GIORGINI, Giovan Battista
Fulvio Conti
Nacque a Lucca il 13 maggio 1818 da Gaetano e da Carolina dei conti Diana Paleologo di Massa. Allievo degli scolopi a Firenze e poi del liceo universitario a Lucca, [...] rivelò fin da giovanissimo una spiccata attitudine letteraria e già nel 1831 dette alle stampe i suoi primi versi. Una sua raccolta del 1836 intrisa di sentimentalità romantica, Preludi poetici, suscitò ...
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BERGALLI, Luisa
Claudio Mutini
Nacque a Venezia (Mazzuchelli) il 15 apr. 1703 da Giovan Giacomo, piccolo commerciante piemontese, e da Diana Ingali. Sebbene di umile condizione fu tenuta a battesimo [...] da due nobili: Luigi Mocenigo e Pisana Comaro (le fu imposto il nome di Aloisa Pisana), ai quali la B. non mancheràdi rivolgersi sperando nella protezione delle due famiglie patrizie. Invano, ché sulla ...
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Scrittore italiano (n. Sassari 1892 - m. in guerra, sul Grappa, 1918). Fece parte del gruppo "avanguardista", cioè moderatamente futurista, raccolto intorno alla rivista La Diana di Napoli. Notevoli le [...] sue raccolte liriche: Cadenze d'un monello sardo (1918); Le liturgie dell'anima (post., 1922) ...
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Poeta inglese (Newark 1562 - Liegi 1613), cattolico e partigiano di Maria Stuarda. Autore di una delle più notevoli raccolte di sonetti dell'epoca elisabettiana, Diana (1592 e 1594 con aggiunte), e di [...] molti sonetti spirituali e versi varî. Imitò soprattutto Ph. Desportes ...
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FIUMI, Lionello
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Rovereto il 12 aprile 1894 di famiglia veronese. Collaboratore di riviste di avanguardia, tra le quali La Diana di Napoli, nel 1921 divenne direttore del [...] Gazzettino illustrato di Venezia. Nel 1925 si recò a Parigi, dove vive, e dove ha svolto attiva opera di diffusione della letteratura italiana, compilando antologie di scrittori contemporanei (Anthologie ...
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Poeta spagnolo (Granada 1715 - ivi 1794), autore di poemi mitologici Adonis (in quattro egloghe venatorie, alla maniera di Góngora), Fábula de Alfeo y Aretusa, Acteón y Diana, ecc., e di una tragedia in [...] versi, Mérope (1786), pubblicata sotto lo pseudonimo anagrammatico di Antonio Lecorp ...
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GABRIEL (Gabriele), Trifone
Laura Fortini
Nacque il 20 nov. 1470 a San Polo di Piave in provincia di Treviso dal patrizio veneziano Bertucci e da Diana Pizzamano, seconda moglie di questo.
A venti anni [...] G. estrasse la bolla d'oro, e iniziò il cursus honorum; fu dei Signori della notte, ossia giudice criminale, carica cui rinunciò per prendere gli ordini minori ecclesiastici, probabilmente nel 1498 come ...
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Poeta portoghese (n. Montemôr-o-Velho, Coimbra, 1520 circa - m. in Piemonte 1561). Seguace di Garcilaso, riuscì più felicemente quando nel suo Cancionero (1554) si attenne alla maniera tradizionale di [...] , sono intercalate liriche agili e lievi. Seguita da varie continuazioni, la migliore delle quali è la Diana enamorada di Gil Polo, la Diana influì largamente sulle letterature europee, in particolare su quella francese, attraverso, l'Astrée di H. d ...
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Letterato italiano (Firenze 1882 - Roma 1937). Si occupò, fra l'altro, di letteratura medievale, specialmente mistica (Idealità francescane, 1909; Mistici senesi, 1911; ecc.), di storia e d'arte senese. [...] A Siena fondò (1926) la rivista La Diana e la "Cattedra cateriniana" nell'università. A Roma promosse varie attività culturali, fra cui quella della Casa di Dante. ...
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Scrittore ungherese (Korompa 1887 - Budapest 1943). Iniziò la sua carriera come giornalista e drammaturgo, ma deve la popolarità soprattutto alle sue biografie romanzate: Az Üstökös ("La cometa", 1932); [...] Ember küzdj! ("Uomo, lotta!", 1932); Szólalj szólalj virrasztó ("Squilla, squilla diana", 1933); Ecce homo (1934); Magyar rapszódia ("Rapsodia ungherese", 1935); Mathias rex ("Re Mattia", 1936); És mégis mozog a föld ("Eppur si muove", 1937); Élni jó ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.