Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] il frutto della felice stagione casarsese nella raccolta La meglio gioventù (1954) - aveva smesso di scrivere in friulano, tornò al dialetto con una nuova, arricchita edizione dei versi giovanili (La nuova gioventù: poesie friulane 1941-1974, 1975 ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] «buon ordine». Ben «poco c'importa», osserva il giurista friulano Cornelio Frangipani, «che qui gli offici et magistrati si diano la persuasione che il veneziano sia il linguaggio migliore; non dialetto, ma lingua con dignità pari alla fiorentina. E c ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] che somiglia assai da vicino la rustica maniera di dire del dialetto»; che è impressione certamente ardita. E più veniva a dire letterari e poetici, verso il «popolo di campagna» e friulano e veneto e mantovano.
L'opuscolo Venezia e la libertà d ...
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friulano
agg. e s. m. – 1. agg. Del Friùli, relativo o appartenente al Friuli, territorio dell’Italia nord-orient., che comprende pressoché interamente le province di Pordenone e di Udine e alcuni comuni siti nella provincia di Gorizia e costituisce...
triestino
agg. e s. m. (f. -a). – Di Trièste, città capoluogo della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia: il porto t., l’economia t.; dialetto t., o semplicem. il triestino, il dialetto di tipo ormai veneziano parlato a Trieste, ma nel passato...