SNYDERS, Frans
Sophie A. Deschamps
Pittore, nato ad Anversa il 12 novembre 1579, ivi morto il 19 agosto 1657. Allievo ad Anversa di Pieter Breughel il Giovane e di Henry van Baelen, venne poi in Italia. [...] la sorella del pittore Cornelio de Vos. Dapprima dipinse fiori, frutti e animali nei quadri del Rubens, come nella Diana (museo di Dresda), e del Van Dyck, dei quali fu valente collaboratore. Le sue nature morte sono dei capolavori; composizione ...
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paparazzo
s. m. – La figura del p., comparsa nell’ambiente cinematografico romano negli anni Cinquanta del Novecento a seguito della moltiplicazione delle produzioni straniere, soprattutto americane, [...] dei media visivi ha accentuato alcune delle sue caratteristiche: il salto di qualità è avvenuto con la morte della principessa Diana, avvenuta il 31 agosto 1997 in seguito a un incidente stradale mentre era inseguita dai fotografi; le polemiche che ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] tutte le porte, forse anche quella della reggia; la vita era raffinata e lieta tra amori e poesia (Caccia di Diana; Filocolo; Filostrato; Teseida: vedi le voci dedicate alle singole opere). La critica recente diffida a ragione della verità storica ...
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Architetto (Lione 1510-15 circa - Ivry 1570), fra i maggiori del Rinascimento in Francia; figlio di un capomastro, dopo aver acquistato giovanissimo un'esperienza diretta dei materiali tecnici, si formò [...] , a Lione (1536). Nel 1540 il card. du Bellay gli affidò la costruzione del castello di Saint-Maur-lès-Fossés; per Diana di Poitiers cominciò (1544) i lavori del castello di Anet, la cui cappella è tra i suoi capolavori. Nel timpano sul portale ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1768 - ivi 1832). Studiò nella città natale, passò quindi (1794-97) a Jena, dove collaborò alla Thalia di Schiller e al Merkur di Wieland. Fu poi a Vienna segretario del teatro [...] Rielaborò drammi spagnoli, in particolare di Calderón (Das Leben ein Traum, 1817; Don Gutierre, 1818) e di Moreto (Donna Diana, 1819). Lasciò, oltre ad altri scritti di minor conto, Tagebücher 1810-1823 (post., 1903), di grande interesse documentario ...
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ANTONAZZONI, Marina Dorotea
Ada Zapperi
Nata a Venezia nel febbraio del 1593, Si ignora il suo cognome di famiglia. Sposò nel 1606, a soli tredici anni, una prima volta (ma del primo marito non si ha [...] sicure dell'A. sono attestate a partire dal 1615, quando cioè essa sostituì nella compagnia dei Confidenti la celebre Diana Pmti nella parte di Lavinia e si fece notare nella rappresentazione della Pazzia di Lavinia, avvenuta a Bologna nel novembre ...
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BORRI, Pasquale
Daniela Ricci Albani
Nato a Milano nel 1820, fu tra i migliori allievi di C. Blasis, di cui seguì i corsi alla scuola di ballo del Teatro alla Scala, secondo la testimonianza del Regli [...] iscritti alla scuola di danza milanese. Esordì nel teatro scaligero il 29 maggio 1838 nel ballo Meleagro,ossia la vendetta di Diana di A. Monticini e sulle stesse scene danzò come solista fino al 1842, interpretando diversi balli di G. Galzerani, di ...
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Talamone
Adolfo Cecilia
Centro in provincia di Grosseto, posto su un basso promontorio, a un'estremità del golfo omonimo. Il primitivo centro abitato è di età imperiale; dopo un periodo di decadenza, [...] concittadini: Tu li vedrai tra quella gente vana / che spera in Talamone, e perderagli / più di speranza ch'a trovar la Diana; / ma più vi perderanno li ammiragli (Pg XII1152).
Per la questione del v. 154, v. AMMIRAGLIO.
Bibl. - L. Bianchi, I porti ...
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COMISO
¿ B. Pace
Città della Sicilia, nota per il suo artigianato del bianco calcare delle cave locali, adoperato già nel sec. V a. C. pei coronamenti architettonici dei templi di Gela e Agrigento, [...] dopo la distruzione di Camarina, alla cui funzione subentra nel periodo romano; di questo rimangono le cosiddette Terme di Diana, con mosaici, tra i quali un Nettuno riferibile a quei tentativi impressionistici proprî dell'arte romana del sec. III ...
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CAVALIERI, Gaspare Antonio
Luciano Osbat
Nato a Roma il 22 sett. 1648 dal marchese Emilio e da Clelia, figlia del duca di Sannesio, fu educato dai gesuiti nel Collegio Romano insieme al fratello minore [...] profondamente influenzato dagli stretti rapporti che la sua famiglia aveva con la Curia romana già dal tempo del Gaspare maritato a Diana Vittoria (o de' Victoriis), nipote di Paolo V, e che divennero ancor più saldi dopo l'ascesa al pontificato di ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.