Architetto (Lione 1510-15 circa - Ivry 1570), fra i maggiori del Rinascimento in Francia; figlio di un capomastro, dopo aver acquistato giovanissimo un'esperienza diretta dei materiali tecnici, si formò [...] , a Lione (1536). Nel 1540 il card. du Bellay gli affidò la costruzione del castello di Saint-Maur-lès-Fossés; per DianadiPoitiers cominciò (1544) i lavori del castello di Anet, la cui cappella è tra i suoi capolavori. Nel timpano sul portale d ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] Ars., 5070; Filippo si fece miniare anche il codice di Oxford, Bodl. Lib., Douce 213), quello dei duchi di Normandia (Parigi, BN, fr. 129), quello della corte di Blois forse diDianadiPoitiers (Parigi, BN, fr. 239), uscito dall'atelier del 'Maître ...
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Pittore (Tours 1510 circa - Parigi 1572). Figlio e allievo di Jean, e detto anch'egli Janet, gli successe nel 1540 come pittore del re e divenne ben presto noto come ritrattista. Si conoscono circa cinquanta [...] (Parigi, Bibl. Nat., e Chantilly, Mus. Condé). Tra i dipinti pervenuti, i soli da lui firmati sono il ritratto del botanico P. Cutte o Quthe (1562, Louvre) e una dama nel bagno (Washington, National Gall.), già identificata con DianadiPoitiers. ...
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Orafo e incisore (Langres 1485 - ivi dopo il 1561). Protestante, si rifugiò a Digione e poi a Ginevra, dove fu attivo come coniatore di monete (note quelle del tempo di Calvino, 1541). Fu autore di smalti [...] e arazzi, ma è conosciuto soprattutto per la serie di incisioni in cui ricorre il tema del liocorno, riferite probabilmente agli amori di Enrico II e DianadiPoitiers, e per le illustrazioni dell'Apocalisse (25 tavole), edita a Lione nel 1561 ...
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GALEOTTI, Pietro Paolo (Pietro Paolo Romano)
Marco Ruffini
Nacque a Monterotondo, presso Roma, intorno alla fine del secondo decennio del Cinquecento. Benvenuto Cellini (1558-68, p. 341) lo descrive [...] 'orafo tedesco Pierre Baulduc e una saliera, realizzata nel 1551, ornata con una figura diDiana, destinata dal nuovo re di Francia Enrico II come dono a DianadiPoitiers. L'ultimo pagamento nel quale compare il nome del G. risale al 1552 e riguarda ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] viene rappresentata, in una vetrata del sec. 13° della chiesa diPoitiers a lei dedicata, mentre lava i piedi a due uomini e con pianta rettilinea si può ricondurre anche il b. di Cefalà Diana (Palermo), che da alcuni studiosi è considerato anteriore ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] mémoires 29, 1927-1928, pp. 1-9; I. Machetti, Orafi senesi, La Diana 4, 1929, pp. 5-110; M. Accascina, L'oreficeria italiana, Firenze Buckton, 1988a). La seconda è la stauroteca diPoitiers (abbazia di Sainte-Croix), in precedenza ritenuta un dono ...
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Vedi ARCO ONORARIO e TRIONFALE dell'anno: 1958 - 1994
ARCO ONORARIO e TRIONFALE
M. Pallottino
Monumento dell'architettura romana, in forma di passaggio semplice o multiplo coperto a vòlta, sormontato [...] ???SIM-07???125. Tetr. nella basilica di Costanzo; distrutto nel 1837, iscriz.; K. v, 12, b. - Diana Veteranorum: 126. Marco Aurelio e Lucio Vero Arch., xliii, 1954, p. 204 ss. - Poitiers (Limonum Pictonum): 265. Principio dell'Impero; fondazioni, ...
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