(lat. Diana) Divinità italica e romana, di origine discussa; il nome presenta la stessa radice di dīus «giorno»; quindi è la «splendente», la «luminosa». Dalle donne romane era venerata soprattutto come [...] di Nemi; intitolato a D. Aricina, era sede del Rex nemorensis, che, schiavo fuggitivo, riceveva in quel luogo la tutela di Diana. La connessione della dea con il mondo servile si manifesta in numerosi altri momenti della tradizione, come per es., la ...
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DIANA (Diana)
P. E. Arias
Divinità, originariamente italica, identificata all'Artemide (v.) greca con attribuzioni diverse da quest'ultima.
A 30 stadî da Capua esisteva il pagus Dianae Tifatinae col [...] magister fani Dianae Tifatinae (C. I. L., x, 3924, 3918: 211 a. C.) che fu oggetto di grande considerazione sin nel I sec. a. C. Gli scrittori greci (Paus., v, 12, 3; Athen., xi, 466 E) celebrano la ricchezza ...
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DIANA, Cristoforo
Paolo Goi
Nacque a San Vito al Tagliamento (Pordenone) nel 1543 da Sebastiano Cerdone (calzolaio), soprannominato Cingano, figlio a sua volta di un "magister" Cristoforo (con gli stessi [...] testamento il 1º febbr. 1628 (cfr. Bampo, 1962, pp. 90 s.).
Le fonti ricordano due altri pittori coevi di cognome Diana nel Friuli occidentale: Pietro Antonio, di cui loZotti (1937, p. 198) afferma di aver visto una tavola presso l'antiquario Giorgio ...
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DE ROSA, Diana (detta Dianella o Annella)
Angela Catello
Figlia del pittore Tommaso e di Caterina De Mauro, sorella del pittore Giovan Francesco (Pacecco), nacque a Napoli nel 1602.
La madre della D., [...] , p. 929) fu il primo ad avanzare dubbi sullo scioglimento del monogramma "ADR", dato che è documentato che la pittrice si chiamasse Diana. In seguito F. Bologna (comunicazione orale, ma confr. anche Leone De Castris, 1982, p. 62) ha riunito i quadri ...
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Pittore (Venezia 1460 circa - ivi 1525). Tra le sue opere firmate, la Sacra Conversazione (Venezia, Gall. dell'Accademia), l'Assunta (S. Maria della Croce, presso Crema), un Cristo benedicente (Roma, Gall. Corsini). Tra i pittori secondarî veneziani il D. si distingue per la finezza del colore, per le proporzioni lunghe delle figure e il rilievo dei panneggi ...
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CALANDRUCCI, Giacinto
Diana Malignaggi
Nacque il 20 apr. 1646 a Palermo, dove, in età giovanile, fu probabilmente tra i collaboratori di Andrea Carrera alla decorazione a fresco della volta del presbiterio [...] della chiesa dei teatini (Mongitore). La sua formazione artistica si completò tuttavia a Roma dove, all'incirca ventenne, si trasferì per rimanervi quasi quaranta anni. Il Pascoli ne scrisse una dettagliata ...
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RELIGIO
W. Köhler
Personificazione romana della religiosità. Prescindendo da due rappresentazioni di Diana con il titolo religio Augg. sulle monete di Valeriano I e di Salonino, l'iscrizione religio [...] Aug(usti) si trova solo sui conî di Marco Aurelio degli anni 173-4.
Manca una vera rappresentazione della R., in compenso si vede Mercurio, una volta con i consueti attributi: borsa del denaro e caduceo, ...
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SANT'ANGELO IN FORMIS
A. de Franciscis
Località della Campania dove si trovava il santuario di Diana Tifatina; distava circa tre miglia dall'antica Capua e da questa città vi si giungeva attraverso [...] Tifatinae, in Archivio Storico di Terra di Lavoro, I, 1956, p. 301 ss. (ivi la bibliografia precedente); A. Ferrua, Il Tempio di Diana Tifatina nella chiesa di S. Angelo in Formis, in Rend. Pont. Acc., XXVIII, 1-2, 1954-55, p. 55 ss.; id., Alcune ...
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Pittore (Anversa 1543 circa - Fontainebleau 1614). Lavorò nel castello di Fontainebleau: della decorazione pittorica della galleria di Diana (la sua opera principale) rimane soltanto una copia ad acquerello, [...] mentre si sono ancora conservate le pitture che decorano la vecchia "Salle ovale". Il D. è uno dei pittori più importanti della seconda scuola di Fontainebleau, dotato di grande abilità decorativa ...
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SELIUS (Selius)
P. Moreno
Mosaicista attivo a Timgad nel IV sec. d. C.
Ha firmato un mosaico con la scena di Diana sorpresa al bagno da Atteone, notevole per la ricchezza del colore. L'espressione usata [...] dall'autore: Selius p(in)g(ebat), fa pensare che a S. risalga anche la creazione del cartone.
Bibl.: A. Schulten, in Arch. Anz., 1903, p. 100; P. Gauckler, in Recueil de Mémoires par la Societé des Antiquaires ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.