Montmorency, Francois duca di
Montmorency, François duca di
Maresciallo di Francia (n. 1530-m. castello di Écoven 1579). Primogenito di Anne e di Maddalena di Savoia di Tenda. Dopo aver combattuto in [...] Piemonte (1551) e aver subito breve prigionia da parte degli imperiali (1556), divenne governatore di Parigi e sposò Diana, figlia naturale del re Enrico II. Nel 1559 ebbe il bastone di maresciallo di Francia. Compromesso alla fine del regno di Carlo ...
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Scultore e pittore francese (Tolosa 1831 - Parigi 1900). Vincitore del premio di Roma (1859), ebbe grande successo durante il Secondo Impero. La sua sensibilità e abilità di modellato si espressero soprattutto [...] (della baronessa Daumesnil, di E. Renan, di Carolus-Duran, ecc.) e in mossi e aggraziati nudi femminili (Ninfa cacciatrice, Diana, Donna con pavone). Più accademiche le opere monumentali (monumento a Lamartine a Mâcon, a Gambetta a Cahors, a Balzac a ...
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Grammatico e poeta latino (1º sec. a. C.); venuto dalla Gallia Cisalpina a Roma, fu grammaticus fortunato e ricco, per morire poi vecchissimo in miseria. Fu amico di Furio Bibaculo, al quale è attribuito [...] un epigramma in sua lode. Critico di poesia e poeta egli stesso, fu autore dei due epillî Lydia e Diana (o Dictynna) per noi perduti, che costituirono il manifesto poetico dei poetae novi. ...
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STOCCO, Francesco
Carmelo Calci
– Nacque a Decollatura, allora Calabria Citeriore, il 1° marzo 1806 da Antonio Tomaso e da Maria Giuseppa Caputo dei duchi di Torano.
Il padre Antonio Tomaso (30 dicembre [...] 1753-6 ottobre 1833) ebbe nove figli: tre maschi (Giovanni, Francesco, Giuseppe) e sei femmine (Saveria, Faustina, Diana, Maria Teresa, Anna Maria e Angela). Francesco e Giuseppe rimasero celibi, mentre Giovanni (Nicastro 1800-1841) sposò Letterina ...
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Scultore, medaglista e architetto (m. Firenze 1740 circa); scolaro di G. Piamontini, fu attivo a Roma dove scolpì opere di un raffinato classicismo (S. Benedetto, in S. Pietro, e la Pietà nella cripta [...] della cappella Corsini in S. Giovanni in Laterano, talvolta erroneamente attribuita a G. L. Bernini) e a Firenze. Pregevoli anche i piccoli bronzi (Diana, Roma, Galleria nazionale d'arte antica). ...
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I Romani designavano con questo nome tutta la parte dei colli Albani che si stende da Velletri al Tuscolo, divisa dal passo della Cava e culminante col monte Peschio. Teatro della vittoria romana sugli [...] Equi (Livio, III, passim), fu celebrata per la sua amenità e per il culto antichissimo di Diana. Orazio, (Carm., I, 21) ne fa derivare il nome da algor "freddo", "gelo" e altrove (III, 23) lo dice nevoso, coperto di querce e di elci come è ancor oggi ...
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BELTRANO, Agostino, detto Agostiniello
Robert Enggass
Nacque a Napoli tra il 1614 e il 1618. Le poche notizie che abbiamo della sua vita derivano in gran parte dal De Dominici, il quale lo dice allievo [...] di M. Stanzione. Il B. sposò una pittrice, anch'essa allieva dello Stanzione, Anna (Annella, Diana, Dianella) de Rosa, nipote di Pacecco de Rosa; ì loro figli Nicola Tomaso e Agnese Chiara furono battezzati nella parrocchia di S. Maria della Carità ...
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AGUGGINI, Ettore
Pier Carlo Masini
Nato a Dergano (Milano) nel 1902, Operaio, anarchico, fece parte nel primo dopoguerra di un gruppo milanese di tendenza individualista. Nell'ondata di attentati-protesta [...] fu poi processato per gli attentati al Cavour e al Diana. L'A. si riconobbe responsabile, e, dopo una 2 apr. 1921 in commemorazione delle vittime della bomba al Teatro Diana, Firenze 1921; Il Processo agli anarchici nell'Assise di Milano 9 ...
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Letterato italiano (Atessa, Chieti, 1852 - Roma 1929). Scrisse novelle e romanzi di ambiente abruzzese: le due raccolte di novelle più notevoli sono Trecce nere (1882) e Tra le selve (1890). Ma il suo [...] Fiori di monte (1878), Fiabe abruzzesi (1880), Racconti abruzzesi (1880). Tra i suoi romanzi si ricordano soprattutto Diana (1884) e L'invisibile (1897). Profondo conoscitore delle letterature slave, se ne occupò in studi assai pregevoli (Letterature ...
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Personaggi seri della commedia dell’arte, che vi appaiono più tardi delle maschere o in genere dei personaggi comici, giovando a dare coerenza consistente all’intreccio che poté svilupparsi con maggiore [...] . Non portavano maschera e vestivano alla moda. Molti i nomi di scena: per le attrici Aurelia, Celia, Delia, Diana, Flaminia, Isabella, Lavinia, Lidia, Valeria, Vittoria e, nel 18° sec., Rosaura; per gli attori Cinzio, Fabrizio, Flavio, Fulvio ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.