GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] che completavano, a palazzo Torlonia, la decorazione della sala di Psiche, affrescata dal Coghetti, e della camera di Diana, dipinta da F. Podesti. Alcuni rilievi eguali e altri approntati per l'occasione compongono la decorazione plastica dei palchi ...
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BENDAZZOLI, Giovanni Battista
Franco Barbieri
Nacque a Verona nel 1739, da Giangiacomo e da Maddalena Olivieri. Fu nella città natale, discepolo del cognato, lo scultore L. Muttoni (che aveva sposato [...] . per villa Guiccioli a Monte Berico, poste ora lungo la nuova scala del Museo Civico; dei 1812 sono le tre statue (Diana, Giunone e forse Leda) sul timpano di palazzo Chilesotti a Thiene.
Non databili con sicurezza, comunque posteriori al 1776, anno ...
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CARAFA, Mario
Carla Russo
Nacque, in data imprecisabile, da Federico, primo marchese di San Lucido e da Giovanna Gallerano. Nel 1557 fu al seguito del suo congiunto cardinale Carlo Carafa alla corte [...] il C. e il Granvelle ebbero un nuovo motivo di tensione a proposito dell'entrata nel monastero di S. Patrizia di Diana Falangola, rimasta incinta per una relazione avuta con don Giovanni d'Austria. La resistenza delle monache ad accettare fra di loro ...
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MANNOZZI (Vannozzi), Vincenzo
Sandro Bellesi
Nacque a Firenze il 13 ag. 1600 (Mascalchi, Il Seicento… Biografie). Come si apprende da Filippo Baldinucci, il M. fu educato allo studio delle arti figurative [...] noto attualmente in due versioni autografe (Bellesi, 2005). Nuova acquisizione al catalogo del M. risulta un piccolo dipinto con Diana e le ninfe sorprese da Atteone, eseguito a grisaille su rame, apparso nel 2005 sul mercato antiquario fiorentino. L ...
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GHIRLANDA, Agostino
Maria Giovanna Sarti
Figlio di Giovan Battista di Sebastiano e di Camilla, della quale si ignora il casato, nacque probabilmente a Massa, dove il padre è documentato dal 1540, come [...] a Pisa, sulla facciata e in alcuni ambienti di palazzo Lanfranchi, dove, persino nella scelta dei soggetti mitologici (storie di Diana, Ercole, Amore e Psiche) tratti da Ovidio o dalle Metamorfosi di Apuleio, si manifestano ancora una volta quelle ...
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FATTORINI
Luciana Arbace
Famiglia toscana, attiva per almeno quattro generazioni, dalle ultime decadi del sec. XV fino al termine del XVI, nell'ambito della produzione ceramica.
L'appellativo Fattorini [...] tende a riconoscere l'autoritratto di lacopo.
Stilisticamente affini sono altri tre piatti istoriati, rispettivamente raffiguranti Diana ed Endimione (Lisbona, Fondazione Calouste Gulbenkian), il guerriero stante ispirato al S. Giorgio di Donatello e ...
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CAMPERIO, Manfredo
Maria Carazzi
Nacque a Milano il 30 ott. 1826, decimo figlio dell'avvocato Carlo e di Francesca Ciani. Imparentandosi con i Ciani, facoltosi banchieri ticinesi, la famiglia Camperio [...] i rischi né presero adeguati provvedimenti; sicché, quando il Bianchi e altri due membri della spedizione (Cesare Diana e Gherardo Monari) perirono tragicamente, nell'ottobre 1884, i dirigenti della Società apparvero responsabili di trascuratezza e ...
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DAMIANO da Pola (de Galinetis, Galineta, de Gallinetis, Gallineta, Gallinetta)
Maria De Marco
Nacque a Pola (Istria) da ser Damiano de Valle, detto Galineta (de Galinetis), in data non documentata, ma [...] è uno degli strumenti didattici più cospicui, il già citato codice ovidiano (venduto, più tardi, all'umanista udinese Francesco Diana), dove D. ha registrato, in una serie di sottoscrizioni autografe (f. 247v), le caratteristiche dell'uso fattone ...
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PACE di Valentino
Elisabetta Cioni
PACE di Valentino (detto Pacino). – Non si conoscono gli estremi biografici di questo orafo senese documentato a Siena, a Pistoia e presso la corte pontificia tra [...] und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, XX (1928-29), pp. 197, 200, 203, 205; I. Machetti, Orafi senesi, in La Diana, IV (1929), 1, pp. 8-12, 98 s.; M.H. Laurent, Orafi senesi dei secoli XIII e XIV (Documenti vaticani), in ...
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DOINO, Catarino
Maria Sframeli
Incisore ed editore di libri e stampe, documentato secondo lo Zani (1821) fino dal 1596, iniziò probabilmente la sua attività nella bottega che Francesco Valesio teneva [...] femminile, una Veduta di piazza S. Marco a Venezia con il Bucintoro e altre navi, non rintracciate, e una Diana cacciatrice, che però sembra contrassegnata "F. Doino" (cfr. Thieme-Becker).
In realtà le incisioni delle Imagini... (1640) replicate nei ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.