GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] cancellata, l'Europa avrebbe ritrovato la sua unità cristiana e i fedeli sarebbero tornati alle pratiche di devozione; in corrispondenza assidua con un condiscepolo del convento veneziano, il futuro cardinale P. Zurla, gli raccontava le ...
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PERUZZI, Ubaldino
Marco Manfredi
PERUZZI, Ubaldino. – Nacque a Firenze il 2 aprile 1822, primo dei due figli di Vincenzo e di Enrichetta Torrigiani, appartenente a una delle famiglie aristocratiche [...] e autonomisti che cercò di gestire stemperandone le differenze. Tanto più che il suo unitarismo serbava una devozione di fondo alle tradizioni toscane ritenute superiori all’ordinamento centralizzatore del Piemonte. Pur fra tali oscillazioni, dopo ...
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FALCONE da Benevento
Errico Cuozzo-Edoardo D'Angelo
Nacque a Benevento verso la fine del sec. XI, se è da attribuire alla sua mano di notaio, sulla base di riscontri diplomatici e stilistici, un atto [...] di Benevento, dove egli nel 1129 annotò di aver partecipato all'esumazione delle ossa di alcuni santi e di averle baciate con devozione.
Il 1130 fu un anno cruciale per Benevento: la città fu al centro della lotta tra Innocenzo II e l'imperatore ...
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BENTIVOGLIO, Annibale
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1469, primogenito di Giovanni II e di Ginevra Sforza. Nel gennaio del 1474 il Senato bolognese richiese ed ottenne per il B. da Sisto IV il [...] a lasciare l'esercito ducale e a fare ritorno a Bologna, donde scrivere al Moro assicurandolo della propria personale devozione: così si rompeva l'ultimo legame che aveva unito Giovanni Bentivoglio alla lega antisforzesca.
Nel 1494 il B. riceveva ...
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AMALFI, Tommaso Aniello d', detto Masaniello
Gaspare De Caro
Nacque il 20 giugno 1620 a Napoli, contrariamente alla tenace tradizione che lo vuole nativo di Amalfi, da Francesco, detto Cicco, e da Antonia [...] , come atto lesivo della autorità del re, verso il quale professò sempre ossequio e quasi religiosa devozione: questo atteggiamento corrispondeva perfettamente alle esigenze del "popolo civile", sicuro di poter ottenere soddisfazione dal governo ...
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CASALOLDO, Alberto di
Giancarlo Andenna
Uomo politico bresciano, nacque probabilmente intorno al 1170 da una famiglia di conti rurali, i comites di Casaloldo, delle cui vicende anteriori al sec. XII [...] dalla sua parte, perché l'imperatore lo compensò generosamente.
Infatti il 23 giugno 1210 Ottone IV, considerata la fedeltà, la sincera devozione e i servigi e gli ossequi a lui e all'Impero prestati dal C., gli concesse con un pubblico diploma il ...
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PANFILO, Pietro
Alessandro Pastore
PANFILO, Pietro. – Nacque presumibilmente nel primo decennio del Cinquecento.
La famiglia, originaria di Gubbio, si era distinta già nel Quattrocento nell’esercizio [...] «benché ignorante» faceva circolare le opinioni del maestro, contro la pratica delle elemosine a favore delle chiese e la devozione verso i santi, le immagini sacre e la Madonna di Loreto «opra del diavolo».
La gravità delle imputazioni si rifletté ...
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DEL CARRETTO, Corrado
Giovanni Nuti
Nacque nella seconda metà del sec. XIV da Giorgio, secondo la testimonianza dello Stella e del Filelfo.
I documenti genovesi ricordano anche un altro Corrado Del [...] Novello Caimmi, fu inviato presso il re dei Romani e di Boemia, Sigismondo del Lussemburgo, per attestargli i sentimenti di devozione e di fedeltà del Visconti; vi tornò nuovamente nel 1425, sempre per incarico del duca di Milano. La formazione di ...
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DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] e addirittura d'aver usato violenza carnale. Emersero tuttavia anche testimonianze a favore del D., che ricordavano la sua devozione e la sua religiosità ferma ma non bigotta.
Nei successivi confronti con gli accusatori, il D. rigettò ogni accusa ...
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FRANCHINI TAVIANI, Giulio
Orsola Gori Pasta
Nacque a Pistoia, dove fu battezzato il 1° luglio 1694, in una delle principali famiglie della città - attestata fin dal Duecento -, primogenito di Giovanni [...] politica defilata rispetto alla precedente attività pubblica.
A questo periodo è da ascrivere un episodio relativo alla sua devozione e alla passione di collezionista. Nel 1757 richiese e ottenne, infatti, un codice autografo di s. Bernardino da ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...