PREMESSA
Guido Calogero
. Il termine latino praemissa corrisponde al greco, πρότασις, e designa ciascuno dei due giudizî che è necessario "premettere" o "presupporre" per poter da essi dedurre la conclusione [...] principio, e dette quindi "premesse immediate" (προτάσεις ἄμεσοι), perché non mediate da una precedente deduzione dianoetica, ma immediatamente attinte dall'appercezione noetica dell'intelletto. Alla natura delle premesse: si riferiscono varie regole ...
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arche
archè
Dal gr. ἀρχή «principio, origine», termine il cui uso risale ai primordi della tradizione filosofica. La scuola ionica designa infatti con il nome di a. la sostanza primordiale, da cui pensa [...] i «principi dell’apodissi», le «premesse immediate» che la conoscenza noetica fornisce, come punto di partenza, alla deduzione dianoetica. Con lo stesso nome Aristotele indica peraltro i principi che governano l’apodissi, in quanto determinano le ...
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PRINCIPIO
Guido Calogero
. L'uso di questo termine filosofico s'inizia fino dai primordî della tradizione filosofica occidentale. La scuola ionica designa infatti col nome di ἀ χή ("principio, inizio") [...] quindi, in questo senso, le "premesse immediate" che la conoscenza noetica fornisce, come punto di partenza, alla deduzione dianoetica. Ma lo stesso nome hanno, in altro senso, i principî che governano l'apodissi, in quanto determinano le supreme ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] del corpo, principio quindi di vita vegetativa e sensitiva; nell’uomo il potere dell’anima culmina nella funzione ‘dianoetica’ o ‘pensante’, a cui appartengono tutte le attività proprie dell’essere razionale. La suprema forma di questa attività ...
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scienza (scienzia; iscienzia)
Il termine, in D., designa in primo luogo il " possesso di conoscenza certa ", ma indica anche la quantità acquisita di tali conoscenze, nel significato più generico di " [...] seconda le scienze sono cagione in noi (II XIII 6); infatti, cogliendo la verità nell'esercizio della s., che è virtù dianoetica, l'uomo realizza pienamente in sé la coincidenza di ‛ bene ' e di ‛ vero ' (D. stesso intenderà, con la sentenza delle ...
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SENSAZIONE
Guido Calogero
In generale, sensazione significa ogni modificazione di contenuto avvertito da una consapevolezza come prodotto da uno stimolo, interno o esterno, ma comunque indipendente [...] attesta l'individua realtà sostanziale, per lui veramente costitutiva dell'universo: ma la sopravalutazione della conoscenza razionale, dianoetica e noetica, che in lui tuttavia permane, fa sì che anche per la sua teoria della conoscenza il ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] oltre all'appetitiva ha una tendenza razionale, così oltre che della perfezione "etica" è suscettibile della "dianoetica" (da διάνοια, ragione dimostrativa) e della "noetica" o intellettuale (intuitiva). Nella sua maturità, abbiamo veduto, Aristotele ...
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STOICISMO
Guido CALOGERO
. Termine designante, nella storia del pensiero antico, una dottrina e una tradizione fra le più importanti. Etimologicamente esso deriva dal greco στοά "portico" giacché sotto [...] intuizione delle idee e da Aristotele quella della contemplazione noetica, fornente i primi elementi immediati alla mediazione dianoetica. Per essa è problema, cioè, la verità come esattezza formale, derivante dal giusto processo delle argomentazioni ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] rinchiudono in quella dell'esperienza pratica o del "costume" (εϑος), a queste sovrastano d'altro lato le virtù dianoetiche, o virtù della διάνοια, del retto "esercizio intellettuale". E così, culmine della possibile perfezione e felicità dell'uomo ...
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perfezione
Alfonso Maierù
Il termine designa la compiuta realizzazione di una cosa in ordine alle sue possibilità, e perciò anche il conseguimento di un fine.
Nel linguaggio scolastico, perfectio è [...] D. (in tutte le occorrenze di quest'espressione) quella ‛ indotta ' in noi dalla scienza che, abito intellettuale o virtù dianoetica, consente all'uomo senza errore la veritade speculare, che è ultima perfezione nostra (§ 6, due volte; cfr. I XIII 5 ...
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dianoetico
dianoètico agg. [dal gr. διανοητικός, der. di διανόησις «pensiero»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., relativo alla dianoia: pensiero d., nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dal pensiero...
contraddizione
contraddizióne (o meno corretto contradizióne) s. f. [dal lat. contradictio -onis, der. di contradicĕre «contraddire»]. – 1. a. Il contraddire, il contraddirsi: cadere in c.; cogliere in c.; spirito di c., tendenza abituale...