Luigi Accattoli
Giubileo
Annus centenus Romae semper est iubileus
Il Giubileo di Giovanni Paolo II
di Luigi Accattoli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
II Giubileo ha dominato, come fatto religioso, l'anno [...] ci fu bolla d'indizione, ma che fu piuttosto la conseguenza de facto della straordinaria affluenza di romei, spinti da una devozione che la cadenza secolare sembrava acuire e alla quale non era estraneo lo sconforto per la triste situazione in cui si ...
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ALBERONI, Giulio
Romolo Quazza
Nacque il 21 maggio 1664 a Piacenza, primo di sei figli, da Giovanni Maria e da Laura Ferrari, di umile condizione. Morto il padre il 16 giugno 1676, divenne sacrestano [...] ritorno in Spagna; l'A., da parte sua, come non aveva mancato di rivolgere lettere al Farnese, protestando la sua immutabile devozione, così difese in una lunga lettera a Filippo V (10 ott. 1726) il proprio operato.
Una svolta nella sua esistenza fu ...
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CENTELLES (Centeglia, da Ventimiglia), Antonio
Franca Petrucci
Primogenito di Gilberto, uomo d'armi di origine catalana, trapiantato in Sicilia, e di Costanza Ventimiglia, figlia del conte di Collesano, [...] ed entusiasmo egli seppe conquistare alla causa aragonese quasi completamente la regione, senza inoltre alienare il Ruffo dalla devozione al re e ottenendone anzi una totale collaborazione.
Durante questo triennio probabilmente nel 1439, il C. portò ...
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GIOVANNI I, papa, santo
Andrea Bedina
Della nascita di G. - che si può ragionevolmente collocare nella seconda metà del secolo V - e dei suoi primi anni di vita non si hanno notizie, se si escludono [...] e il Quomodo substantiae. Nel Liber G. è, nelle prime righe, l'interlocutore cui si rivolge con amichevole devozione Boezio, oltre a essere il destinatario dell'opera, non solo per vincoli di amicizia quanto, soprattutto, affinché verificasse ...
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BECCHI, Gentile
Cecil Grayson
Figlio di Giorgio, nacque ad Urbino, forse nel terzo decennio del sec. XV. Mancano notizie precise dei suoi studi, in cui presto si distinse attirando su di sé l'attenzione [...] gli valse la raccomandazione di Lorenzo per la nomina, a vescovo di Arezzo nel 1473, i suoi talenti di letterato nonché la sua devozione alle cose della Chiesa lo resero caro a Sisto IV che lo volle presso di sé come scrittore e familiare. A Firenze ...
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CALANDRA, Silversto
Roberto Zapperi
Nato a Mantova verso la metà del sec. XV, entrò al servizio del marchese Ludovico Gonzaga e in data imprecisata ne divenne il castellano, cioè il capo del castello [...] mese, preceduto dalla lettera già ricordata del 19 febbraio di Elisabetta al fratello, che è tutto un inno alla sua devozione per la famiglia Gonzaga. Non trascorse neanche un mese dalla sua partenza che Elisabetta implorò il fratello di rimandarlo a ...
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CAPPA, Paolo
Lorenzo Bedeschi
Nacque a Genova il 19 febbr. 1888, ma trascorse l'infanzia e la fanciullezza a Savona dove poco dopo i suoi genitori Francesco e Maria Forzani di tradizione cattolica s'erano [...] i quali in vari attacchi personali gli rinfacciarono l'"italianismo e patriottismo bacato" non senza qualche allusione ad una scarsa devozione papale (La Riscossa, 29 giugno 1912).Ma il C., fedele al programma dei cattolici moderati, si batté per la ...
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DOGLIONI, Giovanni Nicolò
Marina Romanello
Nacque a Venezia nel 1548 da una famiglia originaria di Belluno: alle sue ascendenze cadorine resterà sempre legato e sarà iscritto al locale Consiglio dei [...] all'epoca su una regione ancora in gran parte ignota, l'Ungheria (L'Ungheria spiegata del 1595), pur dimostrando devozione e reverenza nei confronti della città di adozione (Venetia trionfante, et sempre libera). Sia le opere di più ampio ...
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CANEVARO, Domenico
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 5 ag. 1683 da nobile famiglia e venne battezzato in S. Siro; il 4 apr. 1698 venne ascritto al libro d'oro della nobiltà. Del padre, [...] una violenta ribellione in Corsica fomentata dai Francesi, il C. si segnalò solo per un suo vistoso atto di devozione religiosa: durante le feste di beatificazione che i padri barnabiti celebravano in onore del loro confratello, Alessandro Sauli, il ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] essere venerato e adorato dal genere umano. Perché all’imperatore, appena ha ricevuto il nome di Augusto, sono dovute una fedele devozione e una sottomissione senza fallo come a un dio fisicamente presente. È in effetti Dio che aiuta un civile o un ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...