BAGLIONI, Pandolfo
Roberto Abbondanza
Figlio di Oddo di Baglione, nacque a Perugia probabilmente nel 1343. Apparteneva al quartiere di Porta S. Pietro. Nel 1368, insieme al fratello Giovanni, seguì [...] questi anni un cronista orvietano. Ma il destino dei due padroni di Perugia - ai quali congiuntamente si rivolgeva, come a una diarchia signorile, una lettera del 10 luglio 1392 inviata dal Comune di Firenze per reclamare la liberazione di certi suoi ...
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BAGLIONI, Pellino
Roberto Abbondanza
Figlio di Cucco di Gualfreduccio, forse era già nato quando il padre, insieme con molti altri Baglioni "et eorum filii", fu compreso, il 14 giugno 1333, nel "libro [...] "gentiluomini", che storici e cronisti così duramente bolleranno. Il B. e Pandolfo, esercitando una sorte di tirannica diarchia, sovrapposero a ogni altro organo della costituzione comunale il loro potere personale, potere che neppure la presenza di ...
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FIESCHI, Alberto
Giovanni Nuti
Figlio forse primogenito di Tedisio fratello del papa Innocenzo IV, e di Simona, con ogni probabilità della casata dei Camilla, nacque verso il 1210 dalla illustre famiglia [...] e imprigionato. Anche approfittando di questi avvenimenti, a Genova prese il potere in seguito alla rivolta del 28 ottobre la diarchia Doria-Spinola che si espresse nel governo dei capitani del Popolo e obbligò i guelfi ad abbandonare la città: il ...
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MAGGI (de Madiis), Maffeo (Matteo)
Gian Maria Varanini
Figlio di Emanuele (primo artefice delle fortune politiche della famiglia), fratello del vescovo e signore della città Berardo, nacque quasi certamente [...] il Chronicon Parmense, invece, il M. "factus fuit perpetuus dominus". Il notaio milanese Giovanni da Cermenate sottolinea la "diarchia" dei poteri civile ed ecclesiastico che si venne a creare tra il M. e il vescovo Federico: "regnabat clericus ...
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FIESCHI, Niccolò
Giovanni Nuti
Appartenente al ramo ligure della potente famiglia dei conti di Lavagna, nacque, forse a Genova, verso il 1230 da Tedisio, fratello del papa Innocenzo IV, e da Simona, [...] della sua casata, nelle vicende connesse con il colpo di Stato che segnò, nell'ottobre del 1270, la nascita della diarchia Doria-Spinola in Genova: poté così continuare a risiedere in città e amministrare i suoi territori.
Nel settembre del 1272 ...
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PETRUCCI, Pandolfo
Michele Camaioni
PETRUCCI, Pandolfo. – Nacque a Siena il 14 febbraio 1452 da Bartolomeo Petrucci. Famiglia di antica e consolidata presenza nella vita economico-politica della città, [...] che si rivelò particolarmente vantaggioso per il Monte dei nove, all’interno del quale andava ormai profilandosi una sorta di ‘diarchia militare’ da parte di Petrucci e di Lucio Bellanti (Gattoni, 2010, p. 96). Le divergenze e la rivalità tra i ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] punti deboli del gigantesco edificio, massime la celebrazione del grand dessein cesariano e l'infiefice formula della "diarchia" augustea, non celava il prevalere progressivo, nel Mommsen postunitario, della filologia sulla storia e fermo ne ribadiva ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] autonomamente la giustizia. Gli uni e gli altri sono comunque molto espressivi di quella specie di combattuta diarchia che caratterizzò con alterne vicende il più che trentennale periodo federiciano nel Regno. Infatti, quelli soltanto riconosciuti ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] , Historia ecclesiastica II, 17, 6, p. 137) rifiutò la paradossale delibera del concilio, che prevedeva una sorta di diarchia, con pari dignità, tra Liberio e Felice. L'atteggiamento dell'imperatore, e implicitamente la remissività di Liberio, furono ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] con Massenzio si preparavano anche con l’appropriazione numismatica dell’iconografia del dio tutelare dell’avversario.
Il tempo della diarchia (312-324)
Dopo la battaglia di ponte Milvio e la sconfitta di Massenzio, il processo di appropriazione del ...
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diarchia
diarchìa s. f. [dal gr. διαρχία, comp. di δι- «di-2» e tema di ἄρχω «comandare»]. – Forma di governo in cui il potere sovrano è esercitato, con pari autorità, da due persone (i due re di Sparta, i due consoli romani) o da due organi....
diarco
dïarco agg. [comp. di di-2 e del gr. ἀρχή «principio», riferito ai fasci] (pl. m. -chi). – In botanica, di radice (per es., quella della barbabietola) che, nella struttura primaria, ha due fasci legnosi e due cribrosi, che si alternano...