In diritto canonico, praelatura vel abbatia (propriamente olim nullius dioceseos), la porzione territoriale, con clero e popolo separati da ogni diocesi, soggetta a un prelato o a un abate, nominato o [...] personali, con particolari finalità pastorali e non legate al criterio della territorialità, possono essere costituite da presbiteri e diaconi del clero secolare, a cui è preposto come proprio ordinario un prelato (finora l’unico esempio è dato dalla ...
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Evaristo, santo
Francesco Scorza Barcellona
Successore diretto di Clemente I nelle liste episcopali romane attestate da Ireneo di Lione e da Eusebio di Cesarea, e in quante ad esse si conformano; di [...] verosimile agli inizi del sec. VI. Meno chiare, a prima vista, sono le motivazioni addotte per l'ordinazione dei sette diaconi: come ha dimostrato L. Duchesne, è probabile che nel passo citato "praedicare" indichi la recita del prefazio della messa e ...
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SILVESTRO I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Il pontificato di S. si estende dal 31 gennaio del 314 al 31 dicembre del 335: questi i dati che si ricavano dal Catalogo Liberiano e dalla Depositio episcoporum [...] l'anno di fondazione. Nel 747 papa Zaccaria dona a Carlomanno, fratello di Pipino, il monastero di S. Silvestro sul Soratte. Una diaconia di s. Silvestro è citata nella biografia di Stefano II (ibid., nr. 94, pp. 440-41), e suo fratello Paolo I nel ...
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Ario (Arrio)
Raoul Manselli
Eretico (secolo IV); dopo esser stato scolaro di Luciano di Antiochia, come diacono e poi prete della chiesa alessandrina, vide con favore lo scisma rigorista di Melezio di [...] nel 318-319 A., con due vescovi, Teona di Marmarica e Secondo di Tolemaide in Cirenaica e pochi altri fra preti e diaconi, fu condannato da Alessandro e da un centinaio di vescovi di Egitto e di Libia. Chiese allora l'appoggio del famoso, dottissimo ...
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Nella lista episcopale della chiesa di Roma tracciata da Ireneo (Adv. Haer., III, 3, 3,), E. è indicato come il quarto successore di S. Pietro, subito dopo S. Clemente e prima di Alessandro. E. avrebbe [...] attribuisce, ma a torto, l'assegnazione ai presbiteri romani dei rispettivi tituli nonché l'ordinazione di sette diaconi "qui custodirent episcopum praedicantem, propter stilum veritatis": frase di dubbia interpretazione. Le decretali ascritte ad E ...
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BONIFACIO II, papa
Paolo Bertolini
Arcidiacono della Chiesa romana, sul finire dell'agosto o ai primi di settembre del 530 fu designato come proprio successore da papa Felice IV caduto gravemente ammalato.
Non [...] da un lato, e, con un praeceptum o constitutum che fu affisso nelle chiese titolari della città, ai vescovi - presbiteri e diaconi -, a tutto il clero, al Senato e al popolo romano.
Nel documento si affermava che il pontefice aveva inteso assicurare ...
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Nella gerarchia ecclesiastica, il quarto, e più elevato, degli ordini sacri minori; dopo la riforma del 1972, è uno dei ministeri comuni a tutta la Chiesa (insieme con quello di lettore), e può essere [...] che non avevano potuto partecipare alla Messa stazionale. Nell’antica Messa papale gli accoliti tenevano appesi al collo i sacchetti di lino nei quali i diaconi e i presbiteri, alla frazione, deponevano il pane consacrato per la comunione dei fedeli. ...
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Fra gli olî consacrati dal vescovo nella messa del giovedì santo, il crisma è il più importante, perché serve principalmente nell'amministrazione dei tre sacramenti che imprimono il carattere; consta di [...] , e viene compiuta una volta l'anno con magnificenza di rito. Il vescovo deve essere assistito da 12 sacerdoti, 7 diaconi e 7 suddiaconi, i quali tutti hanno un ufficio da compiere per la consacrazione, specialmente del crisma; il vaso dell'olio ...
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Dopo la morte di Antero, F., romano e figlio di Fabio, fu eletto a succedergli (10 gennaio 236) per quanto semplice laico e in circostanze che la tradizione, raccolta da Eusebio (Hist. eccl., VI, 29), [...] fu da lui divisa in zone (probabilmente sette) a ognuna delle quali fu preposto un diacono; furono altresì nominati sette diaconi e sette notai, incaricati, questi ultimi, della redazione degli atti dei martiri. F. intervenne nella questione della ...
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Di solito, cantante in chiesa. Nel sec. II fu un diacono che disimpegnava le parti di solista nei canti liturgici, e insegnava a leggere e a cantare ad altri adulti e a ragazzi. Era anche detto psaltes, [...] valeva capo-cantore, e a un dato momento era l'arcidiacono. Quando nell'anno 595 S. Gregorio Magno decise che i diaconi non cantassero che il Vangelo e le Lezioni, la carica d'arcidiacono si separò dalle mansioni di cantore, benché oggi ancora vi ...
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diaconato
s. m. [dal lat. tardo diaconatus -us]. – Il primo (fino alla riforma postconciliare era il secondo) degli ordini sacri maggiori nella gerarchia della Chiesa cattolica, quello che segna di norma l’ingresso nello stato clericale (v....
diaconia
diaconìa s. f. [dal lat. tardo diaconĭa, gr. διακονία]. – 1. Nella Chiesa primitiva, l’assistenza prestata ai poveri dai diaconi, e l’istituzione assistenziale medesima. 2. Nella Chiesa moderna, titolo e ufficio di cardinale diacono....