latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] La risposta I ' [Ciampolo] mi partii /... da un [frate Gomita, sardo] che fu di là vicino, pare rinviare a VE I XI 7 Sardos come sostiene il Vinay - quando la reductio ad unum dei dialetti d'Italia doveva ormai apparire a D. incompatibile con la ...
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Lingue minoritarie
Gaetano Berruto
Lingue minoritarie e lingue minacciate nel mondo
La problematica delle lingue minoritarie è venuta ad acquistare rilievo e visibilità via via maggiori negli ultimi [...] nazionale. Questo porterebbe a concludere che non vi sia una reale diversità di situazione sociolinguistica fra il sardo e il friulano e i vari dialetti italoromanzi della penisola, e che quindi o non ha fondamento considerare il friulano e il ...
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Culture
Mariuccia Salvati
Loredana Sciolla
La parola chiave di questo volume è Culture, termine caratterizzato ‒ nell’accezione qui assunta delle Scienze sociali ‒ dall’ampliamento dei suoi confini, [...] in Toscana e Lazio, dove la differenza tra italiano e dialetto è labile, mentre è assai vitale nell’Italia del Nord alle varietà francoprovenzali parlati in Valle d’Aosta, anche il sardo è citato come altra lingua da una consistente minoranza (oltre ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La posizione linguistica del veneziano medievale rispetto ai volgari dell'entroterra ha un nesso preciso con le vicende storiche che portarono all'insediamento lagunare, [...] Serra, Antichi nomi e cognomi napoletani, veneziani e sardi d'origine o modulo greco-bizantino, "Filologia Romanza veneta", Firenze 1961, pp. 95-107 (saggio poi inglobato in Dialetti veneti antichi che è il secondo di Id., Studi di dialettologia e ...
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Dinamiche linguistiche contemporanee
Tullio De Mauro
Immersi nel mondo della globalizzazione delle comunicazioni gli individui e i gruppi in cui si articola la specie umana conoscono oggi fenomeni che [...] ufficiale e letteraria, più o meno illustre, o sia un dialetto, magari isolato e tenuto socialmente in poco conto. Nell’apprendere e umbri, sabini, osci, messapici, sicani, siculi, punici, sardi e, nell’età cristiana, gotici e longobardi. Il fatto ...
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GIORGI, Agostino Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a San Mauro di Romagna (oggi San Mauro Pascoli) il 10 maggio 1711, primogenito di Antonio (1685-1723) e di Antonia Semprini (1687-1767) [...] fondi, fino a divenire del tutto padrone della lingua e dei dialetti nei quali erano stilati; e per essere d'aiuto ai missionari de Alexandri Sardii theogonia per epistolam adHieronimum Ferrium (prefazione a Numinum etHeroum origines del Sardi, Romae ...
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BUFFA, Domenico
Lucetta Franzoni Gamberini
Nato in Ovada (Alessandria) il 16 genn. 1818 da Stefano e da Francesca Pesci, in una agiata famiglia borghese di saldi principi religiosi e di elevata cultura, [...] raccolte per farne confronto coi dialetti (1842); Relazione de' dialetti italiani colla lingua latina e XXIX (1963), 1-2, pp. 30-51; Storia del Parlamento ital., I, a cura di G. Sardo, Palermo 1963, pp. 299, 317, 319, 326, 327, 330 s., 342, 351, 361, ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] tendenze letterarie che puntavano a valorizzare le lingue e i dialetti parlati; e un riflesso significativo di tale orientamento fu la fioritura della letteratura didascalica bilingue (sardo e italiano), che già caratterizzava l'editoria isolana. Ma ...
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FALCUCCI, Francesco Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 4 ott. 1835 a Magna Soprana, casale presso Rogliano (Capo Corso), all'estremo Nord della Corsica, in una famiglia benestante di antica [...] dell'università di Pavia, che aveva conosciuto il F. nel 1885, ed era uno specialista del dialettosardo settentrionale, con qualche conoscenza anche dei dialetti corsi. Costui affidò le schede per una prima cernita a R. Di Tucci di Cagliari, poi ...
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BELANDO, Vincenzo
Anna Migliori
Attore e letterato siciliano, fiorì nella seconda metà del sec. XVI e gli inizi del secolo successivo.
E. Teza ha proposto l'identificazione del B. con Vincenzo Errante, [...] prima edizione del 1572). La varietà, del dialetto veneziano offriva al poeta l'opportunità di mettere Les comédiens italiens à la cour de France....Paris 1882, pp. 89, 92; C. Sardi, Dei mecenati lucchesi nel sec.XVI, Lucca 1882, p. 55; L. Rasi, I ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia merid. e in Sicilia, che oggi ha perduto...
vocalismo
s. m. [der. di vocale2]. – L’insieme, il sistema delle vocali di una lingua o di un dialetto, di un gruppo di lingue o di dialetti: il v. italiano, inglese, latino, greco; il v. del fiorentino, del genovese, del siciliano; il v....