Vedi KREMNA dell'anno: 1961 - 1995
KREMNA (Κρήμνα, Κρέμνα)
E. Lissi
Città della Pisidia, menzionata da Strabone (xii, 569, 570) come appartenente al regno di Aminta, regno costituito da Antonio e alla [...] e con la decorazione di un cerbiatto (o capriolo) potrebbero far pensare, secondo il Lanckoronski, ad un tempio dedicato a Diana. Nella zona ad E della porta O si notano i ruderi appartenenti ad un tempio dorico: colonne scanalate, metope, triglifi ...
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D'ALESSANDRO, Angelo Antonio
Gian Carlo Bojani
Nacque a Laterza (Taranto) nel 1642, da Nicol'Antonio originario della vicina Santeramo e da Chrisantia di Rocco Festa, laertina.
Il lavoro filologico [...] del duca di Corigliano. In seguito sono state individuate altre due opere firmate (Dell'Aquila, 1980): un presentatolo con Diana cacciatrice e le compagne passato in asta alla Sotheby nel 1979, recante l'iscrizione "D. A. d'Alexandro Pingebat ...
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Vedi BRINDISI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BRINDISI (Brundisium)
L. Rocchetti
Importantissimo porto romano sull'Ionio, ponte di passaggio per l'Oriente. Fu la prima città della Iapigia che divenne municipio [...] con vòlta ad arco, dal cammino piuttosto tortuoso. Niente resta dell'anfiteatro, del tempio del Sole, del tempio di Diana e Apollo. I resti del Foro sono documentati da avanzi di colonne marmoree, di capitelli, di pezzi di trabeazione. Una ...
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Poeta (Bologna tra il 1230 e il 1240 - Monselice 1276). Tra i più incisivi esponenti della poesia tosco-emiliana del XIII secolo, indicato da Dante come precursore dello stil novo, nella canzone dottrinale [...] che appare profondamente rinnovata nella canzone Al cor gentil rempaira sempre amore e in quei sonetti (Vedut'ho la lucente stella diana; Io vogl' del ver la mia donna laudare; Lo vostro bel saluto e 'l gentil sguardo), nei quali si possono cogliere ...
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Uno dei colli sui quali sorse Roma. La tradizione antica fa derivare il nome da Caelius Vibenna, condottiero etrusco che qui avrebbe preso stanza all'epoca dei Tarquinî, mentre originariamente il colle [...] costruzioni, e se l'identificazione di questa altura col Celiolo non è sbagliata, qui doveva sorgere inoltre il veneratissimo sacello di Diana distrutto dal console L. Calpurnio Pisone nel 58 a. C.
Tra questo punto e l'altura dei Ss. Giovanni e Paolo ...
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Pittore e scultore nato il 16 ottobre 1827 a Basilea, morto il 16 gennaio 1901 a S. Domenico di Fiesole. Fu il più eminente fra i pittori tedeschi del sec. XIX. Figlio del negoziante Christian Friedrich [...] . Ne conseguì l'amicizia col conte Schack e l'invito nel 1860 dell'Accademia di Weimar, allora fondata; è di quest'epoca la Caccia di Diana, la quale oggi si trova nel museo di Basilea.
Nel 1862 il B., ch'era tornato a Roma, visitò per la prima volta ...
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È una delle più celebri creazioni della letteratura narrativa nell'antichità. Il racconto si svolge press'a poco così. Il re Antioco, onde ebbe nome la città di Antiochia, s'innamorò di una figliuola che [...] una ricca bara calarla in mare e il mare la porta ad Efeso, dove la bella sconsolata si rinchiude fra le sacerdotesse di Diana. Il protagonista da parte sua approda a Tarso, dove lascia, affidandola alle cure di un suo ospite, la bimba che si chiama ...
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Moneta romana del valore del denaro, il cui nome deriva dalla biga rappresentata sul rovescio; così sono detti quadrigati i denari con la quadriga. La denominazione è analoga a quelle greche di Χελῶναι, [...] sempre la dea Roma sul diritto e i Dioscuri sul rovescio. Sulla biga stava nel primo periodo la figura della Luna o Diana, trainata dai due lunares equi (Ovidio, Fasti, V, 16), cioè i due cavalli a lei sacri. In seguito alle vittorie romane s ...
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CLAUDIA de' Medici, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Ultimogenita di Ferdinando I, granduca di Toscana, e di Cristina di Lorena, nacque a Firenze il 4 giugno del 1604, divenendo molto presto una pedina [...] il fidanzatino vestito da cacciatore, e questi può a sua volta vagheggiarla quale minuscola Diana. Solerte, l'abate Brunetti scriveva a Firenze che la piccola "Diana... è la più bella e la più leggiadra cosa che si possa vedere"; ottimamente ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] , Argentina Schenone; i soggetti sono quelli cari ai grandi veneziani, da Tiziano al Veronese: Venere e Cupido, Venere e Adone, Diana e Callisto, Venere e un satiro, ecc. Ma "la sensualità del Cambiaso è malinconica e non orgiastica, cioè anch'essa ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.