SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] come "struttura", diranno poco dopo i linguisti del Circolo di Praga) è una di queste, e ad essa si legano l'opposizione sincronia/diacronia, l'idea di lingua come "forma", l'idea di segno come "entità psichica a due facce" e infine l'idea, nuova, di ...
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(VI, p. 879; App. II, 1, p. 395; III, 1, p. 231; IV, 1, p. 260; V, 1, p. 352)
Vecchio Testamento
di J. Alberto Soggin
Critica del testo
Nel campo della critica testuale le novità da segnalare fino agli [...] del vocabolario per aree semantiche e lessicali. La limitatezza del corpus letterario ebraico e l'ignoranza della sua esatta diacronia scoraggiano chi si avvicini a questa indagine. Per tale motivo è auspicabile che la ricerca prosegua in questa ...
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Croce: la lezione di De Sanctis
Emma Giammattei
La grande fedeltà
All’indomani della morte di Benedetto Croce, Gianfranco Contini e Francesco Flora posero con ragioni complementari la questione del [...] , la tensione autostoricizzante e dunque metateorica, che è forse l’insegnamento metodologico primario appreso dal maestro.
La diacronia dei contesti polemici, il variare dei fronti, determinano in parte le varie fasi e stagioni del rapporto del ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] linguistico presuppone quindi variazione sincronica (anche se non sempre ovviamente la variazione sincronica è sintomo di mutamento diacronico). Se è così, studiando la variazione come si presenta presso le diverse generazioni in un certo momento ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] frange: Spagna visigotica, isole britanniche, Italia meridionale longobarda. È invece la scrittura gotica che, pur con una certa diacronia e con speciali caratteristiche di evoluzione, di uso e di funzione per ciascun territorio, si impone nel basso ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] secondo forme e generi, ma come storia spirituale per exempla poetici. Caratteristica del canzoniere della Vita Nuova è dunque la diacronia non solo tra poesie e «ragioni» sopraggiunte, ma da poesia a poesia: che non sarà, se non in una trasposizione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fil rouge dell’età umanistico-rinascimentale, la riflessione sulle arti anima ininterrotta [...] , tra il 1546 e il 1550 Vasari ammassa notizie sugli artisti e corredo iconografico illustrativo, dispone le biografie in diacronia e le ordina in tre sezioni anagrafiche per altrettante fasi stilistiche o “maniere”, a tracciare un moderno iter dell ...
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Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] versi questo appiattimento della ricezione dei film in un consumo contemporaneo che privilegia la sincronia rispetto alla diacronia, con la conseguenza di una visione storicamente errata - ha rimesso in discussione la stessa natura dello spettacolo ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] attendere sin dall’inizio: un romanzo sostanziato di storia e di commento, fondato certo su Manzoni, ma ancor più sulla diacronia lunga delle generazioni come in Nievo, o in Tolstoj o in Thomas Mann.
Il romanzo racconta le vicende di una famiglia ...
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Costantino nella storiografia francese del Novecento: Marrou e Pietri
Jean-Marie Salamito
Maestro e discepolo
Henri-Irénée Marrou fu incontestabilmente uno dei maggiori storici europei dello scorso [...] ed è stato docente di Storia antica prima d’insegnare la Storia del cristianesimo.
L’ultimo aspetto di questo senso pietriniano della diacronia è l’attenzione alle varie fasi del regno dello stesso Costantino. L’anno 324 segna l’apparire di un «nuovo ...
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diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...