Pittore (Firenze 1666 - Roma 1724); allievo a Firenze di A. D. Gabbiani, verso il 1690 si stabilì a Roma, fu in rapporto con C. Maratta e si allontanò dal tardo barocco fiorentino; seppe ottenere impasti [...] disegnatore e apprezzato ritrattista. Fra le sue opere: Autoritratto (1720 circa, Firenze, Uffizi); pala di s. Antonio (1722, Roma, SS. Apostoli); Vestizione di s. Ranieri (Pisa, Duomo); Diana e le ninfe (1720 circa, Roma, palazzo de Carolis). ...
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HARSÁNYI, Zsolt
Elena ALESSANDRINI
Scrittore, giornalista e drammaturgo ungherese, nato a Korompa il 27 gennaio 1887, morto a Budapest il 30 novembre 1943. Ha portato sulla scena diversi romanzi di [...] dalla vita di Petöfi; Ember küzdj! (Uomo, lotta! 1932) da quella di Madách; Szólalj, szólalj, virrasztó (Squilla squilla, diana, 1933) da quella di Zrinyi, il poeta; Ecce Homo (1934) da quella di Munkácsy; Magyar rapszódia (Rapsodia ungherese, 1935 ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] classico: per es. nei mosaici di Timgad, in Algeria, le rappresentazioni del Trionfo di Venere o del mito di Diana e Atteone sono perfettamente rispondenti ai modelli romani, mentre l'iconografia rivela una conoscenza o una consapevolezza delle fonti ...
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ROMAGNESI, Marc’antonio (Magnifico e Pantalone)
Leonardo Spinelli
– Capostipite di una longeva famiglia di comici dell’Arte, nacque a Ferrara alla metà degli anni Settanta del Cinquecento.
La prima notizia [...] IV di Navarra con Maria de’ Medici. Con lui si trovava anche la prima moglie, forse la più anziana attrice Diana Ponti (in arte Lavinia).
Nel primo decennio del Seicento Romagnesi arricchì il suo curriculum con esperienze da capocomico e portò a ...
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ASTARITA, Giuseppe
Oreste Ferrari
Attivo a Napoli tra il 1745 e il 1774, se ne ignorano i dati anagrafici. È ricordato dal De Dominici (1742) tra i migliori allievi dell'architetto Dom. Antonio Vaccaro. [...] 1751; il restauro della chiesa di S. Pietro Martire (di certo anteriore al 1758, perché le grandi tele di G. Diana, collocate nell'abside che l'A. aveva modificato alterando totalmente la originaria struttura gotica, portano appunto questa data); la ...
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(gr. ʽΙππόλυτος, lat. Hippolãtus) Figlio di Teseo e dell'amazzone Antiope (o Ippolita); di straordinaria bellezza e di castità singolare, onde la sua predilezione per Artemide e la sua avversione per Afrodite. [...] che Ippolito, resuscitato da Esculapio per intercessione di Artemide, sarebbe venuto in Italia, dove avrebbe avuto culto accanto a Diana, col nome di Virbio, presso l'Ariccia. In Grecia aveva culto in Trezene, dove le fanciulle prima delle nozze ...
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Pittore (Venezia 1687 - ivi 1767). Allievo dello zio Francesco, pittore attivo a Venezia e nell'entroterra tra la fine del 17º e l'inizio del 18º sec., attraverso A. Balestra si avvicinò alla grande maniera [...] con Bambino, ss. Pietro e Paolo e Pio V, 1723, Vicenza, Santa Corona). Autore anche di soggetti profani (Diana e Atteone, Vicenza, Museo civico), dopo il 1730 ricevette commissioni da parte delle corti europee, contribuendo alla diffusione del nuovo ...
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– Gruppo vocale statunitense di musica soul, formato nel 1961 con il nome The Elgins da P. Williams, E. Kendricks, O. Williams (propr. O. Miles), M. Franklin (propr. D. English) e E. Bryant. Nel corso [...] ), seguito da album di successo come The Temptations sing Smokey (1965), The Temptations with a lot o' soul (1967), Diana Ross & the Supremes join the Temptations (in collaborazione con uno dei gruppi femminili più celebri di quegli anni, 1968 ...
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Ballerino argentino (n. Buenos Aires 1967). Dopo gli studi presso l'Istituto superiore delle arti di Buenos Aires, ha debuttato nella compagnia del Teatro Colón, riportando il primo grande successo con [...] del repertorio classico, grazie alle sue qualità virtuosistiche che gli permettono di affrontare i ruoli tecnicamente più impegnativi (Diana e Atteone, Don Chisciotte, Spartacus). Nel 1999 ha fondato la compagnia del Ballet del Mercosur, della quale ...
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VITALE, Filippo
Gianluca Forgione
Figlio di Marino e di Laudonia Di Carlo, nacque a Napoli tra il 1589 e il 1590, e fu battezzato con ogni probabilità nella parrocchia di S. Giorgio Maggiore (D’Alessandro, [...] Mauro, adottando i cinque figli che la vedova aveva avuto da Tommaso Di Rosa, morto nel 1610 (p. 10). Di questi, Diana e Giovan Francesco Stefano (meglio noti come Annella e Pacecco), battezzati rispettivamente il 20 maggio 1602 e il 27 dicembre 1607 ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.