Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata diafasia. La variazione diafasica si manifesta attraverso le diverse situazioni comunicative e consiste nei differenti modi in cui vengono realizzati i messaggi linguistici in relazione ai caratteri ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] , hrsg. P. Braun, B. Schaeder, J. Volmert, Tübingen 1990.
P. D'Achille, Sui neologismi. Memoria del parlante e diacronia del presente, in Studi di lessicografia italiana, 1991, 11, pp. 269-322.
C. Marazzini, Neologismo, in Dizionario di linguistica ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] gli stessi nei due ambiti, e i comparatisti sono spesso poco sensibili alle ricerche condotte da parte degli studiosi della diacronia. La comparazione genetica e la ricostruzione di lingue comuni non attestate si è estesa, nel corso del sec. XX, a ...
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diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...