Nata da questo e da Antigone, era quindi sorellastra di Tolomeo I. Già vedova d'un certo Filippo, macedone di oscura origine, al quale aveva dato almeno tre figli - Magas futuro re di Cirene, Antigone, [...] più attraente della zia, e seppure non sciolse il precedente matrimonio con un ripudio - i re Macedoni erano stati e i primi Diadochi furono poligami - certo è che fece di Berenice la moglie preferita, in titolo, ufficiale. Berenice con la virtù e l ...
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Uno dei più valenti, se non forse il più prezioso collaboratore di Filippo di Macedonia e di Alessandro Magno. Figlio di Iolao, aveva verosimilmente cominciato la sua carriera militare già sotto Perdicca; [...] peloponnesiaci si arresero; e solo il forte popolo montanaro degli Etoli rimase in armi, grazie al conflitto scoppiato fra i diadochi (Diodoro, XVIII, 11-18; Plutarco, Phocion, 23-28; Demosth., 27-28).
Il compito che s'era presentato ad Antipatro in ...
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MALLO
Roberto Paribeni
. Antica città della Cilicia piana, posta quasi alla foce del fiume Pyramus (oggi Ceyhan). Una tradizione ne attribuiva la fondazione ai due indovini Anfiloco e Mopso, reduci [...] , pur avendo il diritto di coniare una sua moneta. La città è spesso ricordata nella narrazione delle vicende del periodo dei diadochi. Mallo non divenne romana se non dopo le vittorie di Lucullo su Tigrane e di Pompeo contro Mitridate e contro i ...
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Vedi PATARA dell'anno: 1963 - 1996
PATARA (Πάταρα, Patara)
N. Bonacasa
Odierna Gelemis,, in Licia, non lontano da Xanthos. Il nome deriverebbe dall'eroe eponimo Pataros; ma Stefano Bizantino (Lex., s. [...] vicine città licie, dovette avere vita non facile. Nel 315 divenne piazzaforte e base navale con le guerre di successione dei Diadochi (Diod., Hist., xix, 64, 4; xx, 93, 3). Nel 197 cadde sotto i Seleucidi. Durante la guerra mitridatica il santuario ...
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Il concetto dell'elevazione al grado di divinità d'un essere mortale è presso i Greci più antico della parola, che, a quanto sembra, è stata coniata nell'età ellenistica. Esseri divini discesi temporaneamente [...] date per il culto e l'istituito speciale sacerdozio, di per sé avrebbero potuto costituire la base degli onori divini tributati poi ai Diadochi, ma vi è un ponte di passaggio dal culto di Efestione a quello dei Tolomei, dei Seleucidi e più tardi degl ...
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MILASA (τά Μύλασα; Mylasa)
Roberto Paribeni
Città antica della Caria posta sul corso inferiore del fiume Kybersos, che si scarica nel golfo di Bargylia, a circa dieci miglia dal mare. A un'antica importanza [...] allora la sua coniazione monetaria che riprende per breve tempo nel periodo dei Diadochi col nome di Eupolemo, generale di Cassandro. Presa nel turbine delle guerre dei Diadochi, Milasa fu di re Antigono, dei Tolomei, dei Seleucidi. Dopo la vittoria ...
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LENTULO MARCELLINO, Gneo (Cn. Lentulus Marcellinus)
A. Longo
Uomo politico degli ultimi anni della Repubblica. Esponente del partito aristocratico, fu pretore nel 59 a. C. e, successivamente, propretore [...] ; il naso è abraso. Sarebbe singolare peraltro che un propretore romano si facesse raffigurare cinto della benda caratteristica dei diadochi e sarebbe difficile spiegare il motivo della gratitudine dei Cirenei per un propretore in Siria.
Gn. L. M. fu ...
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AREO (᾿Αρεύς)
M. Borda
Re di Sparta, figlio di Acrotato, della famiglia degli Agladi. Nato il 320 circa a. C., rimase sotto la tutela dello zio Cleonimo fino al 303, allorché questi venne in Italia in [...] di Olimpia (Paus., vi, 15, 9). Sappiamo che A. diede una significativa impronta culturale alla propria corte, che emulava quelle dei diadochi, e che fu il primo sovrano di Sparta a coniare monete col proprio nome e la propria effigie. La testa del re ...
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ARIARATE IV Eusebe (᾿Αριαράϑης Εὐσε-βής)
M. Borda
Re di Cappadocia, figlio di Ariarate III, salito al trono nel 220 a. C. Antioco III gli diede in moglie la figlia Antiochide ed egli prestò aiuto alla [...] data degli anni di regno, continua la tradizione artistica lisippea propria dei ritratti di Alessandro Magno e dei Diadochi, con quella intonazione patetico-dinamica che caratterizza la ritrattistica del medio ellenismo asiatico.
Bibl.: B. Niese, in ...
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Generale macedone, poi re di Macedonia. Figlio primogenito di Antipatro (v.), era nato verso l'anno 350 a. C., o poco prima del 355. Durante la spedizione di Alessandro rimase in Macedonia, presso il padre; [...] II, in onore della quale fondò la omonima città (316).
Ma nella nuova coalizione che si formò di lì a poco fra i diadochi contro il troppo potente Antigono, il posto di C. non poteva essere che a lato dei primi. Nella pace, che si concluse nel ...
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diadoco
dïàdoco s. m. [dal lat. diadŏchus, gr. διάδοχος «successore», dal tema di διαδέχομαι «succedere», comp. di διά «attraverso» e δέχομαι «ricevere, accogliere»] (pl. -chi). – 1. Ciascuno degli immediati successori di Alessandro Magno,...
sarissa
s. f. [dal lat. sarisa o sarissa, gr. σά-ρισ(σ)α]. – Lunga lancia (più di 5 metri) usata dalla falange macedone fin dal tempo di Filippo, padre di Alessandro Magno, e poi rimasta negli eserciti dei Diadochi, degli Spartani e degli...