L'archeologia delle pratiche cultuali. Sud-Est asiatico
Charles Higham
I luoghi del culto
L'identificazione di aree di culto o di santuari d'epoca pre- e protostorica rientra nel tradizionale terreno [...] talvolta Vishnu, venivano rappresentati tramite un liṅgam, unito alla yoni sua controparte simbolica e sessuale. Il liṅgam, oggetto della devozione, univa il nome del re a quello di Shiva: così il liṅgam dedicato al re Rajendravarman (944-968) e ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La penetrazione del cristianesimo nella societa romana
Antonio Carile
Pier Giorgio Spanu
Il cristianesimo e l’impero
di Antonio Carile
Il termine [...] , salvo i contrasti che poi ne ebbero a sorgere in campo dottrinale. Le ricorrenti persecuzioni anticristiane non inficiano la devozione dei cristiani all’Impero: nel 180, nell’epistola a Diogneto si sottolinea che i cristiani obbediscono alle leggi ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] e non mariane. Ciò non toglie che immagini di personaggi venerati, in primo luogo degli apostoli, fossero poi oggetto di devozione e di culto, soprattutto dal V secolo, benché nelle fonti patristiche si noti l'attenzione a che tali pratiche non ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] templi del fuoco iranici: non è pertanto possibile ascriverli con certezza al culto del fuoco inteso come oggetto centrale di devozione. Anche l'episodio finale della loro storia, in cui essi vengono colmati con cura da strati di mattoni crudi e ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] (anche quelli dipendenti da fonti toscane) nascono, oltre che a corte, nei monasteri per un pubblico interessato alla devozione e alla predicazione (Guthmüller 1989: 213-215).
La qualità dei volgarizzamenti dipende in primo luogo dalla capacità e ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] radio della curia milanese.
65 www.corallo.org
66 Cfr. E. Fattorini, Il culto mariano tra Ottocento e Novecento: simboli e devozione, Milano 1999, pp. 92-95.
67 Cfr. «Osservatorio Comunicazione e Cultura», 2, 2005, p. 16.
68 F. Chiarenza, Il Cavallo ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] 3), il quale nota che i templi mutarono forma proprio per accogliere le statue degli dei. Una testimonianza di questa forma di devozione aniconica è costituita dalla pietra nera, simbolo della Magna Mater, che nel 204 a.C. venne portata a Roma da ...
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superstizione Il fatto di avere credenze e compiere pratiche che, nella valutazione della cultura e delle religioni superiori, ufficiali e dominanti, sono ritenute frutto di errore e d’ignoranza, di convinzioni [...] riguardi di riti campestri (per es., processione intorno al campo per la fertilità, riti per la pioggia) o di forme di devozione popolare pagana (per es., l’uso di ex voto), ma fin nella conservazione dei luoghi sacri e delle feste della religione ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] riattiva due canali produttivi. Da un lato c’è il settore specifico di sussidi per liturgia, di libri spirituali e di devozione, di catechismi o addirittura di qualche Bibbia. Dall’altro il settore generale della ‘buona stampa’ con la ricerca sia di ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] venerato per la sua condotta etica ineccepibile, per il suo amore per la Torà e per la sua semplice e schietta devozione. Dopo l'Olocausto, talune Yeshivot lituane furono trasferite negli Stati Uniti e in Israele; fra queste le più importanti sono ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...