PAOLI, Sebastiano
Maria Pia Paoli
PAOLI (Pauli), Sebastiano. – Nacque a Villa Basilica, in territorio lucchese, il 4 novembre 1684. Il padre, che aveva la carica di maggiore nelle milizie della Repubblica [...] S. Brigida vi esercitò la carica di rettore; qui ebbe modo di manifestare con la sua predicazione la profonda devozione alla Vergine Addolorata cui dedicò vari panegirici (Ragionamenti famigliari a guisa di meditazioni sopra la SS. Vergine Addolorata ...
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GALLI, Angelo (Angelo di Galli, Agnolo di Galli)
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV a Urbino, da Benedetto "maestro de l'intrate", come si legge nella inscriptio [...] una consumata cornice onirica, intessuta di incontri galanti e fittizi, fornisce al G. il pretesto per riaffermare la propria devozione alle tre corone. L'impianto generale dell'opera è debitore nei riguardi dell'Elegia di madonna Fiammetta oltre che ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] 1651 e il 1654; circostanza che parrebbe non casuale, fors'anche ascrivibile alla volontà di bilanciare con buona soma di devozione la più libera produzione profana. Nelle Rime sacre dedicate ad Adelaide di Savoia moglie di Ferdinando di Wittelsbach ...
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COLUCCI, Benedetto (Benedetto di Coluccio)
Renzo Ristori
Nacque a Pistoia, probabilmente nel 1438.
La sua famiglia (il cui nome era forse Fetti), di umili origini, si era trasferita da Pescia, a Monsummano [...] 1480 scrisse a Lorenzo, che era a Napoli presso il re Ferdinando, una lettera piena di espressioni di fedeltà e di devozione; nel 1482 dedicò al giovanissimo Piero di Lorenzo de' Medici (nato nel 1472) la Historiola amatoria, storia romanzesca di un ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] soprattutto in campo teatrale, la contestazione di ogni tipo di sperimentalismo. Se perciò da un lato veniva ribadita la devozione per figure scialbe come il Prati o come il drammaturgo P. Ferrari, e di quasi pari considerazione godevano personaggi ...
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FULVIO, Andrea
Massimo Ceresa
Nacque intorno al 1470. Lui stesso si dichiarò nativo di Palestrina, pur essendosi a volte autodefinito "Sabino", così da far pensare che la sua famiglia provenisse da [...] e offre le motivazioni dell'opera: l'intenzione di preservare le rovine di Roma antica accompagnata da una profonda devozione per la città. Non mancano quindi critiche acerbe alla demolizione di monumenti antichi o alla loro esportazione altrove ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] la fase costitutiva del classicismo, i suoi allievi nella diaspora americana o nell'ultimo approdo in Israele trasmettevano con una devozione, che con il passar del tempo assunse l'aura del mito, le forme poetiche, gl'interrogativi concettuali, l ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] fondamentali - il tormento della coscienza e la progressiva disgregazione della personalità del marchese assassino, l'amore e la devozione dell'amante contadina (nella quale è facile rintracciare non pochi tratti della "Beppa di don Lisi") - indagati ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] connotazione d'autore, sono l'interesse linguistico per gli usi del parlato fiorentino e la satira della devozione popolare. Nel prologo l'autore, consapevole della eterogeneità di entrambi questi motivi rispetto all'organismo della commedia ...
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LETI, Gregorio
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 29 maggio 1630 da Girolamo e da Isabella Lampugnano.
Le notizie certe sulla famiglia si fermano al nonno paterno, Marco, che fu per due anni al servizio [...] : il L., sottoposto a procedimento penale, nonostante avesse ribadito al Consiglio cittadino la sua innocenza e la devozione alla Repubblica, fu costretto, nell'agosto 1679, ad abbandonare la città.
Lasciata Ginevra, riprese l'antico progetto ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...