CALEPIO (Caleppio), Pietro
Carlo Capra
Discendente dell'antica famiglia comitale, nacque a Bergamo nel 1762. Nulla sappiamo dei suoi studi ("uomo più zelante che dotto" lo chiamerà il Valeriani), né [...] della sua formazione in un ambiente provinciale la cui tradizionale devozione al governo veneto cominciava ad essere incrinata dal malcontento per le difficoltà, economiche e gli eccessivi gravami fiscali e, negli strati superiori della società, ...
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KHĀLID al-QASRĪ
Francesco Gabrieli
. Uomo politico arabo dell'epoca omayyade (sec. II ègira-VIII d. C.), governatore del Ḥiǵiāz sotto il califfo al-Walīd I, e del ‛Irāq dal 105 al 120 eg., 724-738 d. [...] nel 738 da Hishām, perseguitato e vessato dal suo stesso successore al governo, Yūsuf ibn ‛Omar, non smentì mai la sua devozione ai sovrani omayyadi, finché dal successore di Hishām, al-Walīd II, non fu nel 125/743 fatto arrestare, per non essere ...
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Presso i Romani, la divinità che presiede ai doveri verso i genitori, la patria, gli dei. Ebbe a Roma due templi, il primo dei quali fu eretto nel 181 a.C.; un altro sorgeva presso il circo Flaminio. In [...] età imperiale la divinità è frequentemente rappresentata su monete, per indicare la devozione propria di un imperatore o la buona armonia tra più imperatori. ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Filippo Andrea
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 28 sett. 1813, secondogenito del principe Luigi Giovanni Andrea e di Teresa Orsini dei duchi di Gravina. Nel 1839 sposò Mary [...] ": Gli archivi delle Giunte, p. 123). Narravano i contemporanei che egli accentuava con la famiglia una particolare forma di devozione religiosa; con il figlio Alfonso protestava: "senza o con fredda religione non va bene" (23 maggio 1872, in Arch ...
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Diplomatico tedesco (Berlino 1849 - Friedrichsruh 1904). Figlio del principe Ottone, sopravvalutato dal padre che lo avviò alla diplomazia, ebbe da lui incarichi e missioni delicate, specie nelle trattative, [...] maggio 1885 sottosegretario di stato al ministero degli Esteri, il 29 apr. 1886 diveniva segretario di stato. Coadiuvò con filiale devozione il padre, e quando questi cadde (marzo 1890), anch'egli si ritirò dalla carica, continuando però sul giornale ...
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Nel significato storico, rapporto tra il cliente e il suo patrono: nell’antica Roma il cliens, pur essendo libero cittadino, era associato per motivi di interesse o di dipendenza economica a un patronus [...] di una potente famiglia), dal quale riceveva protezione e assistenza giuridica. In cambio, il cliente assicurava al suo patrono devozione e servigi. Con valore collettivo, c. indica l’insieme dei clienti.
Per analogia, la c. rappresenta il complesso ...
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DELLA CORNIA (Della Corgna, Della Corgnia), Fulvio (Fulvio Giulio)
Irene Fosi Polverini
Figlio di Francesco, detto Francia, e di Giacoma Ciocchi Del Monte, nacque a Perugia nel novembre 1517. Discordi [...] la caduta in mano francese di Ascanio Della Cornia nella guerra di Siena.
Il 24 ott. 1550 il D. aveva fatto atto di devozione alla Francia ed il papa lo aveva inviato con Ascanio a trattare presso Francesco I il ritorno di Parma alla S. Sede. Con il ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] (1766-1841) e di Rosa Raimondi (1776-1852), commerciante marittimo lui, casalinga di solidi principî e di sincera devozione lei, entrambi di origine ligure, sposatisi nel 1794 a Nizza dove le famiglie si erano trapiantate rispettivamente dalle città ...
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GRIMALDI, Gaspare
Riccardo Musso
Nacque a Genova da Gabriele e da Caterina Zaccaria verso la metà del XIII secolo.
Il padre, figlio di Luca di Ingone, era, con altri consorti, signore di Stella e aveva [...] più volte ricoperto importanti cariche politiche e diplomatiche nel Comune. L'appartenenza alla fazione rampina, cioè guelfa, e la devozione alla casa d'Angiò, se gli erano valsi una pensione dal re Carlo e la nomina a cavaliere, titolo altamente ...
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FARNESE, Ferrante (Ferdinando)
Stefano Andretta
Figlio primogenito di Bertoldo, duca di Latera e Farnese, del ramo farnesiano di Latera, e di Giulia Acquaviva, nacque il 3 dic. 1543 a Latera (Viterbo). [...] ..., Latera 1990, pp. 94-98, 111, 250 s.; S. Andretta, Da Parma a Roma: la fortuna dei Farnese di Latera tra armi, Curia e devozione tra XVI e XVII sec., in Bull. de l'Institut histor. belge de Rome, LXIII (1993), pp. 8-13; H.Biaudet, Les nonciatures ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...