Dewar Sir James
Dewar 〈diùuë〉 Sir James [STF] (Kincardine-on-Forth, Scozia, 1842 - Londra 1923) Prof. di scienze nell'univ. di Cambridge (1875) e nell'Istituto Reale di Londra (1887). ◆ [FBT] Vaso di [...] D., o semplic. Dewar (o dewar) [s.m. invar.]: contenitore caratterizzato da un grandissimo isolamento termico nei riguardi di sostanze poste in esso; è largamente usato spec. per la conservazione di gas liquefatti e, in genere, nelle applicazioni ...
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vaso
vaso [Lat. vas vasis] [TRM] V. calorimetrico: v. calorimetria: I 454 d. ◆ [TRM] V. di Dewar: recipiente con grande potere termoisolante, lo stesso che dewar. ◆ [MCF] Principio dei v. comunicanti: [...] un liquido si porta alla stessa altezza in tutti i v., di forma anche assai diversa, comunicanti tra loro (v. fig.), ciò in quanto, per avere l'equilibrio idrostatico, la pressione sul fondo di tutti i ...
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thermos
thermos 〈tèrmos〉 (o tèrmos) [Originar. nome commerc. ingl. (1907), dal gr. thermós "caldo"] [TRM] Recipiente con grande coibenza termica, usato per conservare corpi, spec. liquidi, a temperatura [...] maggiore o minore di quella ambiente; derivato dal vaso Dewar (e perciò talora così chiamato), è costituito da un recipiente cilindrico (spesso con larga imboccatura) a due pareti di vetro molto sottile, argentate internamente e tra le quali è ...
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adiabaticità La condizione per un sistema termodinamico di essere isolato termicamente dall’esterno. Si chiama trasformazione adiabatica (espansione, dilatazione ecc.) quella di un sistema che avviene [...] di calore con l’esterno, sia che si svolga in ambienti a pareti termicamente isolanti (ad es. vasi di Dewar come i thermos) sia che avvenga molto rapidamente. Per il 1° principio della termodinamica in ogni trasformazione adiabatica infinitesima ...
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isolamento
isolaménto [Der. di isolare, da isola] [LSF] L'atto e l'effetto dell'isolare un corpo o un sistema, cioè dell'impedire, in maniera più o meno completa, che il sistema possa scambiare con l'ambiente [...] di aria o altro gas, purché siano impediti moti convettivi. L'i. migliore è quello, attuato nei Dewar, consistente nel ricorrere a doppie pareti di materiali con piccolo spessore e piccola conduttività termica (quindi, modestissima conduzione ...
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Fisica
L’ a. atmosferica è il miscuglio gassoso di azoto e di ossigeno con piccole quantità di altri gas che costituisce l’atmosfera (➔) terrestre, nei cui strati inferiori sono presenti anche particelle [...] fluido è sottoposto; si conserva invece a lungo alla pressione ordinaria in recipienti speciali a pareti isolanti (vasi di Dewar). Grandi quantitativi di a. liquida vengono usati nella produzione dell’azoto, dell’ossigeno e dei gas rari; essa trova ...
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calorimetro
calorìmetro [Comp. di calore e -metro, sul modello del fr. calorimètre] (a) [MTR] [TRM] Strumento per misurare quantità di calore scambiate tra corpi in condizioni controllate, e quindi anche [...] camicia a vuoto e da una camicia raffreddata da azoto liquido in un contenitore generale costituito da un vaso Dewar; c. delle mescolanze: prototipo dei c. adiabatici: v. calorimetria: I 454 e; c. elettrico: usato soprattutto per determinare calori ...
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dewar
〈di̯ùuë〉 s. ingl. [dal nome del fisico e chimico scozz. J. Dewar (1842-1923)], usato in ital. al masch. – In fisica, nome dato a recipienti, detti anche vasi di D., di varie forme e dimensioni, atti a creare con buona approssimazione...
thermos
thèrmos 〈tèrmos〉 s. m. [dal gr. ϑερμός «caldo», in origine nome brevettato ingl. (1907)]. – Recipiente termoisolante (nell’uso ital. anche tèrmos e raram. tèrmo), di caratteristiche analoghe ai vasi di Dewar (v. dewar), costituito...