Lingua neolatina del gruppo italoromanzo. Il s., spec. nelle varietà logudorese e campidanese, ha caratteri spiccatamente arcaici e conservativi (la romanizzazione dell'isola è particolarmente antica), [...] s. durante le varie dominazioni dell'isola: nel corso del Medioevo i dialetti del gruppo toscano, spec. il pisano, influirono talmente in profondità su alcuni dialettisardi, quali il gallurese e il sassarese, che questi si fanno oggi rientrare ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] , Riproduzione Centro stampa Regione Sardegna.
Sanna, Antonio (1957), Introduzione agli studi di linguistica sarda, Cagliari, Valdès.
Sanna, Antonio (1975), Il dialetto di Sassari (e altri saggi), Cagliari, 3T, pp. 6-118.
Virdis, Maurizio (1988 ...
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Linguista (Osilo 1875 - Torino 1919); cultore dei dialettisardi, è autore di una Fonetica del dialetto logudorese (1901) e di una pregevole nota su Le velari latine (1919). ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] di transizione con quello napoletano, e l’alta Calabria, ormai nell’area dei dialetti meridionali, in cui il sistema più diffuso è di tipo sardo (➔ sardi, dialetti).
(b) La presenza di vocali finali ben percepibili, che sono, nella maggior parte ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] gallo-italici – distinti in ligure, ‘pedemontano’, cioè piemontese, lombardo ed emiliano – e dialettisardi);
(c) dialetti che «si scostano, più o meno, dal tipo schiettamente italiano o toscano, ma pur possono formare col toscano uno speciale ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] meridionale della Sardegna, e soprattutto il logudorese, nella zona centrale, insieme alla varietà nuorese. Tra i dialettisardi il logudorese dimostra, specialmente nel lessico e nella fonetica, una più spiccata conservatività. Non solo, infatti ...
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Quarta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio. Dall’originaria capitale si sono svolte, tanto nell’alfabeto latino quanto nel greco, le varie [...] , post-dentale. Sono estranee all’italiano tanto la d alveolare (come quella inglese) quanto la d cacuminale (nota ai dialettisardi e siciliani). L’occlusione del canale vocale, che fa della d un’esplosiva, nel parlare rapido è a volte attenuata ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] )
Gli aspetti arcaici della latinità insulare rispetto all’italiano e alle altre lingue romanze portano a considerare i dialettisardi come una realtà a sé stante nel sistema degli idiomi neolatini. Le varietà presentano differenze marcate: l’area ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] viene comunemente estesa in Italia anche al sistema dei dialettisardi (➔ sardi, dialetti), che si considerano come un gruppo romanzo autonomo rispetto a quello dei dialetti italiani; e ai dialetti friulani e ladini, spesso integrati in una superiore ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] di [b] in [v] e viceversa. In alcune zone il processo avviene solo in posizione intervocalica, in altre – come nei dialettisardi e dell’Italia meridionale – l’opposizione funzionale e quindi la distinzione tra [b] e [v] è stata neutralizzata:
(1 ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia merid. e in Sicilia, che oggi ha perduto...
vocalismo
s. m. [der. di vocale2]. – L’insieme, il sistema delle vocali di una lingua o di un dialetto, di un gruppo di lingue o di dialetti: il v. italiano, inglese, latino, greco; il v. del fiorentino, del genovese, del siciliano; il v....