La riorganizzazione amministrativa dell’Italia
Costantino, Roma, il Senato e gli equilibri dell’Italia romana
Pierfrancesco Porena
Il rapporto tra Costantino e l’Italia deve essere letto nella prospettiva [...] Gli studi sul contenuto del testo, anonimo, consentono di datarlo all’anno 314 d.C., durante la fase pacifica della diarchia di Costantino con il cognato Licinio, probabilmente meno di due anni dopo l’affermazione su Massenzio a ponte Milvio12. Nell ...
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L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Giuseppe Gullino
Alle origini e sviluppo dell’Istituto Veneto ho dedicato un altro capitolo, intitolato Istituzioni di cultura, di questa Storia di Venezia, [...] La perfetta parità tra le due massime partizioni è evidente; più in particolare, assistiamo al predominio della diarchia medicina-giurisprudenza. Questo sul piano della statistica: altro discorso è quello del valore delle persone. Diversissime quanto ...
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ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] ag. 1317 ed il 31 dic. 1335, quando Rinaldo morì. Ad ogni modo il ruolo giocato dall'E. nella diarchia col fratello - al quale senza dubbio spettò la maggiore responsabilità decisionale - fu certamente tutt'altro che secondario. Un'analisi puntuale ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] acquisito, Valerio Liciniano Licinio, figlio dell’omonimo Augusto, né al collega stesso di Costantino, sebbene vigesse ancora una Diarchia. Questo dettaglio, unito all’assenza di riferimenti al soggiorno di Costantino a Milano, città in cui i due ...
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MUSSOLINI, Benito (Benito Amilcare Andrea). – Nacque il 29 luglio 1883 a Dovia, frazione di Predappio (Forlì)
Emilio Gentile
, primogenito di Alessandro, fabbro, e di Rosa Maltoni, insegnante elementare.
Alessandro, [...] della Repubblica sociale, per ridurre le sue responsabilità, Mussolini descrisse il rapporto fra il duce e il re come una diarchia, ma la formula non corrispondeva affatto alla realtà: fino al 25 luglio 1943, il potere effettivo dello Stato fascista ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] a vita da parte del presidente della Repubblica Francesco Cossiga nel 1991.
La FIAT si configurava allora quasi come una diarchia fra Agnelli e Romiti, in cui il primo esercitava il compito di garanzia e di rappresentanza dell’azienda e il secondo ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] da un lato colse che con la legge del 24 dicembre 1925 sui poteri del capo del governo si era instaurata una ‘diarchia’ con la corona (che «non potrà non risolversi in una lotta di preminenza») e, da un altro lato, giudicò che il riconoscimento ...
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costituzione mista
Gennaro Sasso
Polibio
Se di quel che M. scrisse in Discorsi I ii distinguendo tre forme di governo (il monarchico, o di uno, l’aristocratico, o di pochi, il democratico, o di molti) [...] di qui il sentimento filospartano che anima questo dialogo, e che ha dato luogo a tante discussioni e interpretazioni. Ma la diarchia spartana, che trovava negli efori e negli anziani il suo punto di equilibrio, presupponeva una bipartizione, non una ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] dal re d'Assiria, i quali specialmente per gli affari militari dipendevano direttamente da Ninive. Questa specie di diarchia durò senza attriti per qualche tempo, ma poi le ambizioni dei nazionalisti babilonesi che ad ogni costo volevano liberare ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] e uno generale di 300 membri. Anche il capitano doveva essere guelfo, nobile e forestiero. Si ebbe così una specie di diarchia e un debole punto di collegamento era rappresentato dagli Anziani, in numero di 12, due per ciascun sesto, assistiti da un ...
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diarchia
diarchìa s. f. [dal gr. διαρχία, comp. di δι- «di-2» e tema di ἄρχω «comandare»]. – Forma di governo in cui il potere sovrano è esercitato, con pari autorità, da due persone (i due re di Sparta, i due consoli romani) o da due organi....
diarco
dïarco agg. [comp. di di-2 e del gr. ἀρχή «principio», riferito ai fasci] (pl. m. -chi). – In botanica, di radice (per es., quella della barbabietola) che, nella struttura primaria, ha due fasci legnosi e due cribrosi, che si alternano...