Quando Galilei abbandona il latino del trattato Sidereus Nuncius per passare al volgare toscano del Saggiatore e del Dialogosopraimassimisistemi lo fa per motivi che possono richiamare alla memoria [...] quelli che mossero Dante ad usare il vo ...
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di Fabio Atzori* Nel Dialogosoprai due massimisistemi del mondo (1632) a un Simplicio (l’aristotelico di stretta osservanza, che porta il nome di un famoso commentatore del trattato De caelo, ma rispecchia [...] molti dei colleghi/avversari di Galileo, ...
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dïàlogo s. m. [dal lat. dialŏgus, gr. διάλογος, der. di διαλέγομαι «conversare, discorrere»] (pl. -ghi). – 1. a. Discorso, colloquio fra due o più persone: prendere parte al d.; ebbero un d. animato; ho udito alcune battute del d. fra i due;...
parsimonia
parsimònia s. f. [dal lat. parsimonia, der. di parcĕre «risparmiare» (supino parsum)]. – La qualità di chi è parco; moderazione, giusta misura nell’uso del denaro o di altri beni, per un senso di doverosa economia o per abituale...
Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
Opera di G. Galilei, pubblicata a Firenze nel 1632, causa del processo per eresia intentato contro lo scienziato pisano conclusosi, nel 1633, con l’abiura e la condanna al carcere (poi domicilio...
Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). Il 5 settembre 1580 (1581 secondo il calendario...