La grande scienza. La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Gilberto Corbellini
La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Dagli anni Settanta del Novecento la riflessione epistemologica sulla [...] nuovo che a metà degli anni Ottanta si è andato affermando nel modo di studiare e concepire la logica della diagnosi clinica.
Fino a quel momento, l'idea prevalente tra i metodologi clinici, affermatasi come conseguenza della svolta scientifica della ...
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Terrier, Louis-Félix
Chirurgo francese (Parigi 1837 - ivi 1908). Chirurgo all’ospedale della Salpêtrière (1878), poi al Saint-Antoine (1882) e infine al Bichat (1883); dal 1892 fu prof. di chirurgia [...] clinica alla facoltà di medicina dell’univ. di Parigi. Segno di Courvoisier-T.: segno clinico nella diagnosi differenziale del carcinoma del coledoco, condizione nella quale la cistifellea è distesa e palpabile, mentre nella calcolosi è distesa ma ...
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Branca della scienza medica che studia la fisiologia e la patologia della gravidanza, in rapporto tanto allo stato di salute della gestante quanto al soddisfacente sviluppo del prodotto del concepimento, [...] è stata particolarmente fertile di risultati di notevole importanza pratica, perché ha portato all’acquisizione dei metodi di diagnosi umorale di gravidanza, all’individuazione e alla sintesi dell’ormone utero-cinetico (ossitocina), alla tecnica del ...
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capsuloenteroscopia
Esame dell’apparato digerente con il quale il soggetto in esame assume una capsula contenente una telecamera miniaturizzata che percorre tutto il tratto interessato all’indagine (in [...] partic. l’intestino tenue); è definita anche endoscopia con capsula. Le immagini vengono acquisite sui monitor e valutate ai fini della diagnosi. ...
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PSA (sigla dell’ingl. Prostatic Specific Antigen)
Proteina prodotta dall’epitelio ghiandolare della prostata. I valori plasmatici di PSA sono ben correlati con la presenza di un carcinoma prostatico, [...] anche se la possibile origine non prostatica ne può diminuire la specificità. Il dosaggio nel sangue del PSA consente una diagnosi precoce del tumore prostatico, che può essere così trattato chirurgicamente con finalità radicali. ...
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Nome comune a un gruppo di affezioni metaboliche congenite caratterizzate dalla presenza di eccessiva quantità di lisina nel sangue e nelle urine (iperlisinuria) a seguito di deficit enzimatico. Esistono [...] forme persistenti con ritardo mentale, ipotonia muscolare ecc. e forme periodiche nelle quali si ha anche iperammoniemia con vomito, convulsioni ecc. La diagnosi precoce può evitare gravi danni all’organismo limitando la lisina nella dieta. ...
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Sotto questo nome vengono raggruppate numerose sindromi ed entità morbose, differenti per eziologia e patogenesi, le quali tutte dimostrano, in proporzione diversa, diminuzione del numero dei globuli rossi [...] la terapia non dà risultati: l'animale in cinque, quindici giorni, al massimo in quattro mesi, muore. Nella diagnosi differenziale bisogna tener conto specialmente della febbre tifoide, del carbonchio e della paralisi enzootica. La gravità e la ...
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relaxatio diaframmatica
Mancato sviluppo di tutto o parte di un emidiaframma (➔ diaframma), più raramente di entrambi. È una patologia congenita che tuttavia non si può distinguere da forme acquisite [...] paralitico. È tipica dell’emidiaframma sinistro, mentre la maggior parte delle forme paralitiche colpisce l’emidiaframma destro. La diagnosi non si basa su sintomi specifici, in generale su riscontro radiologico per esami effettuati a causa di altre ...
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intelligènza artificiale (IA) Disciplina che studia se e in che modo si possano riprodurre i processi mentali più complessi mediante l'uso di un computer. Tale ricerca si sviluppa secondo due percorsi [...] che ha per anni posto in primo piano la tecnologia dei sistemi esperti impiegata, per esempio, in compiti di diagnosi. I sistemi esperti hanno rivoluzionato l’approccio all’impiego dell’elaboratore, non richiedendo più, al fine di risolvere problemi ...
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Neurologo e psichiatra (Providence Green, Yorkshire, 1835 - Londra 1911). Attraverso una sistematica osservazione clinica pervenne a una interpretazione patogenetica dei disturbi neurologici e dell'alienazione [...] psichiatriche moderne. Si dedicò particolarmente all'oculistica e alla neurologia; propugnò l'uso dell'oftalmoscopio nella diagnosi delle affezioni cerebrali e per primo descrisse l'epilessia corticale (che fu da lui detta epilessia jacksoniana ...
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diagnosi
dïàgnoṡi s. f. [dal gr. διάγνωσις, dal tema di διαγιγνώσκω «riconoscere attraverso»]. – 1. In medicina, giudizio clinico che consiste nel riconoscere una condizione morbosa in base all’esame clinico del malato, e alle ricerche di...
diagnostico
diagnòstico agg. e s. m. [dal gr. διαγνωστικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Della diagnosi, relativo alla diagnosi: esame d.; ricerche, indagini, prove d.; prodotto, preparato d. (o assol. diagnostico s. m.), ogni composto chimico, ed...