Malattia infettiva data da un microrganismo specifico, il bacillo di Klebs-Löffler, scoperto negli anni 1883-84 (v. batterio, VI, p. 384, Tav.). Questo bacillo si trova nelle sedi della prima localizzazione [...] o remittente, iniziantesi con brivido; alterazioni del sensorio (abbattimento, o eccitazione, delirio); disturbi gastro-intestinali (diarree, nausee, vomiti). Questa forma polposa, che talora coinvolgeva tutte le parti molli, sino al piano osseo ...
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Indica non la disposizione generica ad ammalare, bensì una forma particolarmente diffusa della disposizione (v.), precisata dall'aggiunta d'un qualificativo, indicante la speciale capacità reattiva dell'organismo [...] dovute all'inquietudine, all'anoressia, all'ingestione delle secrezioni mucose delle prime vie respiratorie, dànno luogo a diarree ostinate, portando rapidamente al decadimento dello stato generale, a pallore, ecc.
L'essenza e la patogenesi della ...
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Malinconia
Eugenio Borgna
Bruno Callieri
Anita Sama
La malinconia, l'antica 'melancolia' (dal greco μελαγχολία, composto di μέλας, "nero", e χολή, "bile") è uno stato d'animo caratterizzato da tristezza [...] come l'elleboro, estratto dalla radice di Elleborus niger, una pianta appartenente alle Ranuncolacee, che provocava forti diarree, vomiti e qualche esito emorragico per l'irritazione delle mucose intestinali. In questo caso le feci nere rassicuravano ...
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Prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie; si presenta come un liquido bianco opaco, di composizione chimica complessa; è destinato ad alimentare la prole dei Mammiferi, per la quale rappresenta [...] (caseina) e lo priva dei grassi. È indicato talora nelle dispepsie acide (da grassi e idrati di carbonio), nelle diarree fermentative, e nella ripresa alimentare dopo disturbi enterici. L. delattosato È un prodotto nel quale il lattosio, grazie all ...
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VELENI (fr. poisons, vénins; sp. venenos; ted. Gifte; ingl. poisons, venoms)
Efisio MAMELI
Antonio MORDINI
In senso esteso, si comprendono tra i veleni quelle sostanze che, per la composizione chimica, [...] , tartaro emetico, sali di rame e di altri metalli pesanti), gastroenteriti (per arsenico, cobalto, nichelio), diarree (per arsenico, mercurio, fosforo, veleni drastici, ipnotici, muscarinici), stitichezza (per oppio, morfina, piombo). 7. Veleni ...
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Il bismuto (simbolo Bi, peso atomico 209.0) è noto con certezza circa dal sec. XV. Paracelso lo considerò un semimetallo e lo chiamò Wiszmut, nome che si riferirebbe alla sua provenienza dalla località [...] per via elettrolitica.
Farmacologia. - Il bismuto, introdotto in terapia dal Lémery nel 1707 e dapprima adoperato solo nella cura delle diarree e delle lesioni cutanee, ebbe poi, per l'opacità ai raggi X dei suoi sali, che non sono assorbiti dal tubo ...
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. È l'unico composto del cloro con l'idrogeno, HCl, chiamato in commercio acido muriatico. Si ritrova nelle emanazioni gassose vulcaniche e nel succo gastrico degli animali: quello dell'uomo ne contiene [...] e si usa da sola o associata ad amari. Soprattutto nelle dispepsie accompagnate a ipocloridria, nelle fermentazioni anormali, nelle diarree infantili ed estive l'acido cloridrico trova la sua indicazione. Esperienze fatte su cani operati di piccolo ...
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Minerali
Anna Maria Paolucci
Nella scienza dell’alimentazione, i minerali sono nutrienti di natura inorganica, tutti essenziali per l’organismo. Alcuni di essi, come calcio, fosforo, potassio, sodio, [...] L’organismo può risultarne impoverito in condizioni estreme di sudorazione forte e persistente, oppure quando, in seguito a traumi, diarree croniche o malattie renali, non è più capace di trattenerlo. In questo caso, il problema è di natura medica ...
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PROTOZOI (lat. scient. Protozoa Goldfuss, 1820; fr. Protozoaires; ted. Protozoen, Urthiere Oken, 1805; ingl. Protozoa)
Pasquale Pasquini
Denominazione introdotta dal Goldfuss, ma usata nel 1845, in senso [...] a quelle malattie note col nome di coccidiosi, che, se nell'uomo non producono serî danni, all'infuori di persistenti diarree, negli animali invece (conigli, lepri, ecc.) possono dar luogo a gravi epidemie. Alcune specie di Eimeria sono parassite di ...
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Infettive, malattie
Maurizio Iaccarino
Eduardo Joërge Patriarca
(App. IV, ii, p. 182)
Malattie infettive emergenti
L'espressione malattie infettive emergenti indica le malattie causate da microrganismi [...] del rischio di morte a causa di malattie infettive. Negli Stati Uniti, fra il 1979 e il 1987, circa 28.000 persone hanno avuto la diarrea come causa diretta o indiretta di morte. Il 51% di esse aveva più di 74 anni, il 27% aveva fra i 55 e i 74 ...
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diarrea
diarrèa s. f. [dal lat. tardo diarrhoea, gr. διάρροια, der. di διαρρέω «scorrere attraverso»]. – 1. Emissione di feci liquide o semiliquide, che ha luogo di solito in più scariche giornaliere, o anche in un’unica evacuazione; può essere...
colera
colèra s. m. (ant. cholèra, còlera e chòlera, f. e m.) [dal lat. cholĕra, gr. χολέρα, femm.], invar. – 1. Malattia infettiva acuta, endemica o epidemica, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae, impropriam. noto come «bacillo...