GOMPHOS (Γόμϕος)
M. B. Marzani
Supposto scultore di epoca e origine incerta, nominato da Taziano (Ad Gr., 52), come autore della statua in bronzo di una sconosciuta poetessa Praxagoris.
Poiché delle [...] altre poetesse, le cui statue vengono nominate da Taziano, nessuna è posteriore all'epoca dei Diadochi, il Brunn suppone che anche questo artista debba venir inserito al più tardi in questa epoca. Ma è possibile che tanto lo scultore che la poetessa ...
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TYRAS (Τύρης, Tyras, Tyris)
D. Adamesteanu
Colonia milesia fondata verso la metà del VII sec. a. C. in Dacia sulle sponde della laguna formata dal fiume omonimo (oggi Nistra, e la laguna è il Liman de [...] Nistru) sul luogo dell'attuale Cetacea Albă (Akkerman) in Romania. Sotto i diadochi, T. entrò nella sfera di protezione di Lisimaco per ritornare poi autonoma fino all'età di Nerone, il quale la incorporò nell'Impero. Dal 56 d. C., T. attraversò un ...
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Pittore italiano (Zogno 1921 - Genova 2010). Ha intrapreso, durante i suoi lunghi soggiorni all'estero (Parigi, New York), studî di semantica grafica. Dopo un inizio informale-spaziale ha recuperato l'elemento [...] suggestioni surreali di segno decadente e di poetica escatologico-emblematica, affrontando temi che vanno dalla violenza (I diadochi, 1965) alla conoscenza (Dall'alto del patibolo Lavoisier dimostra e proclama l'indistruttibilità della materia, 1963 ...
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SOPHOKLES (Σοϕοκλῆς)
M. Zuffa
Scultore greco, probabilmente dell'Elide, attivo verso il 300 a. C., il cui nome ci è conservato su tre basi di Olimpia: una per statua incerta perché manomessa in un reimpiego [...] mancanza dell'etnico suggeriscono l'ipotesi che egli fosse del luogo. I cavalli impennati convengono a ritratti di personaggi dell'età dei diadochi. La scrittura e il tipo delle basi ci riconducono alla fine del IV sec. a. C. Un passo di Plinio (Nat ...
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Vedi HELLAS dell'anno: 1960 - 1960
HELLAS (῾Ελλάς)
L. Rocchetti
Personificazione della Grecia in quanto unità nazionale ed etnica, che ha la sua più celebre e bella espressione nei Persiani di Eschilo.
Pausania [...] con H. ed Arete; ancora Pausania (vi, 16, 3) ricorda in Olimpia H. che incorona Antigono e Filippo, opera del periodo dei Diadochi. Una bella figurazione di H. è nel retro del vaso detto dei Persiani a Napoli, nella fascia superiore del quale è una ...
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Vedi PATARA dell'anno: 1963 - 1996
PATARA (Πάταρα, Patara)
N. Bonacasa
Odierna Gelemis,, in Licia, non lontano da Xanthos. Il nome deriverebbe dall'eroe eponimo Pataros; ma Stefano Bizantino (Lex., s. [...] vicine città licie, dovette avere vita non facile. Nel 315 divenne piazzaforte e base navale con le guerre di successione dei Diadochi (Diod., Hist., xix, 64, 4; xx, 93, 3). Nel 197 cadde sotto i Seleucidi. Durante la guerra mitridatica il santuario ...
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LENTULO MARCELLINO, Gneo (Cn. Lentulus Marcellinus)
A. Longo
Uomo politico degli ultimi anni della Repubblica. Esponente del partito aristocratico, fu pretore nel 59 a. C. e, successivamente, propretore [...] ; il naso è abraso. Sarebbe singolare peraltro che un propretore romano si facesse raffigurare cinto della benda caratteristica dei diadochi e sarebbe difficile spiegare il motivo della gratitudine dei Cirenei per un propretore in Siria.
Gn. L. M. fu ...
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AREO (᾿Αρεύς)
M. Borda
Re di Sparta, figlio di Acrotato, della famiglia degli Agladi. Nato il 320 circa a. C., rimase sotto la tutela dello zio Cleonimo fino al 303, allorché questi venne in Italia in [...] di Olimpia (Paus., vi, 15, 9). Sappiamo che A. diede una significativa impronta culturale alla propria corte, che emulava quelle dei diadochi, e che fu il primo sovrano di Sparta a coniare monete col proprio nome e la propria effigie. La testa del re ...
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ARIARATE IV Eusebe (᾿Αριαράϑης Εὐσε-βής)
M. Borda
Re di Cappadocia, figlio di Ariarate III, salito al trono nel 220 a. C. Antioco III gli diede in moglie la figlia Antiochide ed egli prestò aiuto alla [...] data degli anni di regno, continua la tradizione artistica lisippea propria dei ritratti di Alessandro Magno e dei Diadochi, con quella intonazione patetico-dinamica che caratterizza la ritrattistica del medio ellenismo asiatico.
Bibl.: B. Niese, in ...
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NICOCREONTE (Νικοκρέων, Nicocreon)
G. Becatti
Re di Salamina di Cipro, successe, al padre Pnitagora nel 331 a. C. e rimase sul trono fino al 311-10. Fu nominato poi stratego al comando di tutta l'isola [...] del filosofo. La testa di N. è giovanile, sbarbata, di profilo verso destra, con capelli mossi, sul tipo della ritrattistica dei diadochi.
Bibl.: F. Stähelin, in Pauly-Wissowa, XVII, 1936, c. 357 ss., s. v., n. 2; A. Alfödi, Die Kontorniaten, Lipsia ...
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diadoco
dïàdoco s. m. [dal lat. diadŏchus, gr. διάδοχος «successore», dal tema di διαδέχομαι «succedere», comp. di διά «attraverso» e δέχομαι «ricevere, accogliere»] (pl. -chi). – 1. Ciascuno degli immediati successori di Alessandro Magno,...
sarissa
s. f. [dal lat. sarisa o sarissa, gr. σά-ρισ(σ)α]. – Lunga lancia (più di 5 metri) usata dalla falange macedone fin dal tempo di Filippo, padre di Alessandro Magno, e poi rimasta negli eserciti dei Diadochi, degli Spartani e degli...