici: non è pertanto possibile ascriverli con certezza al culto del fuoco inteso come oggetto centrale di devozione. Anche l'episodio finale della loro storia, in cui essi vengono colmati con cura da strati di mattoni crudi e ...
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RELIGIO
W. Köhler
Personificazione romana della religiosità. Prescindendo da due rappresentazioni di Diana con il titolo religio Augg. sulle monete di Valeriano I e di Salonino, l'iscrizione religio [...] pietas Augusti invece dell'inconsueta, almeno sulle monete, di religio Aug(usti)? Con l'espressione pietas i Romani intendevano la devozione religiosa in senso lato, con R. l'esatta e stretta osservanza del culto rituale, specie se, come in questo ...
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Vedi MARIA dell'anno: 1961 - 1961
MARIA
C. Bertelli
Madre di Gesù. Sino al VI sec., che segna il limite cui si spinge la presente opera, sembra di poter distinguere tre periodi nell'iconografia antica [...] rispetto a un discorso teologico mettono in luce nell'iconografia di M. il costante e immediato contatto con la devozione popolare, da cui le derivano una fresca ispirazione e un gettito abbondante di immagini che rendono la classificazione ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] 3), il quale nota che i templi mutarono forma proprio per accogliere le statue degli dei. Una testimonianza di questa forma di devozione aniconica è costituita dalla pietra nera, simbolo della Magna Mater, che nel 204 a.C. venne portata a Roma da ...
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LAETITIA
W. Köhler
Personificazione della gioia, creata nel periodo imperiale. Per festeggiare la nascita dei gemelli, figli di Faustina II e di M. Aurelio, l'imperatore Antonino Pio, padre di Faustina, [...] sovrano. La Laetitia Aug(usti) con la patera del sacrificio e la cornucopia, fatta raffigurare da Aureliano, indica la devozione di questo imperatore alla divinità da cui si diffonde la letizia fra il popolo, la divinità solare.
Bibl.: W. Froehner ...
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L’epigrafia costantiniana
La figura di Costantino e la propaganda imperiale
Gian Luca Gregori
Alister Filippini
La documentazione epigrafica, consistente per la maggior parte di iscrizioni in lingua [...] questo momento Costantino sottolinea enfaticamente, per mezzo della formula di filiazione divi Constantii Augusti pii filius, la propria devozione (pietas) e il vincolo ereditario con l’autorevole figura del padre, morto da poco e subito divinizzato ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] culturale e come la nuova cultura imparasse a utilizzare un vocabolario già esistente per rendere tangibili la propria devozione e il proprio potere.Nel corso delle quattro generazioni della loro dominazione, i crociati edificarono un numero enorme ...
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Vedi BATTISTERO dell'anno: 1959 - 1994
BATTISTERO (baptisterĭum, βαπτιστήριον)
É. Coche de la Ferté
G. Maltthiae
Dal IV sec. d. C. in poi, questo termine che presso gli antichi indicava, negli edifici [...] solo tardi ed eccezionalmente si poté amministrare il battesimo in una catacomba, forse per qualche motivo di particolare devozione.
L'edificio del b. era architettonicamente indipendente dalla chiesa, con cui però formava un insieme organico, tanto ...
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EGINARDO
V.H. Elbern
Cronista franco, nato da una nobile famiglia nel 770 ca. e morto nell'840.E. venne educato nel monastero di Fulda, in Assia, sotto l'abate Baugulfo e quindi mandato ad Aquisgrana [...] fortemente anticlassico, un quadro esauriente sotto il profilo storico-culturale di quella che fu nell'Alto Medioevo la devozione delle reliquie. Assai significative sono inoltre le lettere di E. conservate (MGH. Epist., V, 1899, pp. 105-145 ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...