tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] adattava il modello di grammatica generale a base greco-latina. Una classificazione tipologica fu proposta dapprima da F. e A.W. Schlegel (1808 e ciclotimico e del viscoso, di C.G. Jung, in cui il criterio di classificazione dei due tipi fondamentali ...
Leggi Tutto
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] creduto, aderivano anch’essi a una ontologia di tipo platonico. Ma è certamente a G. Frege che si deve la teorizzazione più criticate da W.V.O. Quine, per il quale esse si fondano sull’accettazione acritica di entità non realmente fornite di valore ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] qui la dichiarazione finale diW.: chiunque fosse riuscito a comprenderlo doveva ritenere le sue affermazioni prive di senso. La seconda fase segna un avvicinamento diW. alle tendenze proprie della scuola inglese ispirate da G. E. Moore, e quindi l ...
Leggi Tutto
Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella [...] lingua inglese sorse già dalla fine del 14° sec. (J. Wycliffe, G. Chaucer) e nel 16° e 17° sec. la lingua, superato raffinamento della vigorosa lingua diW. Shakespeare e di J. Milton per l’influenza di grandi prosatori e di grammatici (S. Johnson, ...
Leggi Tutto
In senso generico, realizzazione concreta di un’attività, di un comportamento, di una situazione determinata.
Antropologia
Genere di eventi, quali riti, feste, carnevali, cerimonie, preghiere collettive, [...] V. Acconci, B. Nauman, L. Anderson, C. Burden e gli europei W. Vostell, J. Beuys, H. Nitsch, caposcuola di un importante gruppo viennese, B. d’Armagnac, M. Abramović e Ulay, G. Pane, K. La Rocca, V. Pisani, E. Mattiacci.
Linguistica
In linguistica ...
Leggi Tutto
Analisi delle forme e delle strutture della narrazione. Il termine, introdotto da T. Todorov nel 1969, è usato per designare un indirizzo di studi critico-letterari di derivazione strutturalista. Come [...] (G. Genette, S. Chatman, G. Prince, M. Bal, P. Hamon) hanno cercato di fondare di romanzieri e teorici anglosassoni estranei alle scuole strutturaliste (H. James, E.M. Forster, P. Lubbock, W. Booth). Di particolare rilievo sono in Italia gli studi di ...
Leggi Tutto
Nella terminologia della grammatica araba, le lettere che indicano consonanti le quali, se iniziali di parola, non causano assimilazione regressiva della consonante l dell’articolo; esse sono: ’, b, ǵ, [...] ḥ, kh, ‛, gh, f, q, k, m, h, w, y. Traggono il loro nome dal significato della parola presa abitualmente come esempio: al-qamaru «la luna». ...
Leggi Tutto
Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] In Germania si affermava la Übersetzungswissenschaft, che aveva i suoi punti di forza nell'università del Saarland a Saarbrücken (W. Wilss) e nella Scuola di Lipsia (O. Kade, A. Neubert, G. Jäger). Centrale in questo contesto è l'idea della t. come ...
Leggi Tutto
FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] d'incorporare i fenomeni di variabilità linguistica e postula l'uso di regole variabili (W. Labov). Ambedue linguistics, Chicago 1951 (apice del metodo distribuzionalista); R. Jakobson, G. Fant, M. Halle, Preliminaries to speech analysis, Cambridge ( ...
Leggi Tutto
FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] elaborata da R. Jakobson, C.G.M. Fant e M. Halle nel 1952 (il diagramma in fig. riporta i valori di frequenza per la prima e la , Saggi di linguistica generale, trad. it., Milano 1966 [1962]; I. Lehiste, Suprasegmentals, Cambridge (Mass.) 1970; W. H ...
Leggi Tutto
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...