Termine utilizzato già da F. de Saussure, in contrapposizione a sincronia, per indicare il fattore tempo in riferimento a una serie indefinita di espressioni linguistiche. Per analizzare una lingua in [...] più vasta. Un esame in d. verte quindi sul grado, sui modi e sui risultati dell’alterazione di una lingua.
Sviluppo diacronico, di una lingua, di un dialetto, o più in particolare di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale è il complesso dei ...
Leggi Tutto
Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] ’intervallo fra l’epoca A e l’epoca B. Si avrà, nel primo caso, una grammatica sincronica (o descrittiva), nel secondo caso una grammatica diacronica (o storica). Sebbene ci si sia accorti (Meillet 19262: 404; Jakobson 1966: 15-16) che sincronia e ...
Leggi Tutto
sincronia In linguistica, termine introdotto da F. de Saussure per indicare, in opposizione a diacronia, il tipo di rapporto che corre tra gli elementi costitutivi di una lingua quando si prescinda dalla [...] ’opposizione uu (o u) /ii, che è perciò un fenomeno indipendente, come valore e funzione, dai fatti diacronici che hanno portato a questa differenziazione del plurale dal singolare. Nella definizione di de Saussure, linguistica sincronica (opposta a ...
Leggi Tutto
STRUTTURALISMO
Giulio Lepschy
Nella III Appendice dell'Enciclopedia Italiana (1961; cfr. 11, p. 860) lo s. veniva presentato come una tendenza degli studi linguistici articolata in tre correnti principali: [...] ivi 1976). In Francia va ricordata l'instancabile operosità di A. Martinet, uno dei pionieri della fonologia diacronica, che propone una coerente prospettiva "funzionale" degli studi linguistici (Èconomie des changements phonétiques, Berna 1955; trad ...
Leggi Tutto
L'archeologia postmedievale e industriale
Marco Milanese
Un orientamento epistemologico univoco sui più recenti sviluppi della ricerca archeologica in termini di diacronia (archeologia postmedievale, [...] In Liguria, già a partire dagli anni Sessanta, sono stati eseguiti scavi stratigrafici urbani, con un'ottica diacronica globale: è particolarmente nel contesto dell'archeologia urbana genovese che si possono dunque identificare i primi interventi ...
Leggi Tutto
In linguistica, si dice di fonema che viene dopo la vocale tonica: per es., nella voce libro i fonemi b, r, o sono postonici. In diacronia, i fonemi in posizione p. presentano spesso un’evoluzione particolare. ...
Leggi Tutto
Una storia dei confini mobili: santi e culti fra universale e particolare
Sofia Boesch Gajano
Dal punto di vista cronologico la storia della santità è caratterizzata da un’accentuata diacronia e dalla [...] esperita dai fedeli, secondo tempi e riti propri. Sulla base dell’esperienza maturata nel corso della lunga ricerca diacronica sui santuari in Italia, promossa da André Vauchez, il santuario emerge come un elemento che tende a ‘scardinare ...
Leggi Tutto
Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] fiorentina, ch’egli trova urgente di rendere comune a tutta l’Italia (Ascoli 1873).
Oltre che esito diacronico, il monottongo può essere un prodotto sincronico dovuto a particolari stili di pronuncia (veloce, ipoarticolata; ➔ fonetica articolatoria ...
Leggi Tutto
Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] e descrizione, spazialità e diacronia, e anche per la sua disponibilità a infinite sfumature di metaforicità e allegoria e per la sua apertura a suggestioni referenziali le quali spaziano dal destino dei popoli all'avventura dell'individuo. ...
Leggi Tutto
Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] /u/ muta nel suono occlusivo bilabiale sonoro [b]. Più in generale, in diacronia, si riscontra la diffusa intercambiabilità di tali suoni nel parlato, e di lettere nello scritto, già nella tarda latinità, spec. nel passaggio dal latino alle lingue ...
Leggi Tutto
diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...