(gr. Κούρου πεδίον) Antica località della Lidia, a N di Magnesia al Sipilo. Qui, in una decisiva battaglia (281 a.C.), che chiuse l’età dei Diadochi, cadde il re di Tracia Lisimaco, tentando di respingere [...] Seleuco I di Siria ...
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TEONE da Samo
Carlo Albizzati
Pittore ricordato da Quintiliano (Inst. or., XII, 10, 6) tra i sette più famosi del tempo d'Alessandro e dei Diadochi. Plinio il Vecchio (Nat. Hist., XXXV, 144) menziona [...] di lui due opere: Tamiri citaredo e Oreste furente. Plutarco (De audiendis poetis, 3) dice che la seconda pittura rappresentava il matricidio. Eliano (Varia hist., II, 44) descrive un altro quadro: l'oplita ...
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Filosofo e storico greco (fine 4º - inizî 3º sec. a. C.), maestro di Antigono Gonata cui indirizzò uno scritto Sul regno; compose anche una storia dell'età dei Diadochi. ...
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PITONE (Πείϑων, Pithon)
Piero Treves
Conosciamo almeno due generali macedoni di questo nome, la cui opera fu efficace anche dopo la morte di Alessandro, nelle guerre dei diadochi. Pitone, figlio di Agenore, [...] per i suoi grandi meriti conseguiti durante la campagna indiana, fu da Alessandro compensato con la satrapia dell'India, dalla confluenza dell'Acesine con l'Indo sino al mare. La governò anche dopo la ...
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Nobile macedone che partecipò alla spedizione di Alessandro Magno in Asia; fu nominato satrapo della Lidia, ufficio che gli fu riconfermato alla morte del sovrano (323); nelle lotte tra i diadochi appoggiò [...] Antigono Monoftalmo contro Eumene ...
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(gr. Πόντος, lat. Pontus) Regione della Turchia di NE, in origine quella parte della Cappadocia che era affacciata sul Pontus Euxinus (Mar Nero), la quale oggi confina a O con la Paflagonia, a E con la [...] , per es., dei generi Astragalus, Salvia ecc.
Storia
La regione del P. divenne regno autonomo durante le lotte dei diadochi. Inizialmente ristretto alle valli del Lico e dell’Iris con l’adiacente zona montuosa, il regno si estese poi arrivando a ...
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Eufanto di Olinto
Filosofo e storico (fine 4° - inizio 3° sec. a.C.). Fu maestro di Antigono Gonata al quale indirizzò uno scritto Sul regno; compose anche una storia dell’età dei Diadochi. ...
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Fratello (m. 305 a. C.) di Timoteo; gli succedette nel 337. Rinsaldò il proprio dominio profittando dello sfacelo dell'impero persiano e destreggiandosi abilmente di fronte ad Alessandro Magno e nelle [...] lotte dei Diadochi. Dopo 32 anni di buon governo, morì lasciando due figli, che furono affidati alla moglie Amastri. ...
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STRATONICEA
Roberto Paribeni
. Antica città di Caria, così denominata, se non fondata, da Antioco I re di Siria in onore della propria moglie Stratonice figlia di Demetrio Poliorcete. Nelle turbinose [...] vicende del periodo dei Diadochi, Stratonicea appartenne volta a volta ai Seleucidi, forse ai Tolomei, ad Antigono Dosone e a Filippo V di Macedonia, alla repubblica di Rodi. Inclusa nella provincia romana d'Asia e ricordata come città libera, ebbe a ...
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MITRIDATE I Ctiste, re del Ponto
Giuseppe Corradi
Fondatore del regno del Ponto, nato intorno al 340 a. C., di genealogia incerta, probabilmente figlio di Ariobarzane e nipote di Mitridate di Cio. Come [...] questo, nelle guerre dei Diadochi stette con Antigono Monoftalmo e fu intimo amico del figlio di lui Demetrio Pofiorcete, a cui dovette la salvezza quando Antigono fece uccidere Mitridate di Cio (307 a. C.). Rifugiatosi nella Paflagonia fortificò la ...
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diadoco
dïàdoco s. m. [dal lat. diadŏchus, gr. διάδοχος «successore», dal tema di διαδέχομαι «succedere», comp. di διά «attraverso» e δέχομαι «ricevere, accogliere»] (pl. -chi). – 1. Ciascuno degli immediati successori di Alessandro Magno,...
sarissa
s. f. [dal lat. sarisa o sarissa, gr. σά-ρισ(σ)α]. – Lunga lancia (più di 5 metri) usata dalla falange macedone fin dal tempo di Filippo, padre di Alessandro Magno, e poi rimasta negli eserciti dei Diadochi, degli Spartani e degli...