Matematico tedesco (Düren 1805 - Gottinga 1859), di origine francese. Ha lasciato orme profonde in tre diversi campi: teoria dei numeri, fondamenti dell'analisi, meccanica e fisica matematica. Alla sua scuola [...] si formarono grandi matematici come F. G. Eisenstein, L. Kronecker, J. W. R. Dedekind e B. Riemann.
Vita e attività
Dopo aver frequentato a Parigi, tra il 1822 e il 1829, i corsi di P.-S. Laplace, A.-M. Legendre, J.-B.-J. Fourier, S.-D. Poisson, A.- ...
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Matematico (Dolomieu, Isère, 1869 - Parigi 1951). Professore nelle univ. di Montpellier, Lione, Nancy, fu chiamato nel 1909 a quella di Parigi, dove insegnò calcolo differenziale e integrale, poi (1920) [...] (1924-40), quale successore di J.-G. Darboux, geometria superiore. Socio straniero dei Lincei (1927). Il C. ha posto su solide basi la teoria della struttura dei gruppi continui finiti di trasformazioni, iniziata da W. Killing, ha stabilito una ...
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PROGRAMMAZIONE LINEARE
Amato HERZEL
Claudio NAPOLEONI
. 1. - Generalità e posizione del problema. - Sotto l'aspetto matematico, il termine p. l. indica una classe di problemi consistenti nella ricerca [...] , ai trasporti, alla politica delle scorte, ecc. Nel secondo caso si tratta spesso di generalizzazioni del modello input-output diW. Leontief (H. B. Chenery e P. G. Clark, 1959), in cui il problema della scelta s'introduce per esempio, ammettendo ...
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NUMERICI, CALCOLI (XXV, p. 29; App. III, 11, p. 286)
Enzo Aparo
Introduzione. - La nozione di c. n. si può introdurre, facendo riferimento al termine latino calculus (piccola pietra, pedina), nel modo [...] procedimento recentemente introdotto (1965) da J. W. Cooley e J. W. Tuckey col nome di fast Fourier transform.
2) Interpolazione non methods in ordinary differential equations, New York 1973; G. I. Marčuk, Methods of numerical mathematics, New York ...
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Il concetto di applicazione (in fr. application; ingl. mapping; ted. Abbildung) è un'ampia estensione, nell'ambito della teoria generale degli insiemi, dell'idea di funzione fornita dall'analisi matematica [...] (ϕx) • (ϕy), l'a. prende il nome di omomorfismo; una siffatta a. si dice epimorfismo se è su e loro integrali, I, Roma 1951; G. Birkhoff e S. MacLane, A survey of 1950, ediz. inglese New York 1953; W. Specht, Gruppentheorie, Berlino 1956; O. Zariski ...
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SERIE (XXXI, p. 435; App. III, 11, p. 699)
Tullio Viola
1. Serie numeriche. - Sia
una serie a termini reali e positivi, le cui successive somme parziali indichiamo con
Ai criteri di convergenza e divergenza [...] {sn} sia limitata,
c) e che sia
bn = 0 (J. W. R. Dedekind, 1893).
2. Serie di funzioni reali. - Per serie del tipo
an(x) bn(x), con an è pertanto una funzione analitica regolare in tutto A (G. Vitali, 1903).
XV) Vale l'enunciato precedente, ...
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VETTORE
Roberto Marcolongo
Matematica. - Le grandezze, che si incontrano in geometria, in meccanica, in fisica, si possono distinguere in due classi. Le une - quali, ad es., le lunghezze, le aree, i [...] da F. Möbius (Barycentrische Calcül, 1827), G. Bellavitis (Metodo delle equipollenze, 1832), H. Grassmann (Ausdehnungslehre, 1844 e 1862) e R. W. Hamilton (1845), cui è appunto dovuto il nome di "vettore". Le teorie vettoriali, a mano a ...
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FRATTALI
Luigi Accardi
Nicola Rosato
Il termine ''frattale'' è stato introdotto da B. Mandelbrot nel saggio Les objects fractals (1975) per denotare una vasta classe di modelli matematici i quali, [...] elettronici e collegato tale programma a profonde ricerche di matematica pura, dovute a G. Julia, Fatou, A. Cayley e altri. Ciò induce ad alcuni risultati paradossali, come il paradosso diW. Olbers (1826), secondo cui il cielo notturno dovrebbe ...
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MATRICE (XXII, p. 572)
Guido Zappa
Teoria delle matrici. - I principali elementi della teoria delle m. sono già stati dati. Qui vogliamo, anzitutto, giustificare le regole del calcolo delle m. (alcune [...] Analogamente, se f è un'applicazione lineare di V in W e c un elemento di C, si dice "prodotto" di c per f. l'applicazione così ∣xI − A∣ = 0 si dice "equazione caratteristica" di A. Sia g il massimo comune divisore dei minori d'ordine t che si ...
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La t. del c. può essere definita come il ramo della statistica che si occupa specificamente delle rilevazioni campionarie nel loro aspetto metodologico. È difficile, se non impossibile, tracciare in modo [...] ; M. H. Hansen, W. N. Hurwitz, W. G. Madow, Sample survey methods and theory, ivi 1953; P. V. Sukhatme, Sampling theory of survey with applications, Roma 1953; D. Raj, Sampling theory, New York 1968; V. Castellano, A. Herzel, Elementi di teoria dei ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...